Sì ragazzi, bello! Non è interessantissimo?! E' un capitolo importante, ancora lo devo leggere, vediamo dove vuole arrivare Jono con le sue argomentazioni, da quanto mi hai detto francesco sembra abbia diversamente dai cultural studies una visione determinista della comunità Jono, però non avendolo letto non posso dire con certezza... traducendo vedremo :) buon lavoro ragazzi!!<br>
<br>Ps: Marco se vuoi approfondire gli argomenti, c'è un libro molto interessante di un sociologo americano che si intitola: "Uno per uno, tutti per tutti", l'autore, Clay Shirky, la recenzione su amazon: <a href="http://www.amazon.it/tutti-tutti-potere-organizzare-senza/dp/8875781249/ref=sr_1_3?ie=UTF8&qid=1318512465&sr=8-3">http://www.amazon.it/tutti-tutti-potere-organizzare-senza/dp/8875781249/ref=sr_1_3?ie=UTF8&qid=1318512465&sr=8-3</a><br>
<br><div class="gmail_quote">Il giorno 13 ottobre 2011 15:08, Francesco Cargiuli <span dir="ltr"><<a href="mailto:anything.everything83@gmail.com">anything.everything83@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
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<div class="gmail_quote">Il giorno 13 ottobre 2011 10:00, Davide M. <span dir="ltr"><<a href="mailto:dauwak@gmail.com" target="_blank">dauwak@gmail.com</a>></span> ha scritto:<div class="im"><br>
<blockquote style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0px 0px 0px 0.8ex; padding-left: 1ex;" class="gmail_quote">Schemi di comportamento sono i pattern in sociologia, infatti weber vedeva i valori di una cultura come binari che l'individuo percorreva, però in questo caso può voler dire anche più semplicemente "percorsi", "strade" forse...<br>
<div class="gmail_quote"> </div></blockquote>
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</div><div>Esatto Davide, proprio questo ho capito io dal testo del settimo capitolo. Sembra che Jono voglia analizzare sotto un punto di vista psicologico gli eventuali schemi di comportamento delle risorse umane impegnate in una determinata comunità, proprio per poterne prevedere i comportamenti. Infatti se si prosegue nella lettura sembra che voglia "convincere" il lettore a pensare che in realtà (anche se un mondo molto complesso) le comunità in ambito virtuale possono essere comunque prevedibili come un si od un no, come uno 0 ed 1 in informatica. E' vero sembra molto un'argomentazione di psicolgoia sociale ma che ne dici Davide??? ;)</div>
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<div>Francesco Cargiuli</div></font></div><br>
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