[Newsletter italiana] Newsletter italiana, n. 25 del 2023

La newsletter settimanale della comunità italiana newsletter-italiana a liste.ubuntu-it.org
Lun 3 Lug 2023 22:45:07 BST


Questo è il numero 25 del 2023, riferito alla settimana che va da lunedì 26
giugno a domenica 2 luglio. Per qualsiasi commento, critica o  lode,
contattaci attraverso la mailing list (
http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione )
del gruppo promozione ( https://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione ).
Per la versione in linea della newsletter, consultare la  seguente pagina (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.025 ).

= Notizie da Ubuntu =

== Come accedere all'interfaccia utente LXD ==
Nel corso degli anni, il team di sviluppo di Canonical ha investito molto
nella creazione di una CLI LXD intuitiva. Parallelamente, le richieste
dagli utenti e dalla community non si sono fatte attendere per ricevere uno
strumento  UI ( https://it.wikipedia.org/wiki/Interface_design ) LXD
ufficiale, al fine di semplificare il funzionamento delle istanze LXD.
Anche la comunità stessa ha cercato di sviluppare in questi anni dei
progetti proprio per colmare questa lacuna. Ora però siamo felici di
condividere con tutti voi la presenza di un nuovo team, che si concentrerà
esclusivamente sull'aumentare e rendere appagante l'esperienza e
l'interfaccia utente per chi lavora con LXD. Una di queste funzionalità,
denominata "Progetti", aiuta a mantenere pulito un server LXD, raggruppando
le istanze correlate. Ogni progetto può avere immagini, profili, reti e
storage specifici e gli utenti possono passare facilmente da un progetto
all'altro in tutta comodità. È possibile avviare, arrestare, riavviare o
bloccare una singola istanza o un gruppo di esse contemporaneamente, nonché
accedere al terminale e alla console direttamente dall'interfaccia utente,
confezionata insieme allo snap LXD (quindi non sono necessarie
installazioni aggiuntive). Tuttavia, dato che si considera ancora la
funzione sperimentale, è necessario abilitarla in modo specifico per
ottenere l'accesso. Per fare questo, occorre abilitare l'interfaccia utente
LXD nello snap, tramite il comando:
snap set lxd ui.enable=true
snap restart --reload lxd
In secondo luogo, assicuriamoci che il server LXD sia visibile:
lxc config set core.https_address :8443
Infine, tutto ciò che occorre fare è inserire l'indirizzo del server nel
proprio browser (ad esempio, https://192.0.2.10:8443) e seguire le
istruzioni che guidano attraverso il processo di autenticazione.
Informazioni dettagliate sono disponibili nella  documentazione (
https://linuxcontainers.org/lxd/docs/latest/howto/access_ui/ ), inoltre
viene fornito un  video ( https://www.youtube.com/watch?v=wqEH_d8LC1k )
tutorial, che vi guiderà passo dopo passo per la configurazione del vostro
sistema.
Fonte:  ubuntu.com ( https://ubuntu.com/blog/lxd_ui )

== Come installare il Kernel Linux 6.4 su Ubuntu 23.04 ==
Buone notizie per tutti gli utenti che usufruisco della distribuzione
Ubuntu, in quanto ora è possibile installare l'ultima versione del kernel
Linux, la 6.4. Infatti, con il rilascio avvenuto durante la settimana da
parte di Linus Torvalds, ora gli utenti possono godere di molte fantastiche
funzionalità, come un miglior supporto hardware, oltre che svariate
correzioni di sicurezza, che permettono di migliorare l'esperienza desktop
e renderla più sicura, veloce e affidabile. Ma perché dover aggiornare il
proprio kernel, se tutto sommato il proprio sistema funziona correttamente?
La risposta a tale domanda è molto semplice, in quanto si aggiorna il
kernel della propria distribuzione se si ha bisogno di una o più
funzionalità (introdotte con la nuova versione) che permettono di
utilizzare un componente hardware nel migliore dei modi.
Per questo, oggi, con questo articolo vedremo come installare la versione
6.4 del kernel su Ubuntu 23.04, dato che le altre distribuzioni, come Arch
Linux, openSUSE Tumbleweed o Fedora Linux ricevono immediatamente il kernel
attraverso i loro repository software. Con Ubuntu, invece, occorre
procedere manualmente. Per fare ciò, utilizzeremo la  CLI (
https://it.wikipedia.org/wiki/Interfaccia_a_riga_di_comando ) (Command-line
interface), insieme ai  pacchetti del kernel (
https://kernel.ubuntu.com/~kernel-ppa/mainline/ ) dall'archivio PPA di
Ubuntu, forniti direttamente da Canonical. Con l'unica precisazione che i
suddetti pacchetti del kernel, pur essendo creati dall'Ubuntu Kernel Team,
non sono firmati, il che significa che non possono essere installati su
sistemi che hanno il Secure Boot abilitato. Pertanto, prima di procedere,
occorre disabilitare Secure Boot. L'installazione tramite CLI è abbastanza
semplice, infatti basterà scaricare, per la propria architettura, i
pacchetti del kernel Linux 6.4 e salvarli in una cartella sotto Home.
Successivamente, aprire il Terminale e spostarsi nella cartella dove sono
salvati i file (ad esempio cd ~/Scaricati) ed eseguire il comando:
sudo dpkg -i *.deb
e attendere fino al completamento del processo di installazione, quindi
riavviare il computer. Qualora si volesse eseguire l'aggiornamento a future
versioni, si dovrà scaricare manualmente i nuovi pacchetti dall'archivio
PPA del kernel di Ubuntu e ripetere questa procedura. Se invece si
preferisce evitare la linea di comando, si può sempre usare l'utility
 Ubuntu Mainline Kernel Installer ( https://github.com/bkw777/mainline ).
Il gioco è fatto ;)
Fonte:   9to5linux.com (
https://9to5linux.com/you-can-now-install-linux-kernel-6-4-on-ubuntu-heres-how
)

== Canonical si unisce all'Eclipse Foundation ==
Canonical, la società dietro la famosa distribuzione Ubuntu, è entusiasta
di annunciare la sua adesione all' Eclipse Adoptium Working Group. Per chi
non lo sapesse, l' Eclipse Adoptium Working Group (
https://www.eclipse.org/org/workinggroups/adoptium-charter.php ) è una
piattaforma collaborativa a cui partecipano aziende del calibro di Alibaba,
Azul, Huawei, IBM, Microsoft, Red Hat, Rivos e, più recentemente, Google,
che promuove l'innovazione, lo sviluppo e la distribuzione di toolchain
Java basate sul progetto  OpenJDK ( https://it.wikipedia.org/wiki/OpenJDK
). Dal canto suo, Canonical, attraverso questa stretta collaborazione,
continuerà a far progredire, promuovere e diffondere toolchain di alta
qualità e tecnologie correlate in tutta la comunità Java e anche
all'interno del suo sistema operativo Ubuntu. Staremo a vedere :)
Fonte:  ubuntu.com (
https://ubuntu.com/blog/canonical-joins-eclipse-adoptium-working-group-to-strengthen-commitment-to-open-source-java-runtimes
)

== In arrivo un nuovo look per il sito snapcraft.io ==
Dopo aver mantenuto la stessa interfaccia utente e lo stesso stile per
diversi anni, il team di sviluppo di Canonical ha intrapreso un nuovo
progetto per ridisegnare completamente l'intero sito  snapcraft.io (
https://www.snapcraft.io ) e dargli un aspetto molto più moderno. Prima di
poter procedere, è stato necessario analizzare e pianificare come
migliorare lo store, suddividendo i compiti da svolgere in due fasi: la
prima fase è stata un  rebranding ( https://it.wikipedia.org/wiki/Rebranding
) per aggiornare l'aspetto del sito, che implica un allineamento del
marchio, insieme ai colori principali, tra i vari siti Canonical, per
offrire un'esperienza più coerente tra i prodotti. La seconda fase è ora in
corso, perché non si vuole semplicemente aggiornare l'aspetto di
snapcraft.io, ma anche ottimizzare le pagine stesse. Per questo motivo,l si
sta analizzando nel complesso la facilità d'uso del sito e anche le varie
aree di miglioramento per valutare come ristrutturare le informazioni
attualmente visualizzate negli elenchi di snap, per renderle il più utili
possibile agli occhi degli utenti. Inoltre, si sta studiando anche come
strutturare i vari tutorial e le rispettive documentazioni per rendere il
processo di creazione dei pacchetti snap il più snello e facile possibile.
Infine, l'elenco degli snap, che risulterà essere in primo piano, verrà
aggiornato più frequentemente con diversi snap, questo servirà a dare
maggiore visibilità a una gamma di editori/sviluppatori. Per comprendere se
le azioni che si stanno eseguendo siano coerenti, compila il  sondaggio (
https://krzty8pox19.typeform.com/to/RIA3UrgX ) e facci conoscere  i tuoi
pensieri.
Fonte:  ubuntu.com (
https://ubuntu.com/blog/snapcraft-io-reloaded-check-out-the-new-look-and-feel
)
Fonte:   omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2023/06/snapcraft-website-given-a-more-modern-look
)

== Canonical rilascia nuovi aggiornamenti di sicurezza per il Kernel Linux
==
Canonical ha rilasciato nuovi aggiornamenti di sicurezza del kernel Linux
per tutte le versioni di Ubuntu supportate, per affrontare tre
vulnerabilità di sicurezza scoperte e segnalate da vari ricercatori di
sicurezza. Per tutte le suddette versioni di Ubuntu, troviamo che il nuovo
aggiornamento di sicurezza corregge una vulnerabilità ( CVE-2023-35788 (
https://ubuntu.com/security/CVE-2023-35788 )) scoperta da Hangyu Hua
nell'implementazione del Flower classifier del kernel e un difetto che
interessa i processori Intel causato dall'impossibilità
dell'implementazione dell'istruzione INVLPG di eliminare correttamente le
voci TLB globali quando i PCID sono abilitati. Entrambi i difetti
potrebbero consentire a un utente malintenzionato di causare un crash del
sistema o eseguire codice arbitrario portando a esporre informazioni
sensibili. Invece, per i soli sistemi Ubuntu 22.10 e 22.04 LTS che eseguono
il kernel Linux 5.19, si risolvono in ordine: una vulnerabilità di
sicurezza ( CVE-2023-2430 ( https://ubuntu.com/security/CVE-2023-2430 )),
scoperta da Xingyuan Mo e Gengjia Chen nel sottosistema  io_uring (
https://en.wikipedia.org/wiki/Io_uring ) del kernel Linux, che potrebbe
consentire a un utente malintenzionato locale di causare un arresto anomalo
del sistema. Come sempre, Canonical esorta tutti gli utenti di Ubuntu ad
aggiornare quanto prima le proprie installazioni alle nuove versioni del
kernel. Ricordiamo che per fare ciò, basterà eseguire il  comando da
terminale:
sudo apt update && sudo apt full-upgrade
oppure ancora si può utilizzare Ubuntu Software Center. Non dimenticare di
riavviare il sistema dopo aver installato la nuova versione del kernel.
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/canonical-releases-new-ubuntu-kernel-security-updates-to-fix-3-vulnerabilities
)

== Rafforzare la propria sicurezza informatica con Ubuntu Pro ==
Nel panorama digitale odierno, le organizzazioni di tutte le dimensioni
hanno ampliato e proiettato la propria presenza all'interno dei sistemi
cloud. Parallelamente a questa espansione, però, arriva un aumento
significativo della superficie di attacco, rendendo l'argomento sicurezza
una delle principali preoccupazioni delle varie aziende. In questo articolo
cercheremo di immergerci nell'entusiasmante mondo della sicurezza
informatica all'interno dei cloud ed esploreremo un approccio per
proteggere i  carichi di lavoro con l'aiuto di Ubuntu.
Questa distribuzione offre molte funzionalità di sicurezza integrate, come
una completa crittografia del disco, il controllo dell'accesso obbligatorio
tramite  AppArmor ( https://ubuntu.com/server/docs/security-apparmor ),
varie funzionalità del file system e l'avvio sicuro tramite  UEFI (
https://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/Uefi ). Per migliorare
ulteriormente la propria posizione di sicurezza, è possibile abilitare
funzionalità di sicurezza aggiuntive con un abbonamento  Ubuntu Pro (
https://ubuntu.com/pro ) (ricordando che Ubuntu Pro è gratuito per un
massimo di cinque macchine per uso commerciale personale e su piccola scala
o fino a cinquanta macchine per i membri ufficiali della comunità Ubuntu),
in cui troviamo:
 1. Ampia copertura di sicurezza: Ubuntu Pro fornisce patch di sicurezza
complete per oltre 25mila pacchetti open source, incluse applicazioni
popolari come Apache Kafka, NGINX, MongoDB, Redis e PostgreSQL;
 2. Tempi di inattività ridotti: con il  servizio Livepatch (
https://ubuntu.com/security/livepatch ) di Ubuntu Pro, è possibile
usufruire di patch istantanee per CVE elevati e critici del proprio kernel
in fase di esecuzione, senza la necessità di un riavvio immediato. Ciò può
ridurre notevolmente le interruzioni dell'attività e massimizzare il tempo
di attività nel proprio server;
 3. Dieci anni di stabilità della piattaforma: Canonical garantisce dieci
anni di manutenzione della sicurezza per gli utenti di Ubuntu Pro che
eseguono versioni LTS, garantendo un decennio di stabilità e protezione per
i propri carichi di lavoro;
 4. Certificazioni di conformità: Ubuntu Pro offre strumenti di automazione
e controllo per  DISA-STIG ( https://ubuntu.com/security/disa-stig ),
 rafforzamento e controllo CIS ( https://ubuntu.com/security/cis ), moduli
crittografici certificati  FIPS ( https://ubuntu.com/security/fips ) e
altro ancora.
 5. Supporto 24/7: con Ubuntu Pro è disponibile anche il  supporto
opzionale ( https://ubuntu.com/support ) nei giorni feriali o 24/7,
assicurandoti l'assistenza di esperti ogni volta che ne hai bisogno.
Include la risoluzione dei problemi, la correzione di guasti e bug su
25mila pacchetti open source e un'ampia gamma di applicazioni, con un tempo
di prima risposta di un'ora per problemi critici.
Sebbene il rafforzamento della sicurezza e l'applicazione automatica di
patch CVE siano essenziali per proteggere i carichi di lavoro del cloud da
vulnerabilità di sicurezza note, non è possibile proteggere i dati dalle
vulnerabilità zero-day all'interno del software di sistema nel cloud o da
un provider di servizi cloud potenzialmente dannoso.  Questo perché, fino a
poco tempo fa, non erano disponibili meccanismi per proteggere i carichi di
lavoro sensibili in fase di esecuzione. Oggigiorno invece vengono in
soccorso modalità di esecuzione isolate delle applicazioni, come gli snap.
Per saperne di più su questo argomento, ti invitiamo a leggere un  white
paper ( https://ubuntu.com/engage/azure-cloud-security-with-ubuntu ) che
fornisce una discussione approfondita sull'adozione di un approccio più
forte alla sicurezza informatica del cloud di Azure con Ubuntu.
Fonte:  ubuntu.com (
https://ubuntu.com/blog/cloud-cyber-security-with-ubuntu-pro-confidential-vms
)

= Notizie dalla comunità internazionale =

== Full Circle Magazine Issue #194 in inglese ==
È stato pubblicato sul sito internazionale di Full Circle Magazine (
http://fullcirclemagazine.org ), il numero 194 in Inglese.
In questo numero troviamo:
 * Comanda & Conquista
 * How-To : Python, Stable Diffusion e Latex
 * Grafica: Inkscape
 * Grafica: FreeCAD
 * Micro This Micro That
 * Recensione: Kubuntu 23.04
 * Recensione del libro: guida completa alla grafica di Blender
 * Giochi Ubuntu : APICO
... e molto altro ancora.
È possibile scaricare la rivista da questa pagina (
http://fullcirclemagazine.org/issue-194 ).

= Notizie dal Mondo =

== Libreboot: un'alternativa al classico Bios ==
Se non lo conoscete ancora,  Libreboot (
https://it.wikipedia.org/wiki/Libreboot ) è un progetto open source, nato
nel lontano 2013, che mira a fornire un'alternativa libera e open source al
BIOS e che si allinea alle linee guida emanate dalla Free Software
Foundation. Dopo quasi un anno di duro lavoro, di recente è stata
annunciata una nuova versione di Libreboot, che introduce il supporto per
il nuovo hardware, oltre a numerosi miglioramenti, consentendo a più
persone di utilizzare questa soluzione open source sui loro computer. Primo
tra tutti, si implementa il supporto per le nuove schede madri sia per
laptop sia per computer desktop, tra cui HP EliteBook 2570p, HP 8300 USDT e
Gigabyte GA-G41M-ES2L. Al momento della stesura di questo articolo,
Libreboot funziona bene anche su dispositivi Acer G43T-AM3, Apple iMac 5,2,
Intel D510MO e D410PT, nonché su Apple MacBook1,1 e MacBook2,1, Dell
Latitude E6400, HP EliteBook 2560p e HP EliteBook Folio 9470m. La nuova
versione include anche una ROM senza  microcodice (
https://it.wikipedia.org/wiki/Microcodice ) per la CPU e starà all'utente
scaricare l'immagine ROM che contiene microcodice CPU o meno. Oltre a ciò,
Libreboot ha ricevuto un enorme elenco di modifiche al sistema di
compilazione, con metà del codice riscritto o sottoposto a pesante
refactoring, nel tentativo di migliorare ulteriormente lo stile di codifica
e correggere più bug. Per maggiori informazioni riguardanti le modifiche
apportate a questa build, dai un'occhiata alla  pagina (
https://libreboot.org/news/libreboot20230625.html ) dell'annuncio di
rilascio.
Fonte:  omglinux.com (
https://www.omglinux.com/new-libreboot-stable-release/ )
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/libreboot-open-source-bios-uefi-replacement-gets-support-for-new-hardware
)

= Aggiornamenti e statistiche =

== Aggiornamenti di sicurezza ==
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum
( http://forum.ubuntu-it.org/viewforum.php?f=64 ).

== Bug riportati ==
 * Aperti: 142217, +45 rispetto alla scorsa settimana.
 * Critici: 317, +3 rispetto alla scorsa settimana.
 * Nuovi: 71369, −36 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o
malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad (
https://wiki.ubuntu.com/BugSquad ) ha sempre bisogno di una mano.

== Statistiche del gruppo sviluppo ==
Segue la lista dei pacchetti realizzati dal Gruppo Sviluppo (
https://wiki.ubuntu-it.org/GruppoSviluppo ) della comunità italiana
nell'ultima settimana:

=== Mattia Rizzolo ===
 * libexecs 1.4-2 ( https://tracker.debian.org/libexecs ), per Debian
unstable
Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug,
aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo (
https://wiki.ubuntu-it.org/GruppoSviluppo ) è sempre alla ricerca di nuovi
volontari.

= Commenti e informazioni =
"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"
La tua newsletter preferita è scritta grazie al contributo libero e
volontario della comunità ubuntu-it (
https://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione/SocialMedia/Crediti ). Per
metterti in contatto con il Gruppo Social Media (
https://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione/SocialMedia ) o se vuoi
contribuire alla redazione di articoli per la Newsletter, puoi scrivere
alla mailing list (
http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione )
del gruppo promozione ( https://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione ).
In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:
 *  Daniele De Michele
Hanno inoltre collaborato all'edizione:
 *  Massimiliano Arione
 *  Stefano Dall’Agata

== Licenza adottata ==
La newsletter italiana di Ubuntu è pubblicata sotto la licenza Creative
Commons Attribution-ShareAlike 4.0 (
http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/legalcode ).

== Uscite settimanali ==
 * Numero precedente (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.024 )
 * Numero successivo (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.026 )
Per ricevere la newsletter direttamente nella tua casella di posta,
cambiare le impostazioni di ricezione o annullare la tua iscrizione alla
newsletter, consulta questa pagina (
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Ubuntu e, più in generale, le persone appassionate del mondo open-source.
Viene resa disponibile gratuitamente con cadenza settimanale ogni Lunedì,
ed è aperta al contributo di tutti gli utenti che vogliono partecipare con
un proprio articolo. L’autore dell’articolo troverà tutte le
raccomandazioni e istruzioni dettagliate all’interno della pagina  Linee
Guida (
https://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione/SocialMedia/Newsletter/LineeGuida
), dove inoltre sono messi a disposizione per tutti gli utenti una serie di
indirizzi web che offrono notizie riguardanti le principali novità su
Ubuntu e sulla comunità internazionale, tutte le informazioni sulle
attività della comunità italiana, le notizie sul software libero
dall’Italia e dal mondo. Per chiunque fosse interessato a collaborare con
la newsletter Ubuntu-it a titolo di redattore o grafico, può scrivere alla
 mailing list (
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del  gruppo promozione ( http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione )
oppure sul canale IRC:  ubuntu-it-promo (
https://chat.ubuntu-it.org/#ubuntu-it-promo ). Fornire il tuo contributo a
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