[Newsletter italiana] Newsletter italiana, n. 34 del 2022

La newsletter settimanale della comunità italiana newsletter-italiana a liste.ubuntu-it.org
Mar 25 Ott 2022 05:11:45 BST


Questo è il numero 34 del 2022, riferito alla settimana che va da lunedì 17
ottobre a domenica 23 ottobre. Per qualsiasi commento, critica o  lode,
contattaci attraverso la mailing list (
http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione )
del gruppo promozione ( http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione ).
Per la versione in linea della newsletter, consultare la  seguente pagina (
http://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2022.035 ).

= Notizie da Ubuntu =

== Ecco tutte le novità riguardanti Ubuntu 22.10 Kinetic Kudu ==
Precisi come un orologio svizzero, gli sviluppatori di Canonical a fine
serata hanno rilasciato la nuova release di Ubuntu, la versione 22.10. Con
nome in codice Kinetic Kudu, questa release porta una serie di cambiamenti
interessanti, che spaziano dalle nuove tecnologie implementate sotto il
cofano sino ad arrivare ad una rinnovata esperienza utente che porta una
rinfrescante boccata d'aria e, sempre con un occhio di riguardo alle
funzionalità da introdurre in quelle che saranno le versioni future. Detto
questo, mettiamoci comodi e navighiamo subito in quelli che sono i punti
salienti di questa versione.
Iniziamo prima di tutto dall'ambiente desktop, dove a tenerci compagnia c'è
la versione di GNOME 43, la quale offre nuovi modi per interagire con il
proprio dispositivo, aiutandoci a svolgere tutte le attività in modo più
veloce e permettendo una completa personalizzazione dell'interfaccia per
migliorare l'esperienza d'uso quotidiana. Infatti, il primo elemento che
salta all'occhio sono gli aspetti eleganti e moderni del file manager che
ora cambia dinamicamente il suo layout in base alle dimensioni della
finestra permettendo o meno la visualizzazione dell'elenco che ha assunto
un nuovo aspetto. Spostando ora la nostra attenzione sulla barra degli
strumenti e più precisamente sulle impostazioni rapide, ci accorgeremo che
sono state completamente riprogettate per consentire un accesso più rapido
alle varie impostazioni, dove ora si può selezionare la rete Wi-Fi,
attivare la modalità notte, selezionare il tipo di performance e tanto
altro ancora con meno di un solo clic.
Naturalmente, gli ingegneri di Ubuntu sono finalmente riusciti a fornire un
sistema che ingloba lo stack GNOME più recente e quindi introdurre diverse
nuova app come: GNOME Text Editor che va a sostituire Gedit.
C'è anche un ritorno al passato per i fan del desktop Unity, che potrebbero
ricordare l'effetto spread che mostra tutte le finestre aperte della stessa
app quando si fa click sulla icona nel dock. Inoltre, se sei felice che
questo effetto sia tornato, allora lo sarai ancora di più non appena
leggerai che: Unity è tornato come versione ufficiale di Ubuntu. Era da
tanto che si vocifera questo ritorno e oggi è arrivato quel momento. Ubuntu
Unity mostra la sua bellezza, eleganza ed estrema leggerezza,
concentrandosi su un bel design e un flusso di lavoro semplice e reattivo.
Secondo gli sviluppatori, promette un livello di efficienza senza
precedenti con funzionalità come l'heads-up display (HUD), il menu globale
e la potente ricerca (Per maggiori informazioni, scopri di più sul  blog
ufficiale (
https://ubuntuunity.org/blog/ubuntu-unity-becomes-an-official-flavor/ )).
Piccola parentesi riguardante una derivata tanto attesa, ritorniamo sui
nostri passi, citando alcune delle nuove tecnologie introdotte. In primis,
sebbene comunque sia presente anche nelle versioni precedenti per la
condivisione video nella sessione Wayland, Ubuntu 22.10 utilizza ora
 PipeWire ( https://it.wikipedia.org/wiki/PipeWire ) come sistema audio per
impostazione predefinita e che come sempre sarà affiancato da WirePlumber,
una libreria di alto livello basata su GObject, che racchiude le API di
PipeWire e che permette di offrire agli utenti una maggiore libertà nella
configurazione audio, comodità per la scrittura dei moduli del demone e
degli strumenti esterni per la gestione delle politiche di PipeWire.
Ricordiamo inoltre che PipeWire ha meno bug rispetto al suo diretto
concorrente PulseAudio e offre una migliore compatibilità hardware, incluso
il supporto del codec audio Bluetooth per AAC, LDAC e aptX/aptX HD.
Il tutto viene gestito e mantenuto dalla versione del Kernel Linux 5.19,
che di default è configurato per abilitare la decompressione della CPU
multi-thread per  squashfs (
https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/linux/+bug/1980861 ), permettendo
un miglioramento dei tempi di avvio degli snap su alcuni dispositivi. In
questa serie troviamo una grande varietà di miglioramenti per gli utenti
che utilizzano hardware GPU firmato AMD. Con un occhio di riguardo anche
all'implementazione del supporto TDX Enablement Positioned, che permette
una migliore protezione delle macchine virtuali, con nuove funzionalità
hardware simili a Secure Encrypted Virtualization (SEV) con CPU AMD EPYC.
Per concludere, inizia scaricando Ubuntu 22.10 dal  sito ufficiale (
https://www.ubuntu-it.org/download ). Se è la prima volta che installi
Ubuntu, dai un'occhiata alla guida (
https://wiki.ubuntu-it.org/Installazione/InstallareUbuntu ) scritta dalla
comunità italiana, altrimenti se hai già una certa manualità, apri l'app
Software e aggiornamenti e imposta l'ultima opzione "Aggiornamenti" su "Per
qualsiasi nuova versione". Riceverai una notifica non appena
l'aggiornamento è pronto oppure puoi eseguire l'avanzamento di sistema da
terminale, scrivendo:
sudo apt update
sudo apt upgrade
sudo do-release-upgrade
Fonte:  ubuntu.com (
https://ubuntu.com/blog/whats-new-in-ubuntu-desktop-22-10-kinetic-kudu )
Fonte:  ubuntu.com (
https://ubuntu.com/blog/canonical-releases-ubuntu-22-10-kinetic-kudu )

== Canonical rilascia un importante aggiornamento di sicurezza ==
All'inizio della scorsa settimana Canonical ha rilasciato nuove patch di
sicurezza per il Kernel Linux, per affrontare alcune vulnerabilità
riscontrate in tutte le versioni di Ubuntu supportate. Per i sistemi Ubuntu
22.04 LTS e  20.04 LTS che eseguono il kernel Linux 5.15 LTS, i nuovi
aggiornamenti risolvono, una race condition ( CVE-2022-1882 (
https://ubuntu.com/security/CVE-2022-1882 )) scoperta dallo sviluppatore
Selim Enes Karaduman nell'implementazione generale della coda di notifica,
così come un difetto di sicurezza ( CVE-2022-39189 (
https://ubuntu.com/security/CVE-2022-39189 )) scoperto da Jann Horn di
Google Project Zero nel sottosistema  KVM (
https://it.wikipedia.org/wiki/Kernel-based_Virtual_Machine ). Entrambi
potrebbero consentire a un utente malintenzionato locale in una macchina
virtuale guest di causare un arresto anomalo o eventualmente di eseguire
del codice arbitrario.
Mentre per i sistemi Ubuntu 22.04 LTS e 20.04 LTS che eseguono il kernel
Linux 5.15 LTS, così come per i sistemi Ubuntu 20.04 LTS e 18.04 LTS che
eseguono il kernel Linux 5.4 LTS, i nuovi aggiornamenti di sicurezza
correggono ( CVE-2022-3176 ( https://ubuntu.com/security/CVE-2022-3176 )),
una vulnerabilità use-after-free scoperto dal ricercatore Eric Biggers nel
sottosistema  io_uring ( https://en.wikipedia.org/wiki/Io_uring ), un
difetto ( CVE-2022-36879 ( https://ubuntu.com/security/CVE-2022-36879 ))
scoperto nel sottosistema Netlink Transformation (XFRM), nonché, un
problema ( CVE-2022-26373 ( https://ubuntu.com/security/CVE-2022-26373 ))
che interessa le CPU Intel con  eIBRS (
https://www.intel.com/content/www/us/en/developer/articles/technical/software-security-guidance/technical-documentation/indirect-branch-restricted-speculation.html
) (Enhanced Indirect Branch Restricted Speculation). In entrambi i casi un
utente malintenzionato locale può causare o un arresto di sistema oppure
l'esecuzione di codice arbitrario.
Solo per i sistemi Ubuntu 20.04 LTS e 18.04 LTS che eseguono il kernel
Linux 5.4 LTS, si corregge una vulnerabilità ( CVE-2022-20369 (
https://ubuntu.com/security/CVE-2022-20369 )) di scrittura fuori limite
scoperta nell'implementazione  Video4Linux 2 (
https://it.wikipedia.org/wiki/Video4Linux ) (V4L2), nonché un problema di
sicurezza ( CVE-2021-4159 ( https://ubuntu.com/security/CVE-2021-4159 ))
scoperto nel verificatore BPF. In entrambi i casi un utente malintenzionato
potrebbe causare un  Denial of Service (
https://it.wikipedia.org/wiki/Denial_of_service ) o addirittura esporre
informazioni riservate.
Invece, per i sistemi Ubuntu 20.04 LTS e 18.04 LTS che eseguono il kernel
Linux 5.4 LTS, nonché per i sistemi Ubuntu 18.04 LTS e 16.04 ESM che
eseguono il kernel Linux 4.15, le nuove patch di sicurezza del kernel
affrontano diverse vulnerabilità di sicurezza ( CVE-2022-33740 (
https://ubuntu.com/security/CVE-2022-33740 ),  CVE-2022-33741 (
https://ubuntu.com/security/CVE-2022-33741 ),  CVE-2022-33742 (
https://ubuntu.com/security/CVE-2022-33742 ) e  CVE-2022-33744 (
https://ubuntu.com/security/CVE-2022-33744 )) scovati nella piattaforma di
paravirtualizzazione Xen. Allo stesso modo vale per una vulnerabilità (
CVE-2022-26365 ( https://ubuntu.com/security/CVE-2022-26365 )) di sicurezza
scoperta da Roger Pau Monné nel driver di blocco virtuale Xen e una race
condition ( CVE-2022-2318 ( https://ubuntu.com/security/CVE-2022-2318 ))
scoperto nel timer che gestisce l'implementazione del livello di protocollo
Rose X.25 del Kernel Linux. Le seguenti vulnerabilità  potrebbero
consentire a un utente malintenzionato di esporre informazioni riservate.
Come sempre, Canonical esorta tutti gli utenti in possesso di una versione
di Ubuntu ad aggiornare il prima possibile i propri sistemi. Per aggiornare
la propria distribuzione basterà aprire una finestra di terminale e
digitare i seguenti comandi:
sudo apt update
sudo apt full-upgrade
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/new-ubuntu-linux-kernel-security-updates-fix-16-vulnerabilities-patch-now
)

== Pubblicità nel terminale per passare ad Ubuntu pro: gli utenti si
infastidiscono ==
Nel numero della newsletter  2022.032 (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2022.032#Canonical_lancia_gli_abbonamenti_personali_gratuiti_di_Ubuntu_Pro_per_un_massimo_di_cinque_macchine
) abbiamo discusso di come Canonical ha promosso a grande sorpresa
abbonamenti gratuiti per Ubuntu Pro in versione beta, sia per data center
che per workstation. Questa notizia ha destato grande piacere e gratitudine
verso l'azienda di Mark Shuttleworth, perché garantirà sia per uso
commerciale che personale, su piccola scala, l'uso di sistemi open source.
Sino a qui tutto bene, ma recentemente alcuni utenti della comunità si sono
lamentati dell'eccesso di promozione portata avanti dall'azienda, che ha
pensato di introdurre delle notifiche all'interno del terminale. Più
precisamente, questa particolare promozione appare sul terminale durante
l'esecuzione di apt il noto sistema di gestione dei pacchetti predefinito
in Ubuntu. Essendo questo un gestore utilizzato da Ubuntu e non un prodotto
di Canonical, non è sembrato tanto bello dirottare (per citare un
denunciante scontento) e utilizzare apt come mezzo per fare promozione.
Detto questo, occorre soffermarsi su alcuni aspetti fondamentali prima di
passare ad azioni drastiche, insulti e via dicendo. Il primo, riguarda il
fatto che Canonical sta impiegando svariate risorse per portare e rendere
accessibile gratuitamente a tutti gli utenti una distribuzione con
determinati servizi fondamentali che prima si poteva utilizzare solo sotto
abbonamento. Inoltre aspetto peculiare da non trascurare, le comunità Linux
(di dimensioni notevolmente più piccole rispetto i vari competitor),
campano con questi servizi. Quindi leggere il suddetto testo:
Try Ubuntu Pro beta with a free personal subscription on up to 5 machines.
Learn more at https://ubuntu.com/pro
mentre si usa il terminale, che per di più non tutti usano, sembra un
giusto compromesso per aver un piccolo reminder riguardo il lancio di un
prodotto!
Fonte:  omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2022/10/ubuntu-pro-terminal-ad )

== Arrivano altri aggiornamenti di sicurezza per i sistemi Ubuntu ==
In extremis Canonical ha annunciato un nuovo aggiornamento di sicurezza per
i sistemi Ubuntu 22.04 LTS e Ubuntu 20.04 LTS che usufruiscono della
versione del kernel Linux 5.15 LTS, nonché per i sistemi Ubuntu 20.04 LTS e
Ubuntu 18.04 LTS con kernel Linux 5.4 LTS. Il nuovo aggiornamento della
sicurezza che vale anche per la versione Debian Bullseye risolve una serie
di vulnerabilità ( CVE-2022-41674 (
https://security-tracker.debian.org/tracker/CVE-2022-41674 ),
 CVE-2022-42719 ( https://security-tracker.debian.org/tracker/CVE-2022-42719
),  CVE-2022-42720 (
https://security-tracker.debian.org/tracker/CVE-2022-42720 ),
 CVE-2022-42721 ( https://security-tracker.debian.org/tracker/CVE-2022-42721
) e  CVE-2022-42722 (
https://security-tracker.debian.org/tracker/CVE-2022-42722 )) scoperte da
Sönke Huster nel driver WiFi, che possono comportare la negazione di
servizio o l'esecuzione di codice arbitrario. Ultimo ma non meno
importante, è stato corretto un difetto ( CVE-2022-2602 (
https://ubuntu.com/security/CVE-2022-2602 )) di escalation dei privilegi
scoperto dal ricercatore di sicurezza, David Bouman e Billy Jheng Bing
Jhong nel sottosistema io_uring. Come sempre, Canonical esorta tutti gli
utenti in possesso di una versione di Ubuntu ad aggiornare il prima
possibile i propri sistemi. Per aggiornare la propria distribuzione basterà
aprire una finestra di terminale e digitare i seguenti comandi:
sudo apt update
sudo apt full-upgrade
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/debian-and-ubuntu-users-get-kernel-security-updates-to-fix-recent-wi-fi-stack-flaws
)

= Notizie dal Mondo =

== È pronta per i primi test pubblici la versione del Kernel Linux 6.1 ==
In tarda serata, Linus Torvalds tramite un  messaggio (
https://lkml.iu.edu/hypermail/linux/kernel/2210.2/00359.html ) in mailing
list ha dato il via libera ai primi test pubblici della nuova point release
del Kernel Linux 6. Secondo Linus, questa versione del kernel si
preannuncia come una release di grandi dimensioni - almeno non quanto la
precedente che contava 13,5k commit - il che significa che si potrebbero
ottenere almeno otto RC che spingeranno la versione finale sino a metà
dicembre, più o meno. Dando un primo sguardo al nuovo aggiornamento,
possiamo notare una nuova unione del codice Rust. Che tuttavia, se per
alcuni sviluppatori può sembrare una notizia abbastanza eccitante, questa è
solo una piccola implementazione di base del supporto per il noto
linguaggio di programmazione, che al momento, non può essere ancora
usufruito a piena potenza. Altra novità importante concerne la serie  LRU (
https://lwn.net/Articles/856931/ ) VM multi-gen, che riguarda la gestione
della memoria del kernel e che promette prestazioni migliori per un certo
numero di carichi di lavoro. Senza ulteriori indugi, se vuoi provare la
versione del kernel linux 6.1 per un piccolo test drive, è possibile
scaricare la prima RC dal sito ufficiale  kernel.org ( https://kernel.org/
). Ma tieni presente che questa è una versione pre-release, quindi non
installarla o usarla su una macchina di produzione!
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/linus-torvalds-announces-first-linux-kernel-6-1-release-candidate
)

== Anche la Raspberry Foundation soffre della carenza di hardware ==
La tecnologia si evolve rapidamente, ma il processo con cui vengono
realizzati alcuni componenti hardware invece sta andando estremamente a
rilento. Questa carenza di hardware è dovuta ad una serie di vicissitudini,
che si sono e che si stanno sviluppando in quest'ultimo periodo di caos
globale. A pagarne dazio adesso (si perché precedentemente sono stati
colpiti anche i colossi tech quali: NVIDIA, Intel, AMD e Apple) è la
Raspberry Foundation che si trova in difficoltà con la produzione delle sue
piccole board Raspberry. Ad accentuare questa situazione c'è anche l'
articolo (
https://www.jeffgeerling.com/blog/2022/you-cant-buy-raspberry-pi-right-now
) pubblicato da Jeff Geerling, che ha contatto  Eben Upton (
https://en.wikipedia.org/wiki/Eben_Upton ) per avere dei chiarimenti. A
conferma di ciò, o per lo meno di quanto già detto in un  post (
https://www.raspberrypi.com/news/production-and-supply-chain-update/ )
pubblicato nel blog ad Aprile, purtroppo sono ancora presenti dei limiti
nelle forniture e per il momento si darà priorità ai clienti OEM, cioè
quelli che hanno costruito i loro prodotti attorno al mondo Pi, mentre per
chi non avesse ricevuto abbastanza quantità dovrebbe mandare un  email (
http://wiki.ubuntu-it.org/mailto:business@raspberrypi.com ) al supporto
business. Al momento consigliamo di avere ancora un po di pazienza e capire
la situazione generale in cui ci si trova, senza andare a rincorrere un
prodotto che per via dell'inflazione ha visto il suo prezzo lievitare.
Fonte:  jeffgeerling.com (
https://www.jeffgeerling.com/blog/2022/you-cant-buy-raspberry-pi-right-now )

== Riscontrato un bug nella versione del kernel linux 5.19.12 ==
Tantissime volte abbiamo ripetuto, ma anche scritto, che avere il proprio
dispositivo aggiornato permette di stare "al sicuro". Ma abbiamo anche
scritto che non bisogna essere troppo precipitosi con gli aggiornamenti
soprattutto quelli di avanzamento di sistema, perché potrebbero essere
"pericolosi". Naturalmente e come sempre, il tutto va fatto con coscienza e
con cognizione di causa. Infatti, quando esce una nuova point release,
oppure una nuova versione della nostra distribuzione preferita, è giusto
aspettare qualche riscontro da parte della comunità che testa il sistema
operativo in ogni suo aspetto, prima di applicare l'aggiornamento sulla
macchina che si usa nel quotidiano. Il discorso è un po diverso quando si
usano sistemi  rolling ( https://it.wikipedia.org/wiki/Rolling_release ),
cioè con aggiornamenti continui e veloci. In questi casi si potrebbe
incappare in qualche inconveniente. Questo è ciò che è successo nella
versione del kernel linux 5.19.12 in cui una patch del driver video di
Intel inizializzava in modo scorretto la scheda video mostrando dei pixel a
caso nello schermo. Non solo, perché dopo che si sono analizzati i vari log
di sistema, ci si è reso conto di alcuni ritardi durante l'attivazione
dello schermo che poteva causare un danneggiamento del monitor. Si avete
letto bene. A tal proposito è stato proposto un revert immediato della
patch. La fortuna è che questo problema è limitato ai soli dispositivi che
utilizzano CPU e scheda video integrata Intel. Però niente paura
naturalmente, perché con il rilascio della versione del kernel 5.19.13 si è
risolto tutto. Pertanto fate attenzione quando aggiornate!
Fonte:  bleepingcomputer.com (
https://www.bleepingcomputer.com/news/linux/linux-kernel-51912-bug-could-damage-intel-laptop-displays//
)

== Un po' di latenza con gli ultimi sviluppi del Kernel Linux: ecco il
perché! ==
Può sembrare sciocco, però a volte succede che un dispositivo elettronico o
un suo componente si guasti. Questo è ciò che è successo al papà del Kernel
Linux, che ad un email con scritto: Linus, te lo sei perso? ha risposto
letteralmente così: è stata letteralmente la  DIMM (
https://it.wikipedia.org/wiki/Dual_In-line_Memory_Module ) della mia
macchina a spaccarsi a caso dopo due anni e mezzo di perfetta stabilità. A
tal proposito ho indagato e ho verificato prima avviando un vecchio Kernel,
e poi facendo il memtest86+ notturno. Quindi nessun lapsus, semplicemente i
lavori di review e di merge gestiti da Linus hanno subito un piccolo
ritardo. Però rimane affascinante come anche il buon vecchio Linus,
utilizza gli stessi nostri strumenti per capire se c'è qualcosa che non va.
Parallelamente a questo piccolo episodio, rimanere però la situazione
scomoda che tutto dipende certamente da una singola persona. Cioè Linus.
Fonte:  lkml.iu.edu (
https://lkml.iu.edu/hypermail/linux/kernel/2210.1/00691.html )

= Aggiornamenti e statistiche =

== Aggiornamenti di sicurezza ==
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum
( http://forum.ubuntu-it.org/viewforum.php?f=64 ).

== Bug riportati ==
 * Aperti: 140583, +187 rispetto alla scorsa settimana.
 * Critici: 321, +5 rispetto alla scorsa settimana.
 * Nuovi: 70305, +91 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o
malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad (
http://wiki.ubuntu.com/BugSquad ) ha sempre bisogno di una mano.

= Commenti e informazioni =
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In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:
 *  Daniele De Michele
Ha inoltre collaborato all'edizione:
 *  Stefano Dall’Agata

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