[Newsletter italiana] Newsletter italiana, n. 9 del 2023

La newsletter settimanale della comunità italiana newsletter-italiana a liste.ubuntu-it.org
Mer 15 Mar 2023 05:11:19 GMT


Questo è il numero 9 del 2023, riferito alla settimana che va da lunedì 6
marzo a domenica 12 marzo. Per qualsiasi commento, critica o  lode,
contattaci attraverso la mailing list (
http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione )
del gruppo promozione ( http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione ).
Per la versione in linea della newsletter, consultare la  seguente pagina (
http://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.009 ).

= Notizie da Ubuntu =

== Arriva il nuovo Tiling Assistant di Ubuntu ==
A quanto pare gli sviluppatori di Ubuntu stanno lavorando alla
riprogettazione del posizionamento delle finestre all'interno del desktop.
Secondo alcune fonti, infatti, pare che i prossimi piani riguardino la
spedizione dell'estensione GNOME Shell per Ubuntu 23.04 o 23.10, creata da
Leleat e nominata  Tiling Assistant (
https://github.com/Leleat/Tiling-Assistant ). Come parte del processo,
l'estensione successivamente verrà rinominata come "Ubuntu Tiling
Assistant". Come mai si è deciso di operare questo cambio? Si ricordi che
nelle versioni recenti di Ubuntu è possibile trascinare la finestra
dell'applicazione ai lati dello schermo per farla adattare verticalmente a
metà dello spazio disponibile o trascinare una finestra nella parte
superiore dello schermo per massimizzarla. Al momento però non è possibile
trascinare un'app in un angolo dello schermo per agganciarla al 25%, né
trascinare una finestra in alto per agganciarla solo al 50% dello spazio
orizzontale disponibile. Tutte queste operazioni e anche tante altre
vengono gestite dal Tiling Assistant. In questo caso, il nuovo add-on
"...cambia il design di posizionamento in due colonne e due righe, che
formano una griglia 2×2 e, se la matematica non è un opinione, con quattro
quadranti". Per dirla in altri termini, questa estensione fornisce una
moderna e corretta esperienza di posizionamento e affiancamento delle
finestre che gli utenti si aspettano. L'estensione fornisce anche nuove
opzioni, utilizzabili tramite combinazione di tasti, per
assegnare/abilitare l'agganciamento delle finestre all'interno dei
quadranti e via dicendo.
Per concludere, questo è il momento giusto per apportare questo
fondamentale cambiamento al Tiling Assistant, dato che altre distribuzioni
implementano già tutte queste opzioni. Giusto per fare un esempio, questa è
una caratteristica spesso lodata in Pop! _OS, nel quale con l'ultima
versione di KDE Plasma si fornisce un'esperienza di posizionamento delle
finestre avanzata e facile da usare per tutti gli utenti. Al momento non vi
è ancora nulla di certo, quindi dobbiamo attendere e sperare che venga
implementata il prima possibile.
Fonte:  omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2023/03/ubuntu-tiling-assistant-gnome-extenson )

== Ubuntu Flatpak Remix: ecco a voi la prima versione non ufficiale ==
È stato rapido e indolore. Infatti, dopo l' annuncio (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.007#Le_future_versioni_di_Ubuntu_non_supporteranno_Flatpak
) di Canonical che le future versioni di Ubuntu non includeranno il
supporto Flatpak per impostazione predefinita, qualcuno si è preso la
briga, a dire la verità era anche scontato, di realizzare una versione di
Ubuntu non ufficiale, fornita guarda caso del supporto per le app Flatpak,
chiamata Ubuntu Flatpak Remix.
Questa versione è ancora in fase di sviluppo e si basa su Ubuntu 22.04.2
LTS. Al suo interno, tra le diverse applicazioni chiave preinstallate nel
formato Flatpak (anziché come app Snap), troviamo il browser Mozilla
Firefox, il client di posta elettronica Mozilla Thunderbird e l'intera
suite per ufficio LibreOffice. Mentre, per gli appassionati di videogiochi,
è installata una versione recente dello stack grafico Mesa, più
precisamente la versione 22.3.5. Tutte queste app sono nelle loro ultime
versioni, in particolare, la suite per ufficio LibreOffice 7.5. È
installato anche il supporto per il  portale Flathub (
https://flathub.org/home ), quindi si potranno installare più applicazioni
con due semplici clic. Tuttavia, occorre tenere presente che questa è una
versione alpha e che potrebbe presentare bug, quindi non è consigliabile
utilizzarla in dispositivi per la produzione.
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/meet-ubuntu-flatpak-remix-ubuntu-with-flatpak-support-preinstalled
)

= Notizie dalla comunità internazionale =

== Il sito GNOME Extensions mostra i rispettivi download ==
Vi siete mai chiesti come fanno gli sviluppatori di GNOME a capire come
varia la popolarità delle varie estensioni all'interno dei loro sistemi?
Be', la risposta è molto semplice, in quanto si esegue un conteggio dei
download fatti dagli utenti delle rispettive estensioni. Quindi, se ora sei
interessato a una particolare estensione, come per esempio Dash to Dock,
OpenWeather, User Themes, sappi che ognuna di queste (a scanso di equivoci
questo discorso vale per tutte le estensioni) ora mostrerà nella propria
pagina i conteggi dei download. Per esempio, alcune statistiche veloci al
momento della stesura di questo articolo, riportano:
 * Dash to Dock: 6.278.600 download
 * User Themes: 4.568.838 download
 * OpenWeather: 2.278.285 download
 * GSConnect:  1.364.359 download
Se pensate che questi siano numeri alti, in realtà il primato di download
non è di "Dash to Dock", ma "Argo" con 13.823.836 download. Per chi non lo
sapesse,  Argos ( https://github.com/p-e-w/argos ) è una semplice
estensione che consente di utilizzare gli script bash per visualizzare le
informazioni all'interno della barra superiore di GNOME. Precisazioni a
parte, avere a disposizione i conteggi dei download per le estensioni GNOME
(senza dover essere lo sviluppatore di quell'estensione) è interessante,
però tuttavia ci sono alcune cose da tenere a mente quando si esaminano
queste statistiche. In primis, i conteggi dei download sono a vita. Quindi
le estensioni di GNOME che esistono da svariati anni (ad esempio, User
Themes) hanno avuto più tempo per accumulare download rispetto ai
componenti aggiuntivi più recenti (ad esempio, WeatherClock). Ergo, il più
delle volte il numero di download non rispecchia la popolarità in quel
momento. Altro aspetto riguarda il fatto che i numeri di download non sono
univoci e aggiungo: ci mancherebbe altro Quindi, ogni volta che viene
installata un'estensione, questa conta come un download anche se la persona
è la stessa. Ultimo, ma non per importanza, questi numeri non contano. Sono
interessanti, sono discretamente utili come indicatori di tendenze, ma non
influenzano realmente la direzione che sta prendendo il team GNOME. Tutto
ciò è un lungo modo di dire: ricorda che si tratta di download, non di
conteggi di "utenti attivi".
Fonte:  omglinux.com (
https://www.omglinux.com/gnome-extensions-website-download-count/ )

= Notizie dal Mondo =

== Si avrà mai un unico App Store per gli ambienti Linux ? ==
Uno dei motivi per cui ci sono così tanti desktop Linux è che c'è un
disaccordo infinito di base su ciò che rende il miglior desktop. Ora però
immaginate di poter scaricare tutte le applicazioni per i vari desktop
environment tramite un unico app store, aldilà dell'ambiente in cui si
opera, sarebbe qualcosa di magicamente proficuo per l'intera comunità
Linux. Stando alle prime indiscrezioni, pare che i leader in questo
settore, cioè la  GNOME Foundation ( https://foundation.gnome.org/ ) e la
 KDE Foundation ( https://foundation.gnome.org/ ), stiano valutando la
possibilità di costruire un unico app store basato su  Flatpak (
https://flatpak.org/ ), in modo da distribuire software agevolmente e
permettendo agli utenti di selezionare le applicazioni in maniera del tutto
indipendente dal DE utilizzato. Questa idea di sostituire i metodi
tradizionali con cui si gestiscono e si distribuiscono le applicazioni non
è nuova, ma i tempi sono maturi per poter progettare e sviluppare questo
nuovo salto, grazie a Flatpak. Ci si può chiedere a questo punto perché non
utilizzare i diretti concorrenti, come  Appimage ( https://appimage.org/ )
e  Snap ( https://snapcraft.io/ ), e la risposta può ricercarsi nel fatto
che Flathub è un servizio indipendente, dato che non vi è nessuna azienda
dietro, che permettere agli sviluppatori di applicazioni Linux di fornire
le loro applicazioni direttamente agli utenti finali. Un ecosistema sano è
essenziale per il successo dei software desktop open-source, quindi gli
utenti finali possono fidarsi e controllare i propri dati e le proprie
piattaforme di sviluppo nel device che hanno di fronte. Ciò invece non si
può dire per Snap, dato che è stato creato dalla società madre di Ubuntu,
Canonical. Inoltre, notizia sempre recente riguarda il ban da parte di
Canonical, che ha deciso che né Ubuntu né le sue varianti useranno Flatpak
di default. Ma niente panico, perché comunque è possibile aggiungere
Flatpak a qualsiasi distribuzione, l'unica differenza è che non sarà
integrato nel sistema. Chissà se un giorno tutto ciò diventerà realtà!
Fonte:  zdnet.com (
https://www.zdnet.com/article/linux-desktop-powers-consider-uniting-for-an-app-store/
)

== Rilasciata la versione di LibreOffice 7.4.6 ==
La Document Foundation ha  annunciato (
https://blog.documentfoundation.org/blog/2023/03/09/libreoffice-7-4-6-community/
) il rilascio e la disponibilità per tutte le piattaforme supportate della
sesta point release della versione stabile della potente suite per
l'ufficio, LibreOffice 7.4.  Questa versione scende in campo per risolvere
l'esattezza di 73 bug, presenti all'interno di tutti i componenti
principali della suite per l'ufficio, inclusi Writer, Calc, Impress e Draw.
Queste correzioni permettono di aumentare sempre di più la stabilità e la
robustezza della suite, garantendo al contempo una migliore
interoperabilità con i formati di documenti proprietari della suite
MicroSoft Office, come DOCX, XLSX e PPTX. Pertanto, se all'interno del tuo
dispositivo utilizzi la versione di LibreOffice 7.4, dovresti prendere in
considerazione l'aggiornamento alla versione 7.4.6 il prima possibile e
magari dare anche un'occhiata ai dettagli sulle correzioni di questi bug,
disponibili per  RC1 (
https://wiki.documentfoundation.org/Releases/7.4.6/RC1 ) e  RC2 (
https://wiki.documentfoundation.org/Releases/7.4.6/RC2 ). Tuttavia, occorre
tenere presente che questa è l'edizione "Community", quindi se hai bisogno
di supporto per le distribuzioni aziendali dovresti considerare l'utilizzo
della famiglia di applicazioni  LibreOffice Enterprise (
https://www.libreoffice.org/download/libreoffice-in-business/ ) (per
maggiori informazioni guarda il numero  2021.005 (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2021.005#LibreOffice_7.1_Community:_ecco_cosa_c.27.2BAOg_di_nuovo.21
)).
LibreOffice 7.4.6 è immediatamente disponibile sul  sito ufficiale (
https://www.libreoffice.org/download/ ). I requisiti minimi per i sistemi
operativi proprietari sono disponibili nella  suddetta pagina (
https://it.libreoffice.org/supporto/requisiti-sistema/ ); mentre per
GNU/Linux, si ricorda principalmente come regola generale che è sempre
consigliabile installare LibreOffice utilizzando i metodi di installazione
raccomandati dalla propria distribuzione, come ad esempio l'uso dell'
Ubuntu Software Center per Ubuntu. Gli utenti di LibreOffice, i sostenitori
del software libero e i membri della comunità possono supportare The
Document Foundation attraverso una  piccola donazione (
https://www.libreoffice.org/donate ). Le vostre donazioni aiutano The
Document Foundation a mantenere la sua infrastruttura, condividere la
conoscenza e a finanziare attività delle comunità locali.
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/libreoffice-7-4-6-office-suite-released-with-more-than-70-bug-fixes-download-now
)

== Linus Torvalds annuncia la prima RC del kernel Linux 6.3 ==
Linus Torvalds ha  ufficialmente ( https://lkml.org/lkml/2023/3/5/308 )
dato il via libera, tramite un classico messaggio nella mailing list, al
ciclo di sviluppo della prossima serie del Kernel Linux 6.3,
contrassegnando sul sito ufficiale  kernel.org ( https://kernel.org/ ) la
prima Release Candidate (RC) pronta per i test pubblici. La finestra di
unione si è aperta automaticamente con il rilascio del kernel 6.2 (per
maggiori informazioni, si veda il numero della newsletter  2023.007 (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.007#Rilasciata_la_versione_del_kernel_Linux_6.2
)), ora che la prima RC è stata resa disponibile per i primi utenti, i
manutentori delle varie distribuzioni GNU/Linux e gli utenti esperti,
vediamo con un primo assaggio ciò che sta per essere incluso nella versione
finale. Come previsto, il kernel Linux 6.3 introdurrà diverse nuove
funzionalità e miglioramenti, oltre a driver nuovi e aggiornati per un
migliore supporto hardware. Proprio su questo ultimo aspetto, troviamo un
vasto supporto iniziale per: i processori Intel Meteor Lake di 14a
generazione, per i processori Snapdragon 8 Gen 2 e i vari SoC Qualcomm,
nonché l'introduzione di nuove funzionalità più interessanti per le GPU AMD
RDNA3 e CPU AMD Ryzen Zen 2 e Zen 4. Per i processori Zen, parliamo della
funzionalità   Automatic IBRS ( https://lwn.net/Articles/913933/ )
(Indirect branch Restricted Speculation), simile al supporto offerto per i
processori Intel Enhanced IBRS (eIBRS), che consente le mitigazioni per le
vulnerabilità Spectre V2.
Troviamo ancora il supporto per l'interfaccia del controller di Steam Deck,
alcuni miglioramenti audio per HP EliteDesk 800 G6 Tower PC e workstation
Dell Precision 3260, supporto migliorato per il laptop HP Elitebook,
supporto per il laptop da gioco HP OMEN 16-n0xxx, oltre alle varie
implementazioni per RISC-V, MIPS, exFAT, PowerPC e via dicendo. Per finire,
nella versione del kernel Linux 6.3 si rimuove il classico supporto del
compilatore Intel C/C++ (ICC) poiché negli ultimi tre anni non ha ricevuto
più nessun supporto, la rimozione dei vari driver DRM obsoleti e un
supporto migliorato per le DPU NVIDIA BlueField. La versione finale del
kernel Linux 6.3, salvo imprevisti perché dipende anche da quante Release
Candidate (RC) verranno rilasciate, dovrebbe arrivare nelle strade verso la
fine di Aprile 2023, per l'esattezza il 23 o il 30 Aprile. Fino ad allora,
è possibile provare, scaricandolo dall' albero (
https://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/torvalds/linux.git/ ) Git
di Linus Torvalds o dal  sito ( https://kernel.org/ ), la prima RC del
Kernel Linux 6.3 per un test drive. Si ricordi che questa è una versione
pre-release, quindi non installarla o usarla su una macchina di produzione
Fonte:  phoronix.com ( https://www.phoronix.com/review/amd-auto-ibrs )
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/linus-torvalds-announces-first-linux-kernel-6-3-release-candidate
)

== Ecco come modificare i metadati di un PDF sui sistemi GNU/Linux ==
Tutti noi nel quotidiano abbiamo a che fare con i file PDF. A tal proposito
viene in soccorso per tutti gli utenti che utilizzano sistemi Linux un
interessante programma chiamato  Paper Clip (
https://github.com/Diego-Ivan/Paper-Clip ), che permette di modificare i
metadati dei pdf. Il programma è stato realizzato nel linguaggio di
programmazione Vala (
https://it.wikipedia.org/wiki/Vala_(linguaggio_di_programmazione) ) ed è
stato poi perfezionato e reso esteticamente accattivante e moderno grazie a
GTK4/libadwaita. Il suo funzionamento è a dir poco elementare, in quanto
apre i documenti PDF in modo da poter modificare o rimuovere i metadati
allegati al documento. Per chi non lo sapesse, i  metadati (
https://it.wikipedia.org/wiki/Metadato ) sono delle informazioni che
descrivono un insieme di dati. Questi vengono spesso aggiunti ai file
durante l'esportazione o la creazione. Tra questi metadati troviamo il nome
dell'autore, l'applicazione utilizzata per crearlo, la data e l'ora in cui
è stato esportato e via dicendo. Sebbene questo tipo di informazioni sia
(in gran parte) innocuo, potrebbero esserci momenti in cui si desideri
aggiornare o rimuovere questi metadati. Ed è qui che subentra il lavoro
eccellente di Paper Clip, perché consente di modificare/rimuovere i
seguenti metadati: Titolo, Autore, Creatore, Produttore, Data di creazione,
Data di modifica e Parole chiave. Dopo aver aggiornato uno di questi campi,
puoi salvare le modifiche nel file PDF oppure selezionando l'opzione "salva
con nome" per creare una copia separata.
Vuoi ricontrollare che le tue modifiche siano state salvate? È possibile
visualizzare i metadati PDF con la maggior parte degli editor PDF, per
esempio con  Evince ( https://it.wikipedia.org/wiki/Evince ) (predefinito
su molte distribuzioni Linux) basta aprire un PDF e selezionare la voce
"Proprietà" nel menu del documento. E il gioco è fatto ;)
Fonte:  omglinux.com (
https://www.omglinux.com/app-to-edit-pdf-metadata-linux/ )

== Il consiglio di Linus Torvalds sui merge: "Se non puoi spiegare
un'unione, allora non farlo" ==
La finestra di unione del kernel Linux 6.3 è iniziata con il botto e Linus
Torvalds in queste ora ha rilasciato la prima RC. Il discorso però è un
altro, infatti, Linus ha sentito necessità di dover condividere con
l'intera comunità un po' di saggezza. Questo riguarda l'affermazione
apparsa sulla  mailing list (
https://lore.kernel.org/lkml/CAHk-=wgw++ccN-Pd1npZsBSDD3z6EGUSKsWuAEh5YC-TmfJAug@mail.gmail.com/
) del kernel, in cui si ribadisce che: "...se non sai spiegare un merge,
allora NON FARLO. È davvero semplicissimo. Non c’è *MAI* una scusa per
giustificare richieste di merge senza una spiegazione della loro
esistenza." Qualcuno direbbe: severo ma giusto. Ma scorrendo
successivamente il lungo messaggio, si scoprono anche le ragioni del perché
Linus abbia avanzato una tale affermazione. Questo è dovuto al fatto che,
per ogni merge, il papà del kernel deve visionare tutte le richieste di
modifica e il lavoro non è dei più tranquilli e lo diventa ancora di più se
non si capisce il perché di una modifica o di una sua proposta. E qui torna
in mente un vecchio articolo, in cui si discuteva delle preoccupazioni da
parte di Linus in merito al futuro del kernel. Togli un tassello e tutto il
meccanismo vacilla.
Fonte:  phoronix.com (
https://www.phoronix.com/news/Linus-Torvalds-Git-Merge-Wisdom )

== Flathub e i piani per il 2023 ==
Il CEO di Endless OS Foundation e presidente del consiglio di
amministrazione di GNOME, Robert McQueen, ha recentemente condiviso con la
comunità i vari dettagli sui piani previsti per Flathub nel 2023. Al
momento, Flathub offre più di duemila app nel formato binario universale
Flatpak da oltre 1500 collaboratori e fornisce circa 700000 download di app
ogni singolo giorno. È ragionevole pensare, guardando questi numeri, che
Flatpak sia attualmente il formato di app universale più popolare per il
desktop Linux, superando formati simili, come AppImages. Tornando a noi,
per il 2023, Flathub promette un'esperienza web moderna e nuova di zecca,
già disponibile in versione  beta ( https://beta.flathub.org/ ),
caricamenti diretti delle app e la possibilità di creare app Electron al di
fuori di Flatpak Builder o guidando caricamenti Flathub automatici
direttamente da GitHub. In tutto questo si promette anche di:
 * avere nuove funzionalità di verifica per distinguere le app caricate dai
loro sviluppatori;
 * abilitare i sottoinsiemi dei repository Flatpak, per consentire agli
utenti di selezionare solo app verificate e/o FLOSS;
 * consentire agli sviluppatori di applicazioni di offrire abbonamenti
nelle loro app;
 * automatizzare il processo di esecuzione di  lint (
https://it.wikipedia.org/wiki/Lint_(software) )
Citiamo, anche se questa funzionalità per il momento è solo sulla carta, il
supporto per RISC-V. Per concludere, se desideri aiutare gli sviluppatori
di Flathub a trasformare tutto ciò in realtà, non esitare a contattarli.
Questo 2023 si prospetta alquanto interessante!
Fonte:  discourse.flathub.org (
https://discourse.flathub.org/t/flathub-in-2023/3808 )

= Aggiornamenti e statistiche =

== Aggiornamenti di sicurezza ==
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum
( http://forum.ubuntu-it.org/viewforum.php?f=64 ).

== Bug riportati ==
 * Aperti: 141317, +47 rispetto alla scorsa settimana.
 * Critici: 314, = rispetto alla scorsa settimana.
 * Nuovi: 70842, +35 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o
malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad (
http://wiki.ubuntu.com/BugSquad ) ha sempre bisogno di una mano.

= Commenti e informazioni =
"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"
La tua newsletter preferita è scritta grazie al contributo libero e
volontario della comunità ubuntu-it. Per metterti in contatto con il Gruppo
Social Media ( http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione/SocialMedia ) o
se vuoi contribuire alla redazione di articoli per la Newsletter, puoi
scrivere alla mailing list (
http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione )
del gruppo promozione ( http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione ).
In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:
 *  Daniele De Michele
Hanno inoltre collaborato all'edizione:
 *  Massimiliano Arione
 *  Stefano Dall’Agata

== Licenza adottata ==
La newsletter italiana di Ubuntu è pubblicata sotto la licenza Creative
Commons Attribution-ShareAlike 4.0 (
http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/legalcode ).

== Uscite settimanali ==
 * Numero precedente ( http://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.008
)
 * Numero successivo ( http://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.010
)
Per ricevere la newsletter direttamente nella tua casella di posta,
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newsletter, consulta questa pagina (
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= Notizie da Ubuntu =

== Arriva il nuovo Tiling Assistant di Ubuntu ==
A quanto pare gli sviluppatori di Ubuntu stanno lavorando alla
riprogettazione del posizionamento delle finestre all'interno del desktop.
Secondo alcune fonti, infatti, pare che i prossimi piani riguardino la
spedizione dell'estensione GNOME Shell per Ubuntu 23.04 o 23.10, creata da
Leleat e nominata  Tiling Assistant (
https://github.com/Leleat/Tiling-Assistant ). Come parte del processo,
l'estensione successivamente verrà rinominata come "Ubuntu Tiling
Assistant". Come mai si è deciso di operare questo cambio? Si ricordi che
nelle versioni recenti di Ubuntu è possibile trascinare la finestra
dell'applicazione ai lati dello schermo per farla adattare verticalmente a
metà dello spazio disponibile o trascinare una finestra nella parte
superiore dello schermo per massimizzarla. Al momento però non è possibile
trascinare un'app in un angolo dello schermo per agganciarla al 25%, né
trascinare una finestra in alto per agganciarla solo al 50% dello spazio
orizzontale disponibile. Tutte queste operazioni e anche tante altre
vengono gestite dal Tiling Assistant. In questo caso, il nuovo add-on
"...cambia il design di posizionamento in due colonne e due righe, che
formano una griglia 2×2 e, se la matematica non è un opinione, con quattro
quadranti". Per dirla in altri termini, questa estensione fornisce una
moderna e corretta esperienza di posizionamento e affiancamento delle
finestre che gli utenti si aspettano. L'estensione fornisce anche nuove
opzioni, utilizzabili tramite combinazione di tasti, per
assegnare/abilitare l'agganciamento delle finestre all'interno dei
quadranti e via dicendo.
Per concludere, questo è il momento giusto per apportare questo
fondamentale cambiamento al Tiling Assistant, dato che altre distribuzioni
implementano già tutte queste opzioni. Giusto per fare un esempio, questa è
una caratteristica spesso lodata in Pop! _OS, nel quale con l'ultima
versione di KDE Plasma si fornisce un'esperienza di posizionamento delle
finestre avanzata e facile da usare per tutti gli utenti. Al momento non vi
è ancora nulla di certo, quindi dobbiamo attendere e sperare che venga
implementata il prima possibile.
Fonte:  omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2023/03/ubuntu-tiling-assistant-gnome-extenson )

== Ubuntu Flatpak Remix: ecco a voi la prima versione non ufficiale ==
È stato rapido e indolore. Infatti, dopo l' annuncio (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.007#Le_future_versioni_di_Ubuntu_non_supporteranno_Flatpak
) di Canonical che le future versioni di Ubuntu non includeranno il
supporto Flatpak per impostazione predefinita, qualcuno si è preso la
briga, a dire la verità era anche scontato, di realizzare una versione di
Ubuntu non ufficiale, fornita guarda caso del supporto per le app Flatpak,
chiamata Ubuntu Flatpak Remix.
Questa versione è ancora in fase di sviluppo e si basa su Ubuntu 22.04.2
LTS. Al suo interno, tra le diverse applicazioni chiave preinstallate nel
formato Flatpak (anziché come app Snap), troviamo il browser Mozilla
Firefox, il client di posta elettronica Mozilla Thunderbird e l'intera
suite per ufficio LibreOffice. Mentre, per gli appassionati di videogiochi,
è installata una versione recente dello stack grafico Mesa, più
precisamente la versione 22.3.5. Tutte queste app sono nelle loro ultime
versioni, in particolare, la suite per ufficio LibreOffice 7.5. È
installato anche il supporto per il  portale Flathub (
https://flathub.org/home ), quindi si potranno installare più applicazioni
con due semplici clic. Tuttavia, occorre tenere presente che questa è una
versione alpha e che potrebbe presentare bug, quindi non è consigliabile
utilizzarla in dispositivi per la produzione.
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/meet-ubuntu-flatpak-remix-ubuntu-with-flatpak-support-preinstalled
)

= Notizie dalla comunità internazionale =

== Il sito GNOME Extensions mostra i rispettivi download ==
Vi siete mai chiesti come fanno gli sviluppatori di GNOME a capire come
varia la popolarità delle varie estensioni all'interno dei loro sistemi?
Be', la risposta è molto semplice, in quanto si esegue un conteggio dei
download fatti dagli utenti delle rispettive estensioni. Quindi, se ora sei
interessato a una particolare estensione, come per esempio Dash to Dock,
OpenWeather, User Themes, sappi che ognuna di queste (a scanso di equivoci
questo discorso vale per tutte le estensioni) ora mostrerà nella propria
pagina i conteggi dei download. Per esempio, alcune statistiche veloci al
momento della stesura di questo articolo, riportano:
 * Dash to Dock: 6.278.600 download
 * User Themes: 4.568.838 download
 * OpenWeather: 2.278.285 download
 * GSConnect:  1.364.359 download
Se pensate che questi siano numeri alti, in realtà il primato di download
non è di "Dash to Dock", ma "Argo" con 13.823.836 download. Per chi non lo
sapesse,  Argos ( https://github.com/p-e-w/argos ) è una semplice
estensione che consente di utilizzare gli script bash per visualizzare le
informazioni all'interno della barra superiore di GNOME. Precisazioni a
parte, avere a disposizione i conteggi dei download per le estensioni GNOME
(senza dover essere lo sviluppatore di quell'estensione) è interessante,
però tuttavia ci sono alcune cose da tenere a mente quando si esaminano
queste statistiche. In primis, i conteggi dei download sono a vita. Quindi
le estensioni di GNOME che esistono da svariati anni (ad esempio, User
Themes) hanno avuto più tempo per accumulare download rispetto ai
componenti aggiuntivi più recenti (ad esempio, WeatherClock). Ergo, il più
delle volte il numero di download non rispecchia la popolarità in quel
momento. Altro aspetto riguarda il fatto che i numeri di download non sono
univoci e aggiungo: ci mancherebbe altro Quindi, ogni volta che viene
installata un'estensione, questa conta come un download anche se la persona
è la stessa. Ultimo, ma non per importanza, questi numeri non contano. Sono
interessanti, sono discretamente utili come indicatori di tendenze, ma non
influenzano realmente la direzione che sta prendendo il team GNOME. Tutto
ciò è un lungo modo di dire: ricorda che si tratta di download, non di
conteggi di "utenti attivi".
Fonte:  omglinux.com (
https://www.omglinux.com/gnome-extensions-website-download-count/ )

= Notizie dal Mondo =

== Si avrà mai un unico App Store per gli ambienti Linux ? ==
Uno dei motivi per cui ci sono così tanti desktop Linux è che c'è un
disaccordo infinito di base su ciò che rende il miglior desktop. Ora però
immaginate di poter scaricare tutte le applicazioni per i vari desktop
environment tramite un unico app store, aldilà dell'ambiente in cui si
opera, sarebbe qualcosa di magicamente proficuo per l'intera comunità
Linux. Stando alle prime indiscrezioni, pare che i leader in questo
settore, cioè la  GNOME Foundation ( https://foundation.gnome.org/ ) e la
 KDE Foundation ( https://foundation.gnome.org/ ), stiano valutando la
possibilità di costruire un unico app store basato su  Flatpak (
https://flatpak.org/ ), in modo da distribuire software agevolmente e
permettendo agli utenti di selezionare le applicazioni in maniera del tutto
indipendente dal DE utilizzato. Questa idea di sostituire i metodi
tradizionali con cui si gestiscono e si distribuiscono le applicazioni non
è nuova, ma i tempi sono maturi per poter progettare e sviluppare questo
nuovo salto, grazie a Flatpak. Ci si può chiedere a questo punto perché non
utilizzare i diretti concorrenti, come  Appimage ( https://appimage.org/ )
e  Snap ( https://snapcraft.io/ ), e la risposta può ricercarsi nel fatto
che Flathub è un servizio indipendente, dato che non vi è nessuna azienda
dietro, che permettere agli sviluppatori di applicazioni Linux di fornire
le loro applicazioni direttamente agli utenti finali. Un ecosistema sano è
essenziale per il successo dei software desktop open-source, quindi gli
utenti finali possono fidarsi e controllare i propri dati e le proprie
piattaforme di sviluppo nel device che hanno di fronte. Ciò invece non si
può dire per Snap, dato che è stato creato dalla società madre di Ubuntu,
Canonical. Inoltre, notizia sempre recente riguarda il ban da parte di
Canonical, che ha deciso che né Ubuntu né le sue varianti useranno Flatpak
di default. Ma niente panico, perché comunque è possibile aggiungere
Flatpak a qualsiasi distribuzione, l'unica differenza è che non sarà
integrato nel sistema. Chissà se un giorno tutto ciò diventerà realtà!
Fonte:  zdnet.com (
https://www.zdnet.com/article/linux-desktop-powers-consider-uniting-for-an-app-store/
)

== Rilasciata la versione di LibreOffice 7.4.6 ==
La Document Foundation ha  annunciato (
https://blog.documentfoundation.org/blog/2023/03/09/libreoffice-7-4-6-community/
) il rilascio e la disponibilità per tutte le piattaforme supportate della
sesta point release della versione stabile della potente suite per
l'ufficio, LibreOffice 7.4.  Questa versione scende in campo per risolvere
l'esattezza di 73 bug, presenti all'interno di tutti i componenti
principali della suite per l'ufficio, inclusi Writer, Calc, Impress e Draw.
Queste correzioni permettono di aumentare sempre di più la stabilità e la
robustezza della suite, garantendo al contempo una migliore
interoperabilità con i formati di documenti proprietari della suite
MicroSoft Office, come DOCX, XLSX e PPTX. Pertanto, se all'interno del tuo
dispositivo utilizzi la versione di LibreOffice 7.4, dovresti prendere in
considerazione l'aggiornamento alla versione 7.4.6 il prima possibile e
magari dare anche un'occhiata ai dettagli sulle correzioni di questi bug,
disponibili per  RC1 (
https://wiki.documentfoundation.org/Releases/7.4.6/RC1 ) e  RC2 (
https://wiki.documentfoundation.org/Releases/7.4.6/RC2 ). Tuttavia, occorre
tenere presente che questa è l'edizione "Community", quindi se hai bisogno
di supporto per le distribuzioni aziendali dovresti considerare l'utilizzo
della famiglia di applicazioni  LibreOffice Enterprise (
https://www.libreoffice.org/download/libreoffice-in-business/ ) (per
maggiori informazioni guarda il numero  2021.005 (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2021.005#LibreOffice_7.1_Community:_ecco_cosa_c.27.2BAOg_di_nuovo.21
)).
LibreOffice 7.4.6 è immediatamente disponibile sul  sito ufficiale (
https://www.libreoffice.org/download/ ). I requisiti minimi per i sistemi
operativi proprietari sono disponibili nella  suddetta pagina (
https://it.libreoffice.org/supporto/requisiti-sistema/ ); mentre per
GNU/Linux, si ricorda principalmente come regola generale che è sempre
consigliabile installare LibreOffice utilizzando i metodi di installazione
raccomandati dalla propria distribuzione, come ad esempio l'uso dell'
Ubuntu Software Center per Ubuntu. Gli utenti di LibreOffice, i sostenitori
del software libero e i membri della comunità possono supportare The
Document Foundation attraverso una  piccola donazione (
https://www.libreoffice.org/donate ). Le vostre donazioni aiutano The
Document Foundation a mantenere la sua infrastruttura, condividere la
conoscenza e a finanziare attività delle comunità locali.
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/libreoffice-7-4-6-office-suite-released-with-more-than-70-bug-fixes-download-now
)

== Linus Torvalds annuncia la prima RC del kernel Linux 6.3 ==
Linus Torvalds ha  ufficialmente ( https://lkml.org/lkml/2023/3/5/308 )
dato il via libera, tramite un classico messaggio nella mailing list, al
ciclo di sviluppo della prossima serie del Kernel Linux 6.3,
contrassegnando sul sito ufficiale  kernel.org ( https://kernel.org/ ) la
prima Release Candidate (RC) pronta per i test pubblici. La finestra di
unione si è aperta automaticamente con il rilascio del kernel 6.2 (per
maggiori informazioni, si veda il numero della newsletter  2023.007 (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.007#Rilasciata_la_versione_del_kernel_Linux_6.2
)), ora che la prima RC è stata resa disponibile per i primi utenti, i
manutentori delle varie distribuzioni GNU/Linux e gli utenti esperti,
vediamo con un primo assaggio ciò che sta per essere incluso nella versione
finale. Come previsto, il kernel Linux 6.3 introdurrà diverse nuove
funzionalità e miglioramenti, oltre a driver nuovi e aggiornati per un
migliore supporto hardware. Proprio su questo ultimo aspetto, troviamo un
vasto supporto iniziale per: i processori Intel Meteor Lake di 14a
generazione, per i processori Snapdragon 8 Gen 2 e i vari SoC Qualcomm,
nonché l'introduzione di nuove funzionalità più interessanti per le GPU AMD
RDNA3 e CPU AMD Ryzen Zen 2 e Zen 4. Per i processori Zen, parliamo della
funzionalità   Automatic IBRS ( https://lwn.net/Articles/913933/ )
(Indirect branch Restricted Speculation), simile al supporto offerto per i
processori Intel Enhanced IBRS (eIBRS), che consente le mitigazioni per le
vulnerabilità Spectre V2.
Troviamo ancora il supporto per l'interfaccia del controller di Steam Deck,
alcuni miglioramenti audio per HP EliteDesk 800 G6 Tower PC e workstation
Dell Precision 3260, supporto migliorato per il laptop HP Elitebook,
supporto per il laptop da gioco HP OMEN 16-n0xxx, oltre alle varie
implementazioni per RISC-V, MIPS, exFAT, PowerPC e via dicendo. Per finire,
nella versione del kernel Linux 6.3 si rimuove il classico supporto del
compilatore Intel C/C++ (ICC) poiché negli ultimi tre anni non ha ricevuto
più nessun supporto, la rimozione dei vari driver DRM obsoleti e un
supporto migliorato per le DPU NVIDIA BlueField. La versione finale del
kernel Linux 6.3, salvo imprevisti perché dipende anche da quante Release
Candidate (RC) verranno rilasciate, dovrebbe arrivare nelle strade verso la
fine di Aprile 2023, per l'esattezza il 23 o il 30 Aprile. Fino ad allora,
è possibile provare, scaricandolo dall' albero (
https://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/torvalds/linux.git/ ) Git
di Linus Torvalds o dal  sito ( https://kernel.org/ ), la prima RC del
Kernel Linux 6.3 per un test drive. Si ricordi che questa è una versione
pre-release, quindi non installarla o usarla su una macchina di produzione
Fonte:  phoronix.com ( https://www.phoronix.com/review/amd-auto-ibrs )
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/linus-torvalds-announces-first-linux-kernel-6-3-release-candidate
)

== Ecco come modificare i metadati di un PDF sui sistemi GNU/Linux ==
Tutti noi nel quotidiano abbiamo a che fare con i file PDF. A tal proposito
viene in soccorso per tutti gli utenti che utilizzano sistemi Linux un
interessante programma chiamato  Paper Clip (
https://github.com/Diego-Ivan/Paper-Clip ), che permette di modificare i
metadati dei pdf. Il programma è stato realizzato nel linguaggio di
programmazione Vala (
https://it.wikipedia.org/wiki/Vala_(linguaggio_di_programmazione) ) ed è
stato poi perfezionato e reso esteticamente accattivante e moderno grazie a
GTK4/libadwaita. Il suo funzionamento è a dir poco elementare, in quanto
apre i documenti PDF in modo da poter modificare o rimuovere i metadati
allegati al documento. Per chi non lo sapesse, i  metadati (
https://it.wikipedia.org/wiki/Metadato ) sono delle informazioni che
descrivono un insieme di dati. Questi vengono spesso aggiunti ai file
durante l'esportazione o la creazione. Tra questi metadati troviamo il nome
dell'autore, l'applicazione utilizzata per crearlo, la data e l'ora in cui
è stato esportato e via dicendo. Sebbene questo tipo di informazioni sia
(in gran parte) innocuo, potrebbero esserci momenti in si desideri
aggiornare o rimuovere questi metadati. Ed è qui che subentra il lavoro
eccellente di Paper Clip, perché consente di modificare/rimuovere i
seguenti metadati: Titolo, Autore, Creatore, Produttore, Data di creazione,
Data di modifica e Parole chiave. Dopo aver aggiornato uno di questi campi,
puoi salvare le modifiche nel file PDF oppure selezionando l'opzione "salva
con nome" per creare una copia separata.
Vuoi ricontrollare che le tue modifiche siano state salvate? È possibile
visualizzare i metadati PDF con la maggior parte degli editor PDF, per
esempio con  Evince ( https://it.wikipedia.org/wiki/Evince ) (predefinito
su molte distribuzioni Linux) basta aprire un PDF e selezionare la voce
"Proprietà" nel menu del documento. E il gioco è fatto ;)
Fonte:  omglinux.com (
https://www.omglinux.com/app-to-edit-pdf-metadata-linux/ )
Questo è il numero 9 del 2023, riferito alla settimana che va da lunedì 6
marzo a domenica 12 marzo. Per qualsiasi commento, critica o  lode,
contattaci attraverso la mailing list (
http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione )
del gruppo promozione ( http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione ).
Per la versione in linea della newsletter, consultare la  seguente pagina (
http://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.009 ).

= Notizie da Ubuntu =

== Arriva il nuovo Tiling Assistant di Ubuntu ==
A quanto pare gli sviluppatori di Ubuntu stanno lavorando alla
riprogettazione del posizionamento delle finestre all'interno del desktop.
Secondo alcune fonti, infatti, pare che i prossimi piani riguardino la
spedizione dell'estensione GNOME Shell per Ubuntu 23.04 o 23.10, creata da
Leleat e nominata  Tiling Assistant (
https://github.com/Leleat/Tiling-Assistant ). Come parte del processo,
l'estensione successivamente verrà rinominata come "Ubuntu Tiling
Assistant". Come mai si è deciso di operare questo cambio? Si ricordi che
nelle versioni recenti di Ubuntu è possibile trascinare la finestra
dell'applicazione ai lati dello schermo per farla adattare verticalmente a
metà dello spazio disponibile o trascinare una finestra nella parte
superiore dello schermo per massimizzarla. Al momento però non è possibile
trascinare un'app in un angolo dello schermo per agganciarla al 25%, né
trascinare una finestra in alto per agganciarla solo al 50% dello spazio
orizzontale disponibile. Tutte queste operazioni e anche tante altre
vengono gestite dal Tiling Assistant. In questo caso, il nuovo add-on
"...cambia il design di posizionamento in due colonne e due righe, che
formano una griglia 2×2 e, se la matematica non è un opinione, con quattro
quadranti". Per dirla in altri termini, questa estensione fornisce una
moderna e corretta esperienza di posizionamento e affiancamento delle
finestre che gli utenti si aspettano. L'estensione fornisce anche nuove
opzioni, utilizzabili tramite combinazione di tasti, per
assegnare/abilitare l'agganciamento delle finestre all'interno dei
quadranti e via dicendo.
Per concludere, questo è il momento giusto per apportare questo
fondamentale cambiamento al Tiling Assistant, dato che altre distribuzioni
implementano già tutte queste opzioni. Giusto per fare un esempio, questa è
una caratteristica spesso lodata in Pop! _OS, nel quale con l'ultima
versione di KDE Plasma si fornisce un'esperienza di posizionamento delle
finestre avanzata e facile da usare per tutti gli utenti. Al momento non vi
è ancora nulla di certo, quindi dobbiamo attendere e sperare che venga
implementata il prima possibile.
Fonte:  omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2023/03/ubuntu-tiling-assistant-gnome-extenson )

== Ubuntu Flatpak Remix: ecco a voi la prima versione non ufficiale ==
È stato rapido e indolore. Infatti, dopo l' annuncio (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.007#Le_future_versioni_di_Ubuntu_non_supporteranno_Flatpak
) di Canonical che le future versioni di Ubuntu non includeranno il
supporto Flatpak per impostazione predefinita, qualcuno si è preso la
briga, a dire la verità era anche scontato, di realizzare una versione di
Ubuntu non ufficiale, fornita guarda caso del supporto per le app Flatpak,
chiamata Ubuntu Flatpak Remix.
Questa versione è ancora in fase di sviluppo e si basa su Ubuntu 22.04.2
LTS. Al suo interno, tra le diverse applicazioni chiave preinstallate nel
formato Flatpak (anziché come app Snap), troviamo il browser Mozilla
Firefox, il client di posta elettronica Mozilla Thunderbird e l'intera
suite per ufficio LibreOffice. Mentre, per gli appassionati di videogiochi,
è installata una versione recente dello stack grafico Mesa, più
precisamente la versione 22.3.5. Tutte queste app sono nelle loro ultime
versioni, in particolare, la suite per ufficio LibreOffice 7.5. È
installato anche il supporto per il  portale Flathub (
https://flathub.org/home ), quindi si potranno installare più applicazioni
con due semplici clic. Tuttavia, occorre tenere presente che questa è una
versione alpha e che potrebbe presentare bug, quindi non è consigliabile
utilizzarla in dispositivi per la produzione.
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/meet-ubuntu-flatpak-remix-ubuntu-with-flatpak-support-preinstalled
)

= Notizie dalla comunità internazionale =

== Il sito GNOME Extensions mostra i rispettivi download ==
Vi siete mai chiesti come fanno gli sviluppatori di GNOME a capire come
varia la popolarità delle varie estensioni all'interno dei loro sistemi?
Be', la risposta è molto semplice, in quanto si esegue un conteggio dei
download fatti dagli utenti delle rispettive estensioni. Quindi, se ora sei
interessato a una particolare estensione, come per esempio Dash to Dock,
OpenWeather, User Themes, sappi che ognuna di queste (a scanso di equivoci
questo discorso vale per tutte le estensioni) ora mostrerà nella propria
pagina i conteggi dei download. Per esempio, alcune statistiche veloci al
momento della stesura di questo articolo, riportano:
 * Dash to Dock: 6.278.600 download
 * User Themes: 4.568.838 download
 * OpenWeather: 2.278.285 download
 * GSConnect:  1.364.359 download
Se pensate che questi siano numeri alti, in realtà il primato di download
non è di "Dash to Dock", ma "Argo" con 13.823.836 download. Per chi non lo
sapesse,  Argos ( https://github.com/p-e-w/argos ) è una semplice
estensione che consente di utilizzare gli script bash per visualizzare le
informazioni all'interno della barra superiore di GNOME. Precisazioni a
parte, avere a disposizione i conteggi dei download per le estensioni GNOME
(senza dover essere lo sviluppatore di quell'estensione) è interessante,
però tuttavia ci sono alcune cose da tenere a mente quando si esaminano
queste statistiche. In primis, i conteggi dei download sono a vita. Quindi
le estensioni di GNOME che esistono da svariati anni (ad esempio, User
Themes) hanno avuto più tempo per accumulare download rispetto ai
componenti aggiuntivi più recenti (ad esempio, WeatherClock). Ergo, il più
delle volte il numero di download non rispecchia la popolarità in quel
momento. Altro aspetto riguarda il fatto che i numeri di download non sono
univoci e aggiungo: ci mancherebbe altro Quindi, ogni volta che viene
installata un'estensione, questa conta come un download anche se la persona
è la stessa. Ultimo, ma non per importanza, questi numeri non contano. Sono
interessanti, sono discretamente utili come indicatori di tendenze, ma non
influenzano realmente la direzione che sta prendendo il team GNOME. Tutto
ciò è un lungo modo di dire: ricorda che si tratta di download, non di
conteggi di "utenti attivi".
Fonte:  omglinux.com (
https://www.omglinux.com/gnome-extensions-website-download-count/ )

= Notizie dal Mondo =

== Si avrà mai un unico App Store per gli ambienti Linux ? ==
Uno dei motivi per cui ci sono così tanti desktop Linux è che c'è un
disaccordo infinito di base su ciò che rende il miglior desktop. Ora però
immaginate di poter scaricare tutte le applicazioni per i vari desktop
environment tramite un unico app store, aldilà dell'ambiente in cui si
opera, sarebbe qualcosa di magicamente proficuo per l'intera comunità
Linux. Stando alle prime indiscrezioni, pare che i leader in questo
settore, cioè la  GNOME Foundation ( https://foundation.gnome.org/ ) e la
 KDE Foundation ( https://foundation.gnome.org/ ), stiano valutando la
possibilità di costruire un unico app store basato su  Flatpak (
https://flatpak.org/ ), in modo da distribuire software agevolmente e
permettendo agli utenti di selezionare le applicazioni in maniera del tutto
indipendente dal DE utilizzato. Questa idea di sostituire i metodi
tradizionali con cui si gestiscono e si distribuiscono le applicazioni non
è nuova, ma i tempi sono maturi per poter progettare e sviluppare questo
nuovo salto, grazie a Flatpak. Ci si può chiedere a questo punto perché non
utilizzare i diretti concorrenti, come  Appimage ( https://appimage.org/ )
e  Snap ( https://snapcraft.io/ ), e la risposta può ricercarsi nel fatto
che Flathub è un servizio indipendente, dato che non vi è nessuna azienda
dietro, che permettere agli sviluppatori di applicazioni Linux di fornire
le loro applicazioni direttamente agli utenti finali. Un ecosistema sano è
essenziale per il successo dei software desktop open-source, quindi gli
utenti finali possono fidarsi e controllare i propri dati e le proprie
piattaforme di sviluppo nel device che hanno di fronte. Ciò invece non si
può dire per Snap, dato che è stato creato dalla società madre di Ubuntu,
Canonical. Inoltre, notizia sempre recente riguarda il ban da parte di
Canonical, che ha deciso che né Ubuntu né le sue varianti useranno Flatpak
di default. Ma niente panico, perché comunque è possibile aggiungere
Flatpak a qualsiasi distribuzione, l'unica differenza è che non sarà
integrato nel sistema. Chissà se un giorno tutto ciò diventerà realtà!
Fonte:  zdnet.com (
https://www.zdnet.com/article/linux-desktop-powers-consider-uniting-for-an-app-store/
)

== Rilasciata la versione di LibreOffice 7.4.6 ==
La Document Foundation ha  annunciato (
https://blog.documentfoundation.org/blog/2023/03/09/libreoffice-7-4-6-community/
) il rilascio e la disponibilità per tutte le piattaforme supportate della
sesta point release della versione stabile della potente suite per
l'ufficio, LibreOffice 7.4.  Questa versione scende in campo per risolvere
l'esattezza di 73 bug, presenti all'interno di tutti i componenti
principali della suite per l'ufficio, inclusi Writer, Calc, Impress e Draw.
Queste correzioni permettono di aumentare sempre di più la stabilità e la
robustezza della suite, garantendo al contempo una migliore
interoperabilità con i formati di documenti proprietari della suite
MicroSoft Office, come DOCX, XLSX e PPTX. Pertanto, se all'interno del tuo
dispositivo utilizzi la versione di LibreOffice 7.4, dovresti prendere in
considerazione l'aggiornamento alla versione 7.4.6 il prima possibile e
magari dare anche un'occhiata ai dettagli sulle correzioni di questi bug,
disponibili per  RC1 (
https://wiki.documentfoundation.org/Releases/7.4.6/RC1 ) e  RC2 (
https://wiki.documentfoundation.org/Releases/7.4.6/RC2 ). Tuttavia, occorre
tenere presente che questa è l'edizione "Community", quindi se hai bisogno
di supporto per le distribuzioni aziendali dovresti considerare l'utilizzo
della famiglia di applicazioni  LibreOffice Enterprise (
https://www.libreoffice.org/download/libreoffice-in-business/ ) (per
maggiori informazioni guarda il numero  2021.005 (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2021.005#LibreOffice_7.1_Community:_ecco_cosa_c.27.2BAOg_di_nuovo.21
)).
LibreOffice 7.4.6 è immediatamente disponibile sul  sito ufficiale (
https://www.libreoffice.org/download/ ). I requisiti minimi per i sistemi
operativi proprietari sono disponibili nella  suddetta pagina (
https://it.libreoffice.org/supporto/requisiti-sistema/ ); mentre per
GNU/Linux, si ricorda principalmente come regola generale che è sempre
consigliabile installare LibreOffice utilizzando i metodi di installazione
raccomandati dalla propria distribuzione, come ad esempio l'uso dell'
Ubuntu Software Center per Ubuntu. Gli utenti di LibreOffice, i sostenitori
del software libero e i membri della comunità possono supportare The
Document Foundation attraverso una  piccola donazione (
https://www.libreoffice.org/donate ). Le vostre donazioni aiutano The
Document Foundation a mantenere la sua infrastruttura, condividere la
conoscenza e a finanziare attività delle comunità locali.
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/libreoffice-7-4-6-office-suite-released-with-more-than-70-bug-fixes-download-now
)

== Linus Torvalds annuncia la prima RC del kernel Linux 6.3 ==
Linus Torvalds ha  ufficialmente ( https://lkml.org/lkml/2023/3/5/308 )
dato il via libera, tramite un classico messaggio nella mailing list, al
ciclo di sviluppo della prossima serie del Kernel Linux 6.3,
contrassegnando sul sito ufficiale  kernel.org ( https://kernel.org/ ) la
prima Release Candidate (RC) pronta per i test pubblici. La finestra di
unione si è aperta automaticamente con il rilascio del kernel 6.2 (per
maggiori informazioni, si veda il numero della newsletter  2023.007 (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.007#Rilasciata_la_versione_del_kernel_Linux_6.2
)), ora che la prima RC è stata resa disponibile per i primi utenti, i
manutentori delle varie distribuzioni GNU/Linux e gli utenti esperti,
vediamo con un primo assaggio ciò che sta per essere incluso nella versione
finale. Come previsto, il kernel Linux 6.3 introdurrà diverse nuove
funzionalità e miglioramenti, oltre a driver nuovi e aggiornati per un
migliore supporto hardware. Proprio su questo ultimo aspetto, troviamo un
vasto supporto iniziale per: i processori Intel Meteor Lake di 14a
generazione, per i processori Snapdragon 8 Gen 2 e i vari SoC Qualcomm,
nonché l'introduzione di nuove funzionalità più interessanti per le GPU AMD
RDNA3 e CPU AMD Ryzen Zen 2 e Zen 4. Per i processori Zen, parliamo della
funzionalità   Automatic IBRS ( https://lwn.net/Articles/913933/ )
(Indirect branch Restricted Speculation), simile al supporto offerto per i
processori Intel Enhanced IBRS (eIBRS), che consente le mitigazioni per le
vulnerabilità Spectre V2.
Troviamo ancora il supporto per l'interfaccia del controller di Steam Deck,
alcuni miglioramenti audio per HP EliteDesk 800 G6 Tower PC e workstation
Dell Precision 3260, supporto migliorato per il laptop HP Elitebook,
supporto per il laptop da gioco HP OMEN 16-n0xxx, oltre alle varie
implementazioni per RISC-V, MIPS, exFAT, PowerPC e via dicendo. Per finire,
nella versione del kernel Linux 6.3 si rimuove il classico supporto del
compilatore Intel C/C++ (ICC) poiché negli ultimi tre anni non ha ricevuto
più nessun supporto, la rimozione dei vari driver DRM obsoleti e un
supporto migliorato per le DPU NVIDIA BlueField. La versione finale del
kernel Linux 6.3, salvo imprevisti perché dipende anche da quante Release
Candidate (RC) verranno rilasciate, dovrebbe arrivare nelle strade verso la
fine di Aprile 2023, per l'esattezza il 23 o il 30 Aprile. Fino ad allora,
è possibile provare, scaricandolo dall' albero (
https://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/torvalds/linux.git/ ) Git
di Linus Torvalds o dal  sito ( https://kernel.org/ ), la prima RC del
Kernel Linux 6.3 per un test drive. Si ricordi che questa è una versione
pre-release, quindi non installarla o usarla su una macchina di produzione
Fonte:  phoronix.com ( https://www.phoronix.com/review/amd-auto-ibrs )
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/linus-torvalds-announces-first-linux-kernel-6-3-release-candidate
)

== Ecco come modificare i metadati di un PDF sui sistemi GNU/Linux ==
Tutti noi nel quotidiano abbiamo a che fare con i file PDF. A tal proposito
viene in soccorso per tutti gli utenti che utilizzano sistemi Linux un
interessante programma chiamato  Paper Clip (
https://github.com/Diego-Ivan/Paper-Clip ), che permette di modificare i
metadati dei pdf. Il programma è stato realizzato nel linguaggio di
programmazione Vala (
https://it.wikipedia.org/wiki/Vala_(linguaggio_di_programmazione) ) ed è
stato poi perfezionato e reso esteticamente accattivante e moderno grazie a
GTK4/libadwaita. Il suo funzionamento è a dir poco elementare, in quanto
apre i documenti PDF in modo da poter modificare o rimuovere i metadati
allegati al documento. Per chi non lo sapesse, i  metadati (
https://it.wikipedia.org/wiki/Metadato ) sono delle informazioni che
descrivono un insieme di dati. Questi vengono spesso aggiunti ai file
durante l'esportazione o la creazione. Tra questi metadati troviamo il nome
dell'autore, l'applicazione utilizzata per crearlo, la data e l'ora in cui
è stato esportato e via dicendo. Sebbene questo tipo di informazioni sia
(in gran parte) innocuo, potrebbero esserci momenti in si desideri
aggiornare o rimuovere questi metadati. Ed è qui che subentra il lavoro
eccellente di Paper Clip, perché consente di modificare/rimuovere i
seguenti metadati: Titolo, Autore, Creatore, Produttore, Data di creazione,
Data di modifica e Parole chiave. Dopo aver aggiornato uno di questi campi,
puoi salvare le modifiche nel file PDF oppure selezionando l'opzione "salva
con nome" per creare una copia separata.
Vuoi ricontrollare che le tue modifiche siano state salvate? È possibile
visualizzare i metadati PDF con la maggior parte degli editor PDF, per
esempio con  Evince ( https://it.wikipedia.org/wiki/Evince ) (predefinito
su molte distribuzioni Linux) basta aprire un PDF e selezionare la voce
"Proprietà" nel menu del documento. E il gioco è fatto ;)
Fonte:  omglinux.com (
https://www.omglinux.com/app-to-edit-pdf-metadata-linux/ )

== Il consiglio di Linus Torvalds sui merge: "Se non puoi spiegare
un'unione, allora non farlo" ==
La finestra di unione del kernel Linux 6.3 è iniziata con il botto e Linus
Torvalds in queste ora ha rilasciato la prima RC. Il discorso però è un
altro, infatti, Linus ha sentito necessità di dover condividere con
l'intera comunità un po' di saggezza. Questo riguarda l'affermazione
apparsa sulla  mailing list (
https://lore.kernel.org/lkml/CAHk-=wgw++ccN-Pd1npZsBSDD3z6EGUSKsWuAEh5YC-TmfJAug@mail.gmail.com/
) del kernel, in cui si ribadisce che: "...se non sai spiegare un merge,
allora NON FARLO. È davvero semplicissimo. Non c’è *MAI* una scusa per
giustificare richieste di merge senza una spiegazione della loro
esistenza." Qualcuno direbbe: severo ma giusto. Ma scorrendo
successivamente il lungo messaggio, si scoprono anche le ragioni del perché
Linus abbia avanzato una tale affermazione. Questo è dovuto al fatto che,
per ogni merge, il papà del kernel deve visionare tutte le richieste di
modifica e il lavoro non è dei più tranquilli e lo diventa ancora di più se
non si capisce il perché di una modifica o di una sua proposta. E qui torna
in mente un vecchio articolo, in cui si discuteva delle preoccupazioni da
parte di Linus in merito al futuro del kernel. Togli un tassello e tutto il
meccanismo vacilla.
Fonte:  phoronix.com (
https://www.phoronix.com/news/Linus-Torvalds-Git-Merge-Wisdom )

== Flathub e i piani per il 2023 ==
Il CEO di Endless OS Foundation e presidente del consiglio di
amministrazione di GNOME, Robert McQueen, ha recentemente condiviso con la
comunità i vari dettagli sui piani previsti per Flathub nel 2023. Al
momento, Flathub offre più di duemila app nel formato binario universale
Flatpak da oltre 1500 collaboratori e fornisce circa 700000 download di app
ogni singolo giorno. È ragionevole pensare, guardando questi numeri, che
Flatpak sia attualmente il formato di app universale più popolare per il
desktop Linux, superando formati simili, come AppImages. Tornando a noi,
per il 2023, Flathub promette un'esperienza web moderna e nuova di zecca,
già disponibile in versione  beta ( https://beta.flathub.org/ ),
caricamenti diretti delle app e la possibilità di creare app Electron al di
fuori di Flatpak Builder o guidando caricamenti Flathub automatici
direttamente da GitHub. In tutto questo si promette anche di:
 * avere nuove funzionalità di verifica per distinguere le app caricate dai
loro sviluppatori;
 * abilitare i sottoinsiemi dei repository Flatpak, per consentire agli
utenti di selezionare solo app verificate e/o FLOSS;
 * consentire agli sviluppatori di applicazioni di offrire abbonamenti
nelle loro app;
 * automatizzare il processo di esecuzione di  lint (
https://it.wikipedia.org/wiki/Lint_(software) )
Citiamo, anche se questa funzionalità per il momento è solo sulla carta, il
supporto per RISC-V. Per concludere, se desideri aiutare gli sviluppatori
di Flathub a trasformare tutto ciò in realtà, non esitare a contattarli.
Questo 2023 si prospetta alquanto interessante!
Fonte:  discourse.flathub.org (
https://discourse.flathub.org/t/flathub-in-2023/3808 )

= Aggiornamenti e statistiche =

== Aggiornamenti di sicurezza ==
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum
( http://forum.ubuntu-it.org/viewforum.php?f=64 ).

== Bug riportati ==
 * Aperti: 141317, +47 rispetto alla scorsa settimana.
 * Critici: 314, = rispetto alla scorsa settimana.
 * Nuovi: 70842, +35 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o
malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad (
http://wiki.ubuntu.com/BugSquad ) ha sempre bisogno di una mano.

= Commenti e informazioni =
"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"
La tua newsletter preferita è scritta grazie al contributo libero e
volontario della comunità ubuntu-it. Per metterti in contatto con il Gruppo
Social Media ( http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione/SocialMedia ) o
se vuoi contribuire alla redazione di articoli per la Newsletter, puoi
scrivere alla mailing list (
http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione )
del gruppo promozione ( http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione ).
In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:
 *  Daniele De Michele
Hanno inoltre collaborato all'edizione:
 *  Massimiliano Arione
 *  Stefano Dall’Agata

== Licenza adottata ==
La newsletter italiana di Ubuntu è pubblicata sotto la licenza Creative
Commons Attribution-ShareAlike 4.0 (
http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/legalcode ).

== Uscite settimanali ==
 * Numero precedente ( http://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.008
)
 * Numero successivo ( http://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.010
)
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cambiare le impostazioni di ricezione o annullare la tua iscrizione alla
newsletter, consulta questa pagina (
http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/Newsletter-italiana ).
Per tutti i numeri usciti della newsletter, consulta la nostra edicola (
http://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/Archivio ).

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La Newsletter Ubuntu-it ha lo scopo di tenere aggiornati tutti gli utenti
Ubuntu e, più in generale, le persone appassionate del mondo open-source.
Viene resa disponibile gratuitamente con cadenza settimanale ogni Lunedì,
ed è aperta al contributo di tutti gli utenti che vogliono partecipare con
un proprio articolo. L’autore dell’articolo troverà tutte le
raccomandazioni e istruzioni dettagliate all’interno della pagina  Linee
Guida (
https://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione/SocialMedia/Newsletter/LineeGuida
), dove inoltre sono messi a disposizione per tutti gli utenti una serie di
indirizzi web che offrono notizie riguardanti le principali novità su
Ubuntu e sulla comunità internazionale, tutte le informazioni sulle
attività della comunità italiana, le notizie sul software libero
dall’Italia e dal mondo. Per chiunque fosse interessato a collaborare con
la newsletter Ubuntu-it a titolo di redattore o grafico, può scrivere alla
 mailing list (
http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione )
del  gruppo promozione ( http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione )
oppure sul canale IRC:  ubuntu-it-promo (
https://chat.ubuntu-it.org/#ubuntu-it-promo ). Fornire il tuo contributo a
questa iniziativa come membro, e non solo come semplice utente, è un
presupposto fondamentale per aiutare la diffusione di Ubuntu anche nel
nostro Paese.
== Il consiglio di Linus Torvalds sui merge: "Se non puoi spiegare
un'unione, allora non farlo" ==
La finestra di unione del kernel Linux 6.3 è iniziata con il botto e Linus
Torvalds in queste ora ha rilasciato la prima RC. Il discorso però è un
altro, infatti, Linus ha sentito necessità di dover condividere con
l'intera comunità un po' di saggezza. Questo riguarda l'affermazione
apparsa sulla  mailing list (
https://lore.kernel.org/lkml/CAHk-=wgw++ccN-Pd1npZsBSDD3z6EGUSKsWuAEh5YC-TmfJAug@mail.gmail.com/
) del kernel, in cui si ribadisce che: "...se non sai spiegare un merge,
allora NON FARLO. È davvero semplicissimo. Non c’è *MAI* una scusa per
giustificare richieste di merge senza una spiegazione della loro
esistenza." Qualcuno direbbe: severo ma giusto. Ma scorrendo
successivamente il lungo messaggio, si scoprono anche le ragioni del perché
Linus abbia avanzato una tale affermazione. Questo è dovuto al fatto che,
per ogni merge, il papà del kernel deve visionare tutte le richieste di
modifica e il lavoro non è dei più tranquilli e lo diventa ancora di più se
non si capisce il perché di una modifica o di una sua proposta. E qui torna
in mente un vecchio articolo, in cui si discuteva delle preoccupazioni da
parte di Linus in merito al futuro del kernel. Togli un tassello e tutto il
meccanismo vacilla.
Fonte:  phoronix.com (
https://www.phoronix.com/news/Linus-Torvalds-Git-Merge-Wisdom )

== Flathub e i piani per il 2023 ==
Il CEO di Endless OS Foundation e presidente del consiglio di
amministrazione di GNOME, Robert McQueen, ha recentemente condiviso con la
comunità i vari dettagli sui piani previsti per Flathub nel 2023. Al
momento, Flathub offre più di duemila app nel formato binario universale
Flatpak da oltre 1500 collaboratori e fornisce circa 700000 download di app
ogni singolo giorno. È ragionevole pensare, guardando questi numeri, che
Flatpak sia attualmente il formato di app universale più popolare per il
desktop Linux, superando formati simili, come AppImages. Tornando a noi,
per il 2023, Flathub promette un'esperienza web moderna e nuova di zecca,
già disponibile in versione  beta ( https://beta.flathub.org/ ),
caricamenti diretti delle app e la possibilità di creare app Electron al di
fuori di Flatpak Builder o guidando caricamenti Flathub automatici
direttamente da GitHub. In tutto questo si promette anche di:
 * avere nuove funzionalità di verifica per distinguere le app caricate dai
loro sviluppatori;
 * abilitare i sottoinsiemi dei repository Flatpak, per consentire agli
utenti di selezionare solo app verificate e/o FLOSS;
 * consentire agli sviluppatori di applicazioni di offrire abbonamenti
nelle loro app;
 * automatizzare il processo di esecuzione di  lint (
https://it.wikipedia.org/wiki/Lint_(software) )
Citiamo, anche se questa funzionalità per il momento è solo sulla carta, il
supporto per RISC-V. Per concludere, se desideri aiutare gli sviluppatori
di Flathub a trasformare tutto ciò in realtà, non esitare a contattarli.
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Fonte:  discourse.flathub.org (
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