[Lista-Gruppi] Programmi dei candidati

Sergio Zanchetta primes2h a ubuntu.com
Ven 12 Nov 2010 00:19:57 GMT


Il giorno 11 novembre 2010 11:56, Andrea Colangelo <warp10 a ubuntu.com> ha
scritto:

>
> * quali sono i vostri programmi?
> * quali sono le istanze che volete portare avanti durante il vostro
> mandato?
> * quali atti concreti pensate sia necessario realizzare durante i
> prossimi due anni?
> * pensate che ci siano aspetti della comunità di ubuntu-it che debbano
> essere cambiati? E come?
>
>


Il giorno 11 novembre 2010 17:36, Gianvito Cavasoli <gianvito a gmx.it> ha
scritto:

>
> Personalmente apprezzo di più la sincerità che la diplomazia in questi
> casi, quindi ripropongo la domanda: cosa cambiereste in Ubuntu-it?
> Domanda valida per tutti i candidati.
>
>
Rispondo qui così prendo la palla al balzo e rispondo a tutti e due.


== Cosa cambiare ==

La domanda che ponete è giusta, ritengo però, al di là delle mie opinioni
personali,
che debba essere tutta la Comunità ad esprimersi ed esporre cosa va/non va
della situazione attuale.

Il Consiglio a mio parere deve essere prima di tutto un organo di "ascolto"
della comunità, deve saper cogliere gli umori e agire di conseguenza.

Come atto pratico la prima cosa che proporrei come ipotetico
consigliere è quella di fare il punto della situazione della Comunità/Gruppi
attraverso un sondaggio mirato.
Per poter migliorare bisogna capire prima di tutto dove è
necessario agire, cosa bisogna fare e in che misura.
In questa maniera si avrebbe una indicazione di quali sono le aree più
"deboli" e
hanno bisogno quindi di un maggior rinnovamento e attenzione.

== Obiettivi ==

L'obiettivo importante, non scontato, che mi pongo è quello di tener fede ai
compiti
del Consiglio che sono riportati qui [1].

In quest'ottica una azione concreta potrebbe essere quella di spingere per
l'adozione di incontri periodici
di ciascun gruppo in IRC a scadenze prefissate per:
1) mentoring/formazione di nuove persone,
2) fare il punto della situazione del Gruppo stesso, indicando obiettivi
raggiunti e obiettivi futuri.

La cosa necessaria per entrambi i punti è tenere documentato il tutto per
garantire l'indipendenza dei progetti dalle persone

Riguardo al 2° punto poi, l'esperienza nel Gruppo Test mi porta a dire che è
un modo importante per avvicinare i nuovi e
mantenere vivo l'interesse e l'entusiasmo di tutti gli altri.


Altra azione concreta sarebbe quella di sperimentare vie diverse per il
coinvolgimento delle nuove persone, cioè
"creare nuove opportunità" di inserimento. (valutare ad es. l'opportunità di
spin-off controllati dai gruppi esistenti.)
Ciò che deve fare la differenza per un rinnovamento è "l'apertura" alle
nuove idee,
e da parte mia come ipotetico consigliere posso assicurare una completa
disponibilità.


Altro punto a cui tengo è la promozione dell'operato della Comunità italiana
tra le altre comunità internazionali e con Canonical
tale da garantire una visibilità maggiore a livello internazionale che
potrebbe portare benefici sul breve e sul lungo periodo.
Un'azione concreta in questo caso è coordinare i gruppi nello stilare dei
resoconti sulle loro attività da presentare a eventi come l'UDS.

A livello italiano vorrei continuare con i meeting Ubuntu-it e Ubuntu/Debian
e porre le basi per un evento rivolto a tutti,
come ad esempio un release party.

Ciao. :-)

[1] http://wiki.ubuntu-it.org/Consiglio/CosaFacciamo
<http://wiki.ubuntu-it.org/Consiglio/CosaFacciamo>

-- 
Sergio Zanchetta
https://launchpad.net/~primes2h
 <http://wiki.ubuntu-it.org/Consiglio/CosaFacciamo>
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