<div dir="ltr"><br><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il giorno 13 gennaio 2016 13:26, Gianvito Cavasoli <span dir="ltr"><<a href="mailto:gianvito@gmx.it" target="_blank">gianvito@gmx.it</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div class="HOEnZb"><div class="h5">Il giorno mar, 12/01/2016 alle 15.42 +0100, Dario Cavedon ha scritto:<br>
> Il 11 gennaio 2016 21:41, Pietro Albini <<a href="mailto:pietro@pietroalbini.io">pietro@pietroalbini.io</a>> ha<br>
> scritto:<br>
> > Quello che mi era venuto in mente è che il consiglio è composto da<br>
> > dei<br>
> > rappresentanti di ogni gruppo attivo, ma la comunità elegge chi di<br>
> > questi<br>
> > rappresentanti ha il diritto di voto. Quindi, se vogliamo tre che<br>
> > votano le<br>
> > cose, la comunità sceglierà tre persone fra i rappresentanti (se<br>
> > poi uno non ha<br>
> > la possibilità di contribuire anche nel consiglio è un altro<br>
> > discorso).<br>
> ><br>
> > In questo modo sono presenti nel consiglio rappresentanti di tutti<br>
> > i gruppi, e<br>
> > quindi tutti i gruppi hanno possibilità di discutere, ma solo tre<br>
> > di loro<br>
> > eletti dal resto della comunità agiscono effettivamente,<br>
> > ascoltando i pareri<br>
> > degli altri.<br>
><br>
> Bravo Pietro, credo che questa sia la migliore sintesi vista:<br>
> - 1 rappresentante scelto da ogni gruppo (la riorganizzazione dei<br>
> gruppi lasciamola fuori che sennò andiamo ancora lunghi coi tempi)<br>
> - tra le persone di cui sopra, se ne eleggono 3 che formano il<br>
> gruppo-ristretto/mini-consiglio/chiamatelo-come-volete che prende le<br>
> decisioni<br>
><br>
> Direi di catalizzarci su questa soluzione, la discussione doveva<br>
> finire già domenica scorsa.<br>
><br>
> Dario<br>
> _______________________________________________<br>
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</div></div>Scusate, ma che senso ha farla così? È come il metodo precedente ma<br>
invece di 5 son 3. Prima i candidati appartenevano minimo a un gruppo,<br>
quindi a conti fatti non cambia molto dal passato.<br>
<span class="im HOEnZb"><br>
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Chiave GPG: 0x2C4C84CC <br>
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Mail inviata con Evolution - Client mail e PIM <br>
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</span><span class="im HOEnZb">«Grazie a Dio sono ateo.» <br>
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-- Luis Bunuel<br>
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</span><div class="HOEnZb"><div class="h5">_______________________________________________<br>
Lista-Gruppi mailing list<br>
<a href="mailto:Lista-Gruppi@liste.ubuntu-it.org">Lista-Gruppi@liste.ubuntu-it.org</a><br>
<a href="http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lista-gruppi" rel="noreferrer" target="_blank">http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lista-gruppi</a><br>
</div></div></blockquote></div>Sono giulux del gruppo forum.</div><div class="gmail_extra" style="">Se mi è concesso di dire la mia, dato che non ho la membership e non ho potuto partecipare alla riunione, osservo:</div><div class="gmail_extra" style="">- discutere astrattamente di organigrammi senza considerare le finalità "politiche" che si vogliono perseguire mi sembra un esercizio alquanto sterile;</div><div class="gmail_extra" style="">- a me pare che di fronte a una situazione che vede, per limitarsi ai fatti più eclatanti, impossibilità di organizzare e tenere il meeting annuale o di avere un numero dignitoso di candidati per il rinnovo del consiglio, sia evidente lo stato di crisi non solo del consiglio stesso, ma <u>dell'intera comunità</u>.</div><div class="gmail_extra" style="">- l'obiettivo"politico" primario dovrebbe quindi essere fare un checkup e cercare di rivitalizzare la comunità, che allo stato attuale mi sembra alquanto evanescente. In quanto tale, non per forze in campo, perchè mi sembra che ci siano ancora parecchie persone disponibili, ma spesso lo sono <i>uti singuli </i>(ad es. quelli che costantemente danno supporto sul forum)<i>, </i>ovvero racchiusi in quella sorta di <i>monadi </i>tra loro incomunicanti che sono gli attuali gruppi.</div><div class="gmail_extra" style="">- la mia proposta è che, quindi, il consiglio uscente si rivolga pubblicamente a tutti coloro che, membership o meno, ruotano stabilmente attorno ad ubuntu-it, facendo un resoconto della situazione e sollecitando contributi, riflessioni e proposte.</div><div class="gmail_extra" style="">- sul piano organizzativo, mi sembra che la proposta più sensata emersa finora è quella di avere un consiglio composto da rappresentanti dei vari gruppi o, quanto meno, di quelli più significativi/attivi, per superare in primo luogo l'attuale stato di incomunicabilità. Detto consiglio dovrebbe riunirsi frequentemente e relazionare pubblicamente periodicamente sulla propria attività, attribuendo delega ad uno o più dei suoi membri per eventuali problemi specifici non gestibili collettivamente (rapporti con Canonical, ecc.).</div><div class="gmail_extra" style="">- <i>medio tempore</i>, credo che andrebbe ridiscusso, sempre pubblicamente, il senso della membership e riformarne se occorre i requisiti per l'attribuzione ed eventuale revoca.</div><div class="gmail_extra" style="">Scusate la lunghezza.</div><div class="gmail_extra" style=""><br></div></div>