[Newsletter italiana] Newsletter italiana, n. 21 del 2014
maurizio.mgr a libero.it
maurizio.mgr a libero.it
Sab 31 Maggio 2014 11:27:19 BST
Benvenuti alla newsletter della comunità Italiana di Ubuntu! Questo che leggete è il numero 21 del 2014, riferito alla settimana che va da lunedì 19 a domenica 25 maggio. Per qualsiasi commento, critica o lode contattaci attraverso la mailing list ( http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione ) del gruppo promozione ( http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione ).
Per la versione in linea della newsletter, consultare la seguente pagina ( http://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2014.021 ).
= Notizie da Ubuntu =
== Intel aggiunge il supporto per l'installazione dei Driver Grafici per Ubuntu 14.04 ==
Intel ha aggiornato il tool per l'installazione dei driver delle sue GPU, in modo tale da supportare Ubuntu 14.04 LTS.
L'obiettivo del tool mira a semplificare l'installazione e l'aggiornamento dei driver delle schede grafiche Intel, e permettere quindi agli utenti di ottenere sempre le migliori prestazioni dell'hardware e di essere aggiornati con l'ultima versione dell'Intel Graphics Stack per Linux.
Contemporaneamente al rilascio ufficiale per Ubuntu 14.04 LTS 64-bit e 32-bit, e Fedora 20, viene ritirato il supporto per le versioni precedenti. Quindi per chi usa ancora Saucy Salamander (Ubuntu 13.10), deve sapere che da questa release il supporto è deprecato.
Lo strumento può ancora essere utilizzato per installare i driver su una versione obsoleta ma non offrirà più la versione più recente dello stack grafico.
Di conseguenza, Ubuntu 13.04 (aka Raring Ringtail) passa da deprecato a terminato.
Cambiamenti di supporto a parte c'è poca differenza tra la versione 1.0.5 della procedura guidata di installazione e la versione rilasciata nel mese di marzo (la 1.0.4).
Il programma di installazione non supporta il kernel a bassa latenza di Ubuntu Linux ne fornisce i driver binari per l'Intel GMA 3600 (integrata nelle CPU Intel Atom N2600 e N2800).
Gli installer Debian possono essere scaricati direttamente dal sito Web di Intel Open Technology Centre ( https://01.org/linuxgraphics/downloads/2014/intelr-graphics-installer-1.0.5-linux ).
Fonte ( http://www.omgubuntu.co.uk/2014/05/intel-linux-graphics-driver-installer-1-0-5 )
== I pionieri di Ubuntu ==
La parte più difficile nell’aprire nuove strade non è tanto quella di avere un’idea innovativa, ma soprattutto quella di riuscire a coinvolgere le persone in tale progetto.
Quando ad esempio è stata presentata la piattaforma "Ubuntu App" dedicata agli sviluppatori, era ben presente la consapevolezza della difficoltà della sfida.
Ora, grazie a tutte le persone che hanno creduto e partecipato al progetto, la piattaforma non solo è notevolmente migliorata per la qualità dei contributi messi a disposizione, ma è anche in continuo e promettente sviluppo!
In questo sito ( http://developer.ubuntu.com/pioneers ) è possibile conoscere gli sviluppattori e le loro creazioni, vale a dire i "Pionieri di Ubuntu" che hanno contribuito fin dall’inizio.
Fonte ( http://www.jonobacon.org/2014/05/13/announcing-ubuntu-pioneers/ )
== Ubuntu è la principale distribuzione OpenStack ==
La settimana scorsa si è concluso ad Atlanta l'!OpenStack Developer Summit (ODS). Parole di elogio sono state espresse da Mark Shuttleworth attraverso il proprio blog, ai relatori, agli ingegneri, ai designer per la realizzazione e il successo di questo grande evento. Un particolare ringraziamento è stato fatto anche a Canonical che ha contribuito a realizzare il keynote ( https://www.youtube.com/watch?v=YsYdIJrJRLQ ).
Mark Shuttleworth evidenzia i seguenti punti salienti:
Per cominciare, la predominanza di Ubuntu quale distribuzione OpenStack con il 55% delle installazioni in produzione: quasi 5 volte le RHEL (Red Hat Enterprise Linux) Questo ha provocato forti battibecchi tra i fornitori nel campo RHEL. Per la cronaca, Mark Shuttleworth afferma che Canonical è lieta di collaborare con fornitori che utilizzano distribuzioni OpenStack alternative ad Ubuntu, fintanto che sia garantito alla stessa un accordo che gli permetta di dare supporto agli utenti finali. Ciò nonostante, il modo standard di ottenere OpenStack parte da Ubuntu con l'aggiunta dell'archivio cloud di Canonical. L'installazione di OpenStack usa questi pacchetti.
In secondo luogo, afferma che i fornitori sono focalizzati sull'interoperabilità attraverso l'OpenStack Interop Lab (OIL) di Canonical. Il team ogni mese compila OpenStack in migliaia di modi e combinazioni di codice proveniente dai diversi vendor. Registrandosi al programma OIL, si ha la possibilità di conoscere verso quali distributori focalizzare i propri sforzi per essere compatibili con la loro offerta OpenStack.
Terzo, Juju e MAAS stanno aumentando il supporto per Windows e CentOS, con altri sistemi operativi in arrivo. Grazie ai contributi di CloudBase Solutions, sarà possibile orchestrare apps Windows e Linux come mai prima d'ora, su cloud o macchine fisiche.
Mark Shuttleworth conclude il suo post parlando dell'annuncio di un nuovo prodotto: una soluzione OpenStack on-premise completamente gestita, con tariffa flat a soli 15$/giorno (circa 11€) La soluzione comprende l'architettura e gli strumenti di Canonical su hardware del cliente, per ottenere un'installazione OpenStack "di razza" con SLA. Un'ulteriore opzione da valutare per chi è interessato a OpenStack
Fonte ( http://www.markshuttleworth.com/ )
= Notizie dalla comunità =
Le pagine ubuntu-it su Facebook ( https://www.facebook.com/ubuntu.it ) e su Google+ ( https://plus.google.com/+ubuntuit/posts ) hanno bisogno di content creator ( http://en.wikipedia.org/wiki/Content_creation ), persone che si occupino di pubblicare nei media digitali le ultime notizie su Ubuntu e sul software libero in generale.
Per chi fosse interessato a questa iniziativa è necessario creare un account su Launchpad ( https://help.launchpad.net/YourAccount/NewAccount ), firmare il codice di condotta ( http://wiki.ubuntu-it.org/Sicurezza/GnuPg#Firma_del_Codice_di_condotta_di_Ubuntu ), infine scrivere una mail a <socialmedia a liste.ubuntu-it.org>, indicando eventuali esperienze precedenti.
Fonte ( http://www.ubuntu-it.org/news/promozione )
= Altre notizie =
== Dalla blogosfera ==
=== Disponibile Google Chrome con Aura per Linux ===
Dopo quella che sembrava essere un’eterna attesa, Google ha oggi rilasciato la prima versione stabile di Chrome per Linux che usa Aura, gigante in-house della ricerca grafica. Aura, che sostituisce GTK+, è stato usato per disegnare l’interfaccia grafica di Chrome, compresi i menu e le finestre. La shell è già stata utilizzata su Windows e su Chrome OS ed è largamente interopatibile; ciò consente a Google di sviluppare nuove e più veloci funzioni oltre ad assicurare pari funzioni su diversi sistemi operativi.
Aura è, inoltre, capace di influenzare le caratteristiche della GPU in Chrome/Chormium meglio di GTK+.
Il suo arrivo apporta nuove funzionalità desktop come, le notifiche del Chrome Notification Center, un’App Launcher opzionale e supporto per mostrare le cards selezionate di Google Now. Chrome 35 arriva con alcune modifiche sulla piattaforma, incluse alcune nuove estensioni per gli sviluppatori, aggiornamenti di sicurezza e di stabilità
Fonte ( http://www.omgubuntu.co.uk/2014/05/google-chrome-35-linux-arrives-aura )
= Aggiornamenti e statistiche =
== Aggiornamenti di sicurezza ==
Gli annunci di sicurezza si possono trovare nell'apposita sezione del forum ( http://forum.ubuntu-it.org/viewforum.php?f=64 ).
== Bug riportati ==
* Aperti: 110091, +237 rispetto la scorsa settimana;
* Critici: 178, +6 rispetto la scorsa settimana;
* Nuovi: 54447, +201 rispetto la scorsa settimana.
È possibile come sempre aiutare a migliore Ubuntu riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ( http://wiki.ubuntu.com/BugSquad ) ha sempre bisogno di una mano.
== Statistiche del gruppo sviluppo ==
Segue la lista dei pacchetti realizzati dalla comunità italiana nell'ultima settimana:
=== Andrea Colangelo ===
* ario 1.5.1-1.2 ( http://packages.qa.debian.org/ario ), per Debian unstable
=== Leo Iannacone ===
* node-css-stringify 1.4.1-1 ( http://packages.qa.debian.org/node-css-stringify ), per Debian unstable
* node-css-parse 1.7.0+dfsg-1 ( http://packages.qa.debian.org/node-css-parse ), per Debian unstable
* node-css 1.6.0-1 ( http://packages.qa.debian.org/node-css ), per Debian unstable
* node-transformers 3.0.0-1 ( http://packages.qa.debian.org/node-transformers ), per Debian unstable
=== Luca Falavigna ===
* [[http://packages.qa.debian.org/debomatic|debomatic 0.12~bzr405-1]], per Debian experimental
* [[https://launchpad.net/ubuntu/utopic/+source/debomatic/0.12~bzr405-1|debomatic 0.12~bzr405-1]], per Ubuntu utopic-proposed
=== Mattia Rizzolo ===
* scribus 1.4.2.dfsg.1+r18267-0.1 ( http://packages.qa.debian.org/scribus ), per Debian unstable
Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug, aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo ( http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoSviluppo ) è sempre alla ricerca di nuovi volontari.
= Commenti e informazioni =
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In questo numero hanno partecipato alla redazione degli articoli:
* morenobeninca
* alessandroguaiana
Hanno inoltre collaborato all'edizione:
* MaurizioMaugeri
= Licenza adottata =
La newsletter italiana di Ubuntu è pubblicata sotto la licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 ( http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/legalcode ).
= Uscite settimanali =
* Numero precedente ( http://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2014.020 )
* Numero successivo ( http://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2014.022 )
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