[Lista-Gruppi] Partecipazione anonima ad Ubuntu
luca
lucagmb a tiscali.it
Lun 27 Set 2010 21:33:42 BST
Il giorno lun, 27/09/2010 alle 22.13 +0200, Luca Ferretti ha scritto:
> Il giorno ven, 24/09/2010 alle 17.53 +0200, Paolo Sammicheli ha scritto:
>
> > Ritente che un vademecum del genere possa essere utile da mettere in risalto sul sito
> > web nella sezione di come contribuire?
> >
>
> No, sinceramente no, fortemente no.
>
> Trovo sia sbagliato il modo in cui è posta la questione sin dal suo
> incipit: "Questa guida illustra come si può contribuire ad Ubuntu pur
> mantenendo l'anonimato"
>
> Non è compito di nostro spiegare, né tanto meno incentivare (mettendo in
> risalto, come dici tu), una cosa del genere. Chi dovesse avere dei
> "problemi" in tal senso e necessitasse di sapere come si fa a stare su
> internet mantenendo il proprio anonimato dovrebbe indirizzare il suo
> sguardo verso http://www.garanteprivacy.it o un altro sito governativo,
> non certo su ubuntu-it.org
>
> IMHO il problema dell'anonimato in rete è a monte di Ubuntu-it, chi
> avesse realmente bisogno di celare la propria identità per motivi suoi
> (validi, aggiungerei) molto probabilmente ha già trovato una soluzione
> prima ancora di porsi la questione se contribuire a ubuntu-it. Possiamo
> rispettare questa scelta e assecondarla nei limiti del possibile (ad
> esempio: se Flavia va in televisione a parlare di Ubuntu a nome di
> Ubuntu-it, si presenta con la sua vera identità, non come Deindre), ma
> non sta a noi ricordare che il confine tra noosfera e atmosfera è
> terribilmente labile in questi ultimi tempi.
>
> Dall'estremo opposto è stata posta la questione minori. Anche qui direi
> che non è un problema nostro, ci sono i genitori o chi detiene la patria
> potestà a dover vigilare e ad essere responsabili dei comportamenti
> (online come nella vita reale) dei propri pargoli; notare che la patria
> potestà prevedere che non solo bisogna evitare che i pargoli facciano
> male agli altri, ma anche che non si facciano male da soli o non si
> caccino in situazioni a rischio. Sostituirsi alla figura genitoriale e
> al simpatico Ministro della Gioventù[1] sarebbe da parte nostra un atto
> totalmente arbitrario e non so quanto legittimo/legale.
>
> Direi quindi di non addentrarci in questioni che non ci competono, di
> evitare la pubblicizzazione di comportamenti che potrebbero far nascere
> sacche di indeterminazione: affannarsi a trovare una soluzione talvolta
> finisce proprio con il creare il problema o un problema peggiore.
>
>
> [1] cacchio, ma veramente l'hanno intitolato così quel ministero??!?!? e
> chi è giovane dentro? e la mezza età? e il povero The Salty Dog che
> ormai è nella fase del declino?
>
>
>
> _______________________________________________
> Lista-Gruppi mailing list
> Lista-Gruppi a liste.ubuntu-it.org
> http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lista-gruppi
Non posso che quotare Luca.
Chi vuole accedere alle "alte sfere" riveli la sua identità. Chi ha il
desiderio di rimanere anonimo sa come e che mezzi utilizzare anche senza
appellarsi al Consiglio che, come già ho detto, non ha i mezzi di
accertarsi della vera identità dei contributori. Non so cosa possa
cambiare dopo una comunicazione tra l'anonimo ed il Consiglio.
Non pubblicizziamo l'anonimato, lasciamoli liberi di fare. Se vogliono
avere un posto di responsabilità nella Comunità, verrà loro chiesto di
presentarsi alla comunità. Queste "regole" non mettiamole per iscritto
ma teniamocele per noi.
La privacy, o "anonimato", ultimamente sta diventando una malattia
mentale delle persone che non vogliono dire chi sono, poi magari vanno
su un social network e comunicano anche quando vanno al bagno.
Devnull
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