[Newsletter italiana] Newsletter italiana, n. 24 del 2023

La newsletter settimanale della comunità italiana newsletter-italiana a liste.ubuntu-it.org
Lun 26 Giu 2023 23:15:19 BST


Questo è il numero 24 del 2023, riferito alla settimana che va da lunedì 19
giugno a domenica 25 giugno. Per qualsiasi commento, critica o lode,
contattaci attraverso la mailing list (
http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione )
del gruppo promozione ( https://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione ).
Per la versione in linea della newsletter, consultare la  seguente pagina (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.024 ).

= Notizie da Ubuntu =

== Come abbiamo migliorato il test di Ubuntu su WSL e come puoi farlo anche
tu! ==
L'importanza dei test non può mai essere sopravvalutata. Quando si sviluppa
un prodotto, l'ultima cosa che si vuole è passare del tempo prezioso
cercando di risolvere bug oppure avere la propria casella di posta invasa
da problemi riscontrati dagli utenti durante l'utilizzo del prodotto
stesso. In effetti, i test non sono mai sufficienti e per compensare questo
occorre eseguire dei test automatizzati. Ogni pacchetto su Ubuntu ha una
serie di autopkgtest, che, come suggerisce il nome, sono test dei pacchetti
eseguiti automaticamente. Questi test vengono eseguiti su una vasta gamma
di architetture e versioni. Ma per quanto riguarda il sottosistema  Windows
per Linux ( https://ubuntu.com/wsl ) come ci si comporta?
A tale domanda l'ingegnere di Ubuntu WSL, Eduard Gómez Escandell, ha
risposto che: "..ci siamo sempre affidati a due fattori: il fatto che
disponiamo di solide suite di test automatizzati per le immagini Ubuntu
esistenti e una batteria di test manuali prima di ogni rilascio, per
garantire che tutto funzioni come previsto. Tuttavia, unintera
distribuzione ha una superficie molto ampia da coprire. Inoltre, anche se
rileviamo un errore, potrebbe essere necessario del tempo per comprendere e
risolvere il problema".
Ancora: "Idealmente, gli stessi sviluppatori identificherebbero questi
problemi in anticipo e tenterebbero di risolverli prima di aggiornare i
loro pacchetti. Tuttavia, il CI runner più popolare al momento, GitHub
Actions, non supporta WSL2 come piattaforma. Ed è qui che entriamo in
gioco".
Infatti, il team di Ubuntu WSL ha sviluppato una serie di procedure su
 GitHub Actions ( https://docs.github.com/en/actions ) che permette di
configurare il proprio computer WSL. Queste procedure consentono di
eseguire una serie automatizzata di test ogni volta che inviamo una PR al
repository [[https://github.com/ubuntu/WSL | Ubuntu/WSL]]. Questo, per
esempio, viene anche utilizzato in [[https://github.com/ubuntu/GoWSL |
Ubuntu/GoWSL]].
Per chi si occupa di sviluppo è facile capire quanto sia difficile testare
ogni pacchetto ogni volta che vogliamo apportare una piccola modifica a
WSL. Ed è qui che subentra la community Ubuntu. Per rendere più stabili sia
la distribuzione Ubuntu sia i suoi pacchetti, incoraggiamo gli sviluppatori
a garantire che eseguano i test anche su WSL. Per aiutarci a iniziare,
abbiamo creato un tutorial su come configurare una semplice pipeline di
test, che troverai nella fonte di questo articolo. Se sei bloccato su
qualsiasi passaggio o hai un feedback, puoi contattarci tramite GitHub
nella nostra pagina dei problemi ( https://github.com/ubuntu/WSL/issues ).
Fonte:  ubuntu.com ( https://ubuntu.com/blog/improved-testing-ubuntu-wsl )

== Ubuntu 23.10 sarà alimentato dal kernel Linux 6.3 ==
Arrivano buone notizie per coloro che aspettano la nuova versione di Ubuntu
23.10 (Mantic Minotaur), perché il team di sviluppo ha appena caricato un
nuovo succulento aggiornamento. Facciamo però un passo indietro e
ricordiamo che lo sviluppo è iniziato alla fine di Aprile, sulla base
dell'attuale versione Ubuntu 23.04 (Lunar Lobster), questo significa che le
prime immagini ISO giornaliere (della 23.10) sono state fornite
praticamente con gli stessi componenti e app principali, incluso il kernel
Linux 6.2. Ora, dopo due mesi di sviluppo, le ultime immagini giornaliere
di Ubuntu 23.10 sono alimentate dal kernel Linux 6.3. Questa è un'ottima
notizia per coloro che intendono installare la prossima versione di Ubuntu
sui propri computer e vogliono testare il proprio hardware con Linux 6.3.
Infatti, troviamo il supporto per le CPU e GPU firmate AMD e
l'implementazione della funzione Indirect Branch Restricted Speculation
(IBRS) di AMD, che serve per mitigare le vulnerabilità Spectre. Mentre in
casa Intel troviamo un nuovo driver DRM per Intel VPU (Versatile Processing
Unit) integrato nelle CPU Intel "Meteor Lake" di 14a generazione, il
raggiungimento del pieno supporto per le CPU Meteor Lake e la risoluzione
di un grave problema che limitava quasi del 60% la velocità delle
interfacce di rete gigabit (se siete curiosi di sapere il resto delle
novità, date un'occhiata al numero della newsletter  2023.016 (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.016#A.2BAMg_arrivato_il_kernel_Linux_6.3
)).
Altro aspetto da non sottovalutare riguarda il fatto che occorre esaminare
attentamente le date di rilascio di altri componenti fondamentali per
capire se le cose evolveranno o si manterranno invariate. Questo riguarda
sempre il kernel, dato che questa settimana probabilmente uscirà la 6.4,
mentre la prossima serie principale del kernel, ovvero la 6.5, che molto
probabilmente entrerà in sviluppo a metà luglio 2023, potrebbe essere un
buon candidato per la versione finale di Ubuntu 23.10 che vedrà la luce a
Ottobre. In questo periodo, parliamo di quasi due mesi, il team di sviluppo
ha tutto il tempo per testare e rifondare Ubuntu 23.10 sul kernel Linux
6.5, offrendo agli utenti un miglior supporto hardware e nuove
funzionalità. Ma dovremo aspettare prima di vedere cosa decideranno.
Se desideri scaricare l'ultima istantanea di sviluppo di Ubuntu 23.10 per
un test drive condotto su una macchina virtuale e non come sistema
principale di lavoro, dato che è una release preliminare, è possibile
 scaricare ( https://cdimage.ubuntu.com/daily-live/ ) l'immagine ISO
direttamente dal server ufficiale di Ubuntu.
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/ubuntu-23-10-mantic-minotaur-is-now-powered-by-linux-kernel-6-3
)

== Testiamo una versione di Ubuntu contenente solo pacchetti snap ==
Negli articoli, [[
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.022#Ubuntu_Core_come_base_desktop_per_la_prossima_versione_di_Ubuntu.3F
| Ubuntu Core come base desktop per la prossima versione di Ubuntu?]] e [[
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.021#Ci_sar.2BAOA_una_versione_di_Ubuntu_Desktop_contenente_solo_pacchetti_snap.3F
| Ci sarà una versione di Ubuntu Desktop contenente solo pacchetti snap?]],
abbiamo discusso di quali vantaggi/svantaggi introduce un intero sistema
basato sull'utilizzo di pacchetti snap. Ricordiamo che Canonical ha
confermato l'intenzione di lanciare, entro l'anno prossimo, insieme a
Ubuntu 24.04 LTS, una versione alternativa di Ubuntu contenente solo
pacchetti snap.
Oggi invece, con questo articolo, la testiamo in anteprima, dato che non ci
pare il caso di aspettare un anno. Prima di tutto, indirizziamoci verso la
pagina GitHub del progetto  Ubuntu Core Desktop (
https://github.com/canonical/ubuntu-core-desktop ) e scarichiamo ed
estraiamo il file .zip. Et voilà, un'immagine di Ubuntu Core 22 con il
display manager GDM caricato nel file system di avvio e che può essere reso
eseguibile tramite un'unita usb ( Balena Etcher (
https://wiki.ubuntu-it.org/Installazione/CreazioneLiveUsb/BalenaEtcher ))
oppure tramite una macchina virtuale con  Qemu (
https://wiki.ubuntu-it.org/Virtualizzazione/Qemu ) o qualsiasi altro
programma che vi permetta la virtualizzazione (nella pagina GitHub trovate
le istruzioni qualora qualcuno volesse provare, sempre con le dovute
raccomandazioni del caso). Questa versione, oltre ad avere un eccelso
utilizzo delle risorse rispetto alla versione classica, monta al suo
interno una base LTS e funziona come un  container lxc (
https://it.wikipedia.org/wiki/LXC ), fornisce un negozio software basato su
Flutter per impostazione predefinita e si ha, inoltre, la possibilità di
installare altri DE. Non è ancora affidabile al 100% e occorre limare
ancora alcuni aspetti (come abbiamo discusso negli articoli precedenti),
dato che durante la prova si sono incontrati alcuni bug. Però, se questa è
la direzione che si sta prendendo, si prevederanno tantissime novità e
nuovi metodi di funzionamento, che renderanno Ubuntu, la distribuzione
GNU/Linux più famosa al mondo una pioniera di questa tecnologia.
Fonte:  omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2023/06/try-ubuntu-snap-desktop )

== KDE, Ubuntu e un milione di motivi per cui gli snap sono importanti:
Akademy 2023 ==
Tra meno di un mese, KDE darà il via alla sua conferenza annuale, KDE
Akademy. Grazie al sostegno dell'Università della Macedonia, la conferenza
di quest'anno si terrà a Salonicco, in Grecia, dal 15 al 21 luglio. Questa
rappresenta una grande opportunità per saperne di più su KDE e su come
questo fantastico ambiente desktop viene utilizzato in molte diverse
distribuzioni Linux, oltre a discutere dei futuri piani di questo DE.
Ubuntu, a tal proposito, presenta KDE in due versioni ufficiali, Kubuntu e
Ubuntu Studio, offrendo agli utenti un desktop personalizzabile, potente,
ma anche semplice. Inoltre, Ubuntu in qualità di sponsor della conferenza,
sta cercando di aumentare la collaborazione tra gli sviluppatori di KDE e
Kubuntu e di essere in prima linea nelle pianificazione per la creazione di
software. Questo è complicato, ma non impossibile, ed è dovuto al fatto che
KDE e Ubuntu hanno obiettivi sovrapposti, ponendo una forte enfasi sulla
creazione di software user-friendly e mirando a portare gli ultimi
progressi tecnologici alla loro base di utenti.
Tornando a noi, non possono mancare una serie di interessanti
presentazioni, con relatori di calibro internazionale, workshop e varie
opportunità per influenzare e dare suggerimenti sulla direzione da prendere
per KDE. La conferenza potrà essere seguita in due modalità, in presenza o
a distanza, quindi non avere paura di perdere questo evento. Questa è una
grande opportunità per incontrarsi faccia a faccia e organizzare incontri
locali più regolari. Non importa se si tratta di aiutare gli altri a
diventare più abili con Linux, approfondire le proprie capacità per
apprendere argomenti interessanti o esercitarsi a parlare in pubblico o
ancora uscire per una pizza insieme: questo è essere comunità. Se vuoi
saperne di più in merito all'evento, dai un'occhiata al  sito dell'evento (
https://wiki.ubuntu-it.org/https://events.canonical.com/event/15/?_ga=2.99586846.1812011024.1687684841-482438125.1685737044
).
Fonte:  ubuntu.com (
https://ubuntu.com/blog/kde-ubuntu-and-a-million-reasons-why-snaps-are-important-akademy-2023
)

= Notizie dalla comunità internazionale =

== Rilasciata la seconda point release di GNOME 44 ==
In arrivo poco più di un mese dopo il rilascio minore di GNOME 44.1, GNOME
44.2 è qui per aggiungere un altro livello di correzioni di bug e vari
miglioramenti per rendere la propria esperienza desktop più fluida e più
stabile durante l'utilizzo quotidiano. In questa release, gli sviluppatori
si sono concentrati sull'aggiornamento del gestore di pacchetti software
GNOME per introdurre alcuni miglioramenti per il supporto delle app
Flatpak, gestire meglio i flussi di lavoro in background riducendo il
consumo di risorse quando l'app è inattiva, impedire il download degli
aggiornamenti rpm-ostree quando si controlla se ci sono aggiornamenti
disponibili. Anche il file manager Nautilus è stato aggiornato, apportando
varie correzioni agli arresti anomali, mentre il browser Web Epiphany
migliora la creazione di app Web, corregge le richieste di autorizzazione
di accesso allo storage (Intelligent Tracking Prevention) e anche per esso
si risolvono alcuni arresti anomali che si verificavano durante l'utilizzo
del popover dei segnalibri.
Anche GNOME Control Center ha ricevuto varie piccole correzioni di
accessibilità, tra cui la possibilità di nascondere l'intera scheda
"Touchpad" nel pannello "Mouse e touchpad" quando viene disabilitato, così
come alcuni piccoli aggiornamenti ai pannelli Rete e Aspetto e tanto altro
ancora. Per maggiori dettagli, controlla la pagina di  rilascio (
https://discourse.gnome.org/t/gnome-44-2-released/15563 ) e affrettati ad
aggiornare il tuo desktop.
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/gnome-44-2-released-with-fixes-for-gnome-software-nautilus-and-more
)

= Notizie dal Mondo =

== Opera One, il primo browser con AI su Linux ==
Tecnologicamente doveva essere la centesima versione, ma come spesso
succede per rendere emblematico il momento e far anche uso del marketing,
Opera One rappresenta l'ultima incarnazione del classico browser Opera. A
detta dell'azienda norvegese, questa versione di Opera segna l'inizio di un
nuovo ciclo di evoluzione per questo prodotto, che è stato riprogettato da
zero per inaugurare una nuova era della navigazione basata
sull'intelligenza artificiale. Opera One è il primo browser dotato di
questa tecnologia (di nome Aria), che può essere raggiunta tramite una
nuova riga di comando o dalla semplice barra laterale del browser. Questo
rappresenta una componente chiave per la nuova versione del browser, in cui
gli utenti possono accedere gratuitamente a un servizio leader di
intelligenza artificiale, nato grazie ad una stretta collaborazione con
OpenAI, che ha deciso di scommettere su questa implementazione.
Oltre a questo elemento chiave, vi sono le Tab Islands, che cambieranno
radicalmente il modo in cui l'utente interagisce con il browser. Infatti,
essendo le schede una parte fondamentale della navigazione, è stato anche
il punto che si è meno evoluto dagli albori del web e questo non
corrisponde più alla ricchezza di Internet e agli innumerevoli modi in cui
lo utilizziamo. Ed è qui che subentrano le Tab islands, che sono un nuovo
modo di tenere insieme le schede correlate in modo intuitivo, in base al
contesto, senza costringere gli utenti a cambiare le proprie abitudini. Gli
utenti ottengono flessibilità nell'interazione con le loro schede: possono
tenere separati i diversi contesti di navigazione, spostare le schede,
comprimere le isole per renderle più piccole e tornare su di esse in un
secondo momento o salvarle in segnalibri o bacheche. Per esempio, quando un
utente crea un itinerario di viaggio e cerca hotel e percorsi, le schede
aperte in quel contesto rimarranno insieme in un'isola di schede dedicata.
Ultimo, ma non per importanza, la nuova filosofia di design di Opera le
permetterà di costruire nel tempo un browser più potente e ricco di
funzionalità, pronto per un futuro generativo, basato sull'intelligenza
artificiale. Il browser Opera inizia così la sua metamorfosi in un browser
che si adatterà dinamicamente alle esigenze degli utenti, portando in primo
piano solo le funzionalità chiave: i relativi moduli all'interno di Opera
One si adatteranno automaticamente in base al contesto, fornendo all'utente
un'interfaccia più minimale e esperienza di navigazione senza sforzo. Oltre
a ripensare l'aspetto dell'interfaccia, Opera ha anche riprogettato il suo
browser desktop sotto il cofano, implementando una nuova architettura con
un compositore multithread, per offrire un livello di interfaccia utente
più veloce e fluido. Combinata con i nuovi principi di progettazione
modulare, questa nuova architettura consente l'implementazione di nuove
funzionalità e consente a Opera di continuare a differenziarsi dagli altri
browser basati su Chromium.
A ogni modo, se ti abbiamo messo la pulce nell'orecchio, Opera One è un
software closed-source ed è  scaricabile ( https://opr.as/opera-one )
gratuitamente per tutte le piattaforme (Windows, macOS e Linux, disponibile
come DEB). Gli utenti di Ubuntu potrebbero preferire ottenere Opera One
tramite lo  Snap Store ( https://snapcraft.io/opera ) o provare la versione
(apparentemente non ufficiale) su  Flathub (
https://flathub.org/apps/com.opera.Opera ).
Fonte:  omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2023/06/opera-one-ai-browser-linux )
Fonte:  press.opera.com (
https://press.opera.com/2023/06/20/introducing-opera-one/ )

== Ho avviato Linux 292.612 volte ==
A volte per risolvere un difetto del software di tipo funzionale, in gergo
chiamato più semplicemente bug, occorre avviare il proprio sistema
(reggetevi forte) ben 292612 volte. Sì, avete letto bene, una quantità
esorbitante. L'aspetto simpatico è che ci sono volute solo ventuno ore.
Questo è quello che è capitato allo sviluppatore del kernel linux Richard
Jones, che ha scovato nella versione del kernel Linux 6.4 un bug in cui si
 bloccava all'avvio (
https://wiki.ubuntu-it.org/https://gitlab.com/qemu-project/qemu/-/issues/1696
). Nello specifico, era un blocco che probabilmente avveniva solo in un
avvio su mille, con il messaggio
[    0.070120] Freeing SMP alternatives memory: 48K
Lo stesso sviluppatore afferma come sia stato sorprendente che nessuno si
sia accorto di tutto ciò. Quindi, per aggirare il problema, ha dovuto
eseguire un programma che richiama varie istanze guestfish in un ciclo fino
a quando non si bloccava. Dopo vari giorni di tentativi, il colpevole è
stato scovato in una  regressione ( https://lkml.org/lkml/2023/6/13/733 )
nella funzione printk time. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene.
Fonte:  rwmj.wordpress.com (
https://rwmj.wordpress.com/2023/06/14/i-booted-linux-292612-times/ )

= Aggiornamenti e statistiche =

== Aggiornamenti di sicurezza ==
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum
( http://forum.ubuntu-it.org/viewforum.php?f=64 ).

== Bug riportati ==
 * Aperti: 142172, −10 rispetto alla scorsa settimana.
 * Critici: 314, +3 rispetto alla scorsa settimana.
 * Nuovi: 71405, −30 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o
malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad (
https://wiki.ubuntu.com/BugSquad ) ha sempre bisogno di una mano.

= Commenti e informazioni =
"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"
La tua newsletter preferita è scritta grazie al contributo libero e
volontario della comunità ubuntu-it (
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del gruppo promozione ( https://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione ).
In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:
 *  Daniele De Michele
Hanno inoltre collaborato all'edizione:
 *  Massimiliano Arione
 *  Stefano Dall’Agata

== Licenza adottata ==
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