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La verifica gli aggiornamenti da versione a versione è un compito molto difficile, soprattutto con le transizioni e le altre cose che cambiano fra le release. Per far fronte a questo, abbiamo test automatici di aggiornamento che installano una versione precedente di Ubuntu su una macchina, cambiano alcune configurazioni, e aggiornano alla prossima versione. Ogni giorno c’è anche un installatore automatico dell’ISO più recente, il quale assicura che le ultime ISO prodotte possano essere installate ogni giorno.</span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>Quindi, noi abbiamo più tipi di test:</span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>test di unità che sono abilitati durante la compilazione. La compilazione fallirà se non passa.</span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>test automatici dei pacchetti, che vengono testati e confrontati con la versione installata del componente. Questi se non passano tale test non verranno copiati nella lista dei pacchetti per il rilascio.</span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>test delle ISO e test di aggiornamento, fatti ogni giorno e automaticamente.</span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>test manuali su base regolare delle ISO e di alcuni componenti (Nicholas sta cercando di ottenere aiuto perquesta operazione, seguire planet Ubuntu per maggiori informazioni).</span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>alcuni componenti, come l'intero ecosistema Unity (60 componenti) hanno prove supplementari che vengono eseguite su base quotidiana, anche prima di essere caricato sulla distro.</span><br><br><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>D Come si fa a garantire che i pacchetti vitali o necessari non manchino?</span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>R Ci sono sempre più prove automatizzate che consentono l'esecuzione di una sessione completa e di testare applicazioni come l’esperienza core. In questo modo possiamo vedere che manca un componente fondamentale dopo l'installazione dell’ISO giornaliera. Si noti anche che un pacchetto mancante per caso sarà probabilmente su un elenco di componenti per mancata corrispondenza (manca dal main o è lì senza alcun motivo) - questo è un altro modo di avvistare questo :) </span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>Se le ultime ISO non vengono compilate a causa di un componente mancante o di una mancata corrispondenza, noi lo notiamo subito. La mancata corrispondenza non dovrebbe esserci più con le ulteriori misure che abbiamo introdotto in Raring. Ora tutti i pacchetti stanno in una “tasca” proposta (simile a quando facciamo Aggiornamenti stabili di versione), e vengono convalidati prima di essere copiati nella “tasca” di rilascio nell'archivio principale. La convalida assicura che l’archivio non si giunga allo stato di non-funzionante.</span><br><br><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>D Provate le vecchie macchine? Es: porta parallela, floppy, ecc..</span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>R Questo viene fatto con test manuale la maggior parte delle volte. Martin Pitt sta introducendo di alcuni oggetti fittizi (oggetti falsi utilizzati per scopi di test) per essere in grado di individuare regressioni per vecchie configurazioni del genere, ma, siamo onesti, l'obiettivo di Ubuntu non è quello di essere in grado di girare su hardware così vecchio, ci sono altre distribuzioni mirate per macchine con più di 10 anni :)</span><br><br><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>D Il benchmark di Ubuntu viene fatto durante la produzione o prima del rilascio?</span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>R Ci sono alcuni limitati benchmark automatizzati, ma questo è un settore che stiamo sviluppando e siamo sempre migliori con ogni uscita. Questo e test automatici sono due storici punti deboli focali del software libero. Al giorno d'oggi, Ubuntu sta cambiando questa mentalità, mettendoli al centro dell’esperienza utente. Quindi stiamo lavorando sempre più su questa direzione al fine di aiutare l'intero ecosistema ad evolvere su di esso.</span><br><br><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>D C'è un modo semplice (per gli utenti/tester) a seguire un bug dalla segnalazione alla risoluzione?</span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>R Abbastanza facile! Basta trovarlo su launchpad (normalmente, il metodo più efficiente è cercare direttamente il bug sul pacchetto che si pensa difettoso), e fare clic sul pulsante di iscrizione sul https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+bug/ 1. Vi arriveranno tutte le notifiche (e numerosi commenti) sui cambiamenti di stato. Quando la componente di Ubuntu del bug è contrassegnato come "Fix Released", questo significa che la correzione è ora nella versione di sviluppo.</span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>È possibile, dalll'interfaccia launchpad, chiedere il backport della correzione per una versione precedente e monitorare il suo stato lì</span><br><br><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>D Esiste un processo per determinare l'origine di un difetto in un test?</span><br><span style='font-size:10.0pt;color:black'>R Questo si basa più sull'esperienza della distro, sulla conoscenza dei componenti che fanno ciò e sul fare dogfooding [http://en.wikipedia.org/wiki/Eating_your_own_dog_food]. Avere il bug confermato è un buon inizio per avere una panoramica generale sui componenti di una distribuzione Ubuntu e capire che cosa può essere la causa principale di quel problema.</span> <span style='font-size:10.0pt;color:black'><o:p></o:p></span></p></div></body></html>