[Newsletter italiana] Newsletter italiana, n. 10 del 2023

La newsletter settimanale della comunità italiana newsletter-italiana a liste.ubuntu-it.org
Mar 21 Mar 2023 07:02:26 GMT


Questo è il numero 10 del 2023, riferito alla settimana che va da lunedì 13
marzo a domenica 19 marzo. Per qualsiasi commento, critica o  lode,
contattaci attraverso la mailing list (
http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione )
del gruppo promozione ( http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione ).
Per la versione in linea della newsletter, consultare la  seguente pagina (
http://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.010 ).

= Notizie da Ubuntu =

== Kubernetes vs OpenStack: quale scegliere? ==
Le rivalità tra un prodotto e un altro sono sempre esistite. Ed è quello
che succede alle varie organizzazioni che devono pianificare la
modernizzazione della loro infrastruttura IT. È meglio Kubernetes o
OpenStack? Entrambe sono tecnologie open source consolidate per la
creazione di infrastrutture cloud ed entrambe apportano vantaggi tangibili,
soprattutto se utilizzate in simbiosi. Tuttavia, però, differiscono in modo
significativo e ora analizzeremo alcuni aspetti caratteristici delle tue
tecnologie. Ci si deve chiedere prima di tutto:
 * Che cosè OpenStack?
 OpenStack è una piattaforma cloud che permette la gestione delle risorse
di elaborazione distribuite, di rete e di archiviazione, le aggrega in pool
e consente il provisioning on-demand di risorse virtuali attraverso un
portale self-service. OpenStack assomiglia ad Amazon Web Services (AWS),
consentendo di creare cloud privati e pubblici completamente funzionali. È
ampiamente utilizzato dalle principali società di telecomunicazioni,
fornitori di servizi, istituzioni finanziarie, aziende manifatturiere e
governi;
 * Cosè Kubernetes?
 Kubernetes invece è una piattaforma di orchestrazione per container.
Automatizza l'implementazione, il networking, la scalabilità e la
disponibilità di carichi di lavoro e servizi containerizzati. L'esecuzione
di container in piccole quantità è abbastanza facile da essere eseguita
manualmente. Tuttavia, gestirli su larga scala negli ambienti di produzione
può rappresentare una sfida significativa senza l'automazione offerta da
Kubernetes. Oggi Kubernetes viene utilizzato con successo nell'intero
spettro dell'infrastruttura, inclusi cloud pubblici, data center e persino
IoT.
Quindi, come si è capito attraverso queste semplici definizioni, OpenStack
e Kubernetes, create da due comunità diverse, sono utilizzate per risolvere
due diversi problemi tecnici, sebbene le loro funzionalità a volte si
sovrappongano. È giusto allora dare un'occhiata alle somiglianze e alle
differenze più comuni tra questi due progetti di così tanto successo:
 * Tipi di carichi di lavoro supportati - Storicamente, OpenStack
supportava le macchine virtuali e Kubernetes supportava solo i container.
Non è più così. Nel corso degli anni, queste tecnologie si sono evolute,
garantendo la copertura per tutti i tipi di carichi di lavoro. OpenStack
ora supporta carichi di lavoro bare metal, tramite il progetto  Ironic (
https://wiki.openstack.org/wiki/Ironic ) e carichi di lavoro
containerizzati, tramite il progetto  Magnum (
https://docs.openstack.org/magnum/latest/ ). A loro volta, gli utenti di
Kubernetes possono sfruttare strumenti come Metal³ per eseguire il
provisioning di macchine fisiche e container Kata o KubeVirt per eseguire
il provisioning di VM;
 * Capacità di gestione - OpenStack è stato progettato per funzionare
direttamente su bare metal. Pertanto, le sue capacità di gestione sono
generalmente più avanzate di quelle offerte da Kubernetes. Anche se
Kubernetes può essere eseguito direttamente a livello fisico;
 * Funzionalità di gestione delle applicazioni - D'altra parte, quando si
tratta di gestione delle applicazioni, Kubernetes non è secondo a nessuno.
È stato progettato pensando a un ricco set di funzionalità di gestione
delle applicazioni, inclusi vari controller, come ReplicaSet o DaemonSet, e
funzionalità native del cloud. Questi includono aggiornamenti in sequenza e
scalabilità automatica, ad esempio. Sebbene la comunità di OpenStack abbia
compiuto alcuni sforzi in passato per colmare questa lacuna, con i progetti
Heat e Murano, il tentativo non ha avuto molto successo;
Dovrebbe allora essere chiaro che né OpenStack né Kubernetes possono
fornire l'intera gamma di funzionalità offerte dall'altro progetto. Sono
stati semplicemente realizzati per scopi diversi. Questo è il motivo per
cui raggrupparli insieme ha più senso, per esempio:
 * Kubernetes su OpenStack - L'esecuzione di Kubernetes su OpenStack
presenta una serie di vantaggi. Prima di tutto, è molto più semplice che
eseguirlo direttamente su bare metal. Esistono una manciata di strumenti
che consentono il provisioning istantaneo dei cluster Kubernetes su
OpenStack, tra cui  Juju (
https://juju.is/docs/olm/openstack?_ga=2.168891425.1839892743.1679175902-326211463.1678802513
), Magnum o Cluster API. Ogni utente o entità ottiene il proprio pool di
risorse cloud, in cui può avviare i propri K8 su richiesta, beneficiando
della multi-tenancy offerta da OpenStack. Inoltre, come accennato in
precedenza, i cluster K8 possono anche sfruttare le funzionalità di
gestione di bare metal offerto da OpenStack, incluso il corretto
bilanciamento del carico tramite Octavia, il provisioning delle risorse
vGPU;
 * OpenStack su Kubernetes - A sua volta, anche l'esecuzione del piano di
controllo OpenStack su Kubernetes ha i suoi vantaggi. Soprattutto, fornisce
un migliore isolamento dei servizi OpenStack, disaccoppiandoli
efficacemente dal sistema operativo sottostante. Inoltre, in una tale
configurazione, OpenStack può trarre vantaggio dalle funzionalità di
gestione del ciclo di vita offerte da Kubernetes, semplificando le
operazioni storicamente complesse, come gli aggiornamenti. Infine, la
standardizzazione su K8 rende l'architettura di OpenStack relativamente
leggera, trasformandola efficacemente in qualcosa con cui tutti possono
giocare, anche sulla propria workstation.
Per finire, OpenStack e Kubernetes hanno molto in comune ed entrambi
fungono da base per le implementazioni dell'infrastruttura cloud open
source, potendo esistere l'uno senza l'altro. Tuttavia, quando li si
combina, è possibile ottenere una gamma completa di capacità, con cui solo
l' Anello del Potere ( https://it.wikipedia.org/wiki/Anelli_del_Potere )
può competere.
Fonte:  ubuntu.com ( https://ubuntu.com/blog/kubernetes-vs-openstack )

== Ubuntu 23.04 verrà fornito con il kernel Linux 6.2 ==
La versione del kernel Linux 6.2 sarà al centro della prossima versione di
Ubuntu 23.04. A darne conferma è un  messaggio (
https://lists.ubuntu.com/archives/ubuntu-devel/2023-March/042512.html ),
inviato dal developer Dimitri John Ledkov nella mailing list degli
sviluppatori di Ubuntu. Sino all'ultimo, all'interno della comunità ,si è
sperato che la versione confermata per questa nuova release di Ubuntu fosse
la 6.1. Questo perché essa rappresenta una release LTS e di conseguenza
porta con sé parametri e standard di sicurezza, che ne esaltano le
caratteristiche. Ma anche perché gli sviluppatori hanno avuto molto più
tempo per testarla. Invece no: cambio di rotta e si va verso la 6.2, che
non rappresenta un grosso problema, in quanto implementa driver nuovi e
aggiornati, un supporto hardware migliorato e nuove funzionalità. Giusto
per citarne alcuni: il supporto per i nuovi chip proprietari di Apple,
ovvero i SoC M1 Pro, Max e Ultra, per i quali si dà la possibilità  di
eseguire Linux in tutta libertà. Il miglioramento di tutta l'infrastruttura
di  Rust ( https://it.wikipedia.org/wiki/Rust_(linguaggio_di_programmazione)
), il supporto per il meccanismo di "notifica di uscita asincrona" di
Intel, il supporto per il display Raspberry Pi 4K a 60Hz, nuovi risparmi
energetici per i dispositivi Intel Alder Lake N/Raptor Lake P, il supporto
del gamepad Sony DualShock 4 e tanto altro ancora. (per maggiori
informazioni, leggere  2023.007 (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.007#Rilasciata_la_versione_del_kernel_Linux_6.2
)). Detto questo, il rilascio di Ubuntu 23.04 è previsto, stando alla
scaletta dei rilasci, per il 20 Aprile 2023. Nel mentre, aspettiamoci una
versione beta, che sarà disponibile salvo imprevisti nelle prossime
settimane, in modo da poter toccare immediatamente con mano le prime
succulente novità in casa Ubuntu. Per chi invece non ha voglia di
aspettare, ricordiamo che sono disponibili le immagini ISO giornaliere.
Fonte:  omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2023/03/ubuntu-23-04-will-ship-with-linux-kernel-6-2
)

== Rivelati gli sfondi per Ubuntu 23.04 ==
A quanto pare, dopo l'appello emanato il mese scorso (vedi anche  2023.001
(
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.001#Apre_il_concorso_per_gli_sfondi_di_Ubuntu_23.04_.22Lunar_Lobster.22
)) dal team di Ubuntu a tutti gli internauti, artisti, grafici e fan
provenienti da tutto il mondo, il concorso per i nuovi sfondi per Ubuntu
23.04 può dirsi concluso. Con nome in codice: "Lunar Lobster", gli
astrologi saranno entusiasti di scoprire che una nuova costellazione è
apparsa nel cielo notturno di questo meraviglioso mese. Quindi, che dite,
siete pronti per dare un primo sguardo al nuovo e affascinante sfondo
predefinito per la release 23.04?
Quest'anno sono state presentate ben 66 proposte, che coprono un'ampia
gamma di stili artistici con otto finalisti, emersi come i più votati, i
cui sfondi saranno inclusi in Ubuntu 23.04. Per chi non dovesse
accontentarsi di queste immagini, è possibile scaricare le restanti
immagini, presentate dai  secondi classificati (
https://discourse.ubuntu.com/t/lunar-lobster-23-04-wallpaper-competition/33132?_ga=2.106607363.1839892743.1679175902-326211463.1678802513
). Il Team di Ubuntu desidera ringraziare tutti coloro che hanno
partecipato a questa competizione e hanno contribuito a rendere la Comunità
Ubuntu un posto più colorato!
Fonte:  ubuntu.com ( https://ubuntu.com/blog/lunar-lobster-has-landed )
Fonte:  omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2023/03/ubuntu-23-04-default-wallpaper )

== Ubuntu vuole che tu provi il suo pacchetto snap di Steam ==
Vi ricordate quando abbiamo scritto che Canonical stava facendo sul serio
con i videogiochi all'interno di Ubuntu? Bene, adesso è arrivato il momento
di riprendere in mano questo argomento e introdurre un'interessante novità
in ambito gaming. Infatti, Canonical  tramite un annuncio, ha chiesto
ancora una volta alla comunità di giocatori di prendere parte a un nuovo
periodo di test per il suo nuovo pacchetto snap di Steam. Al momento Steam
è disponibile tramite i tradizionali pacchetti APT, ma la società di Mark
Shuttleworth vede nel suo pacchetto snap il vero futuro della piattaforma
di gioco su Ubuntu. Questo ha senso, in quanto è più facile soddisfare il
groviglio di librerie a 32 bit richieste dai vecchi giochi, utilizzando un
file system separato e confinato in una sandbox. Per chi è interessato nel
partecipare a questa nuova sfida, occorre prima di tutto installare il
pacchetto snap di Steam tramite riga di comando, digitando:
sudo snap install --candidate steam
Una volta completato il download, si dovrà aprire il programma, accedere e
configurare il proprio account. Fatto questo, per iniziare coi test
digitare (solo la prima volta):
sudo snap connect steam:hardware-observe
sudo snap connect steam:system-observe
A questo punto siamo pronti ad installare e a giocare al nostro gioco
preferito e, una volta conclusa la sessione, è possibile segnalare la
nostra esperienza di gioco, eseguendo il comando:
steam.report "Il tuo titolo"
Automaticamente si aprirà il browser, al cui interno si potrà prendere
visione di un modulo con alcune informazioni precompilate (sentitevi liberi
di rivedere e anche modificare alcune di queste voci, se non rispecchiano
esattamente la vostra esperienza di gioco). Prima di premere Invio,
aggiungere l'etichetta {{{game-report}}}. Il gioco è fatto!
Fonte:  omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2023/03/ubuntu-steam-snap-candidate-testing )

= Notizie dalla comunità internazionale =

== Firefox 111: ecco cosa c'è di nuovo ==
All'inizio della settimana Mozilla ha reso disponibile al grande pubblico
una nuova versione del suo browser Firefox 111. Questa non sembra essere
una grande versione, ma introduce per i sistemi Linux la possibilità per
gli utenti di attivare il tanto atteso servizio  Firefox Relay (
https://relay.firefox.com/ ), che ora è integrato nel browser stesso.
Questo strumento permette di creare degli alias di posta elettronica,
evitando così l'intasamento di email spam, che quotidianamente arrivano
nelle nostre caselle di posta. Effettuando l'accesso con il proprio account
Firefox, è possibile attivare il servizio andando nella sezione "Privacy e
sicurezza" e attivando la voce "Attiva Firefox Relay nel gestore password
di Firefox". Una nota a titolo informativo: fin dal suo lancio, avvenuto
quasi tre anni fa, Firefox Relay ha bloccato oltre due milioni di email
indesiderate.
Tra le altre modifiche, troviamo una migliore denominazione e gestione dei
flussi PulseAudio da elementi multimediali; si garantisce, per gli utenti
che utilizzano KDE e che scelgono la decorazione lato client (CSD),  di
ottenere pulsanti di riduzione/ingrandimento della corretta dimensione
nella barra del titolo, quando si utilizza il ridimensionamento. Ultimo, ma
non per importanza, per gli sviluppatori, si implementa una  nuova API (
https://fs.spec.whatwg.org/#origin-private-file-system ) di archiviazione
del file system in modalità sandbox, per salvare i dati in modo sicuro.
Firefox è un software open source gratuito, disponibile per tutte le
piattaforme supportate, inclusi GNU/Linux, macOS e Windows. È possibile
scaricare l'ultima versione per questi sistemi operativi direttamente dal
 sito ( https://www.mozilla.org/firefox/new/ )  ufficiale di Mozilla. Chi
utilizza Ubuntu riceverà l'aggiornamento di Firefox 111, insieme ad altri
aggiornamenti software/in background, tramite il pacchetto Snap.
Fonte:  omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2023/03/firefox-111-released )
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/firefox-111-web-browser-is-now-available-for-download-this-is-whats-new
)

== Un primo sguardo all'ambiente desktop GNOME 44 ==
Arriva sempre quel periodo dell'anno in cui una nuova major release
dell'ambiente desktop GNOME sta per colpire i repository software di alcune
delle più popolari distribuzioni GNU/Linux. Parliamo, per chi non l'avesse
capito, della versione 44 GNOME. Qualche giorno fa è stata  pubblicata (
https://discourse.gnome.org/t/gnome-44-rc-released/14444 ) la prima release
candidate, pronta per i test pubblici. Il rilascio di GNOME 44 è previsto
per la settimana prossima, più precisamente il 22 marzo, e le prime
distribuzioni GNU/Linux a ricevere il tanto atteso aggiornamento saranno
Arch, Fedora e Linux Mint. Senza perderci in chiacchiere, abbiamo seguito
con pazienza le vicissitudini di questa ultima release e, con l'ultimo
rilascio della RC, si sono apportati molti piccoli miglioramenti qua e là,
per rendere ancora più immersiva e piacevole l'esperienza utente desktop
GNOME, speriamo anche più produttiva. Come già raccontato, la funzione di
"Impostazioni rapide" introdotta in GNOME 43 è stata migliorata, ad esempio
ogni pulsante ora ha una descrizione per vedere facilmente il proprio stato
e il pulsante Bluetooth ora ha un sotto-menù, in modo da poter connettere o
disconnettere più facilmente le periferiche. È presente anche una nuova
funzionalità, sempre nelle Impostazioni rapide, chiamata "App in
background", che appare ogni volta che è presente l'esecuzione di un app in
background senza che vi sia associata una finestra visibile. Le app in
background possono essere chiuse tramite la nuova funzionalità, che
consente di verificare se le app siano in esecuzione o meno. Altre
interessanti modifiche sono state implementate nell'app Impostazioni. Ad
esempio:
 * è (finalmente) possibile aggiungere una VPN WireGuard dal pannello di
rete;
 * si può condividere facilmente una connessione Wi-Fi con un dispositivo
mobile, utilizzando un codice QR;
 * è molto più facile scegliere un posizione dal pannello Data e ora;
 * la pagina Informazioni mostra la versione del kernel della distribuzione;
 * i pannelli Accessibilità e Suono hanno un nuovo design, che sarà esteso
ad altri pannelli all'interno delle Impostazioni nelle future versioni di
GNOME.
Ancora, l'app store ha ricevuto alcune modifiche interessanti, come una
nuova opzione in Preferenze per mostrare solo app open source e gratuite
(disabilitata per impostazione predefinita), nonché la possibilità di
rimuovere automaticamente i runtime Flatpak inutilizzati, per risparmiare
spazio su disco. Un altro cambiamento interessante lato interfaccia è la
visualizzazione a griglia per il selettore di file GTK. La visualizzazione
predefinita rimane la visualizzazione elenco, ma ora, con un semplice clic,
sarà possibile passare alla visualizzazione griglia, in modo da aprire più
rapidamente i file che ci servono. Ovviamente, GNOME 44 apporta molte altre
modifiche sotto il cofano, ma non vogliamo rovinare il vostro desiderio
facendo un ulteriore spoiler.
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/first-look-at-the-gnome-44-desktop-environment-on-fedora-linux-38
)
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/gnome-44-release-candidate-is-out-now-ahead-of-march-22nd-final-release
)

= Notizie dal Mondo =

== NordVPN rende open source il suo client VPN per i sistemi Linux ==
Diventato famoso grazie agli infiniti messaggi pubblicitari da parte dei
content creator di Youtube, Nord Security ha reso  disponibile (
https://nordvpn.com/blog/nordvpn-linux-open-source/ ) sotto licenza GPL il
codice sorgente del proprio client Linux  NordVPN (
https://it.wikipedia.org/wiki/NordVPN )] e delle librerie di rete associate
(Libtelio e Libdrop), nella speranza di essere più trasparenti e alleviare
i vari problemi di sicurezza e privacy che sono sorti negli ultimi
problemi. Tutti e tre i progetti appena citati sono ora disponibili sulla
pagina  GitHub ( https://github.com/NordSecurity ) di Nord Security,
insieme alle istruzioni sull'installazione, la configurazione e il loro
utilizzo. Non solo, la società Nord Security incoraggia anche agli utenti a
controllare la fonte e segnalare eventuali bug che possono essere
riscontrati durante l'utilizzo. A tal proposito, le vulnerabilità di
sicurezza possono essere segnalate all'interno del  programma di bug bounty
( https://hackerone.com/nordsecurity?type=team ), dove si riceveranno, in
base alla criticità, ricompense che vanno dai 10000 ai 50000 dollari.
Fonte:  bleepingcomputer.com (
https://www.bleepingcomputer.com/news/linux/nordvpn-open-sources-its-linux-vpn-client-and-libraries/
)

== Arriva sul mercato il tablet Linux: PineTab 2 ==
Non sai più che tablet acquistare? Non preoccuparti, te lo diciamo noi: si
chiama PineTab 2. In questi giorni, lo stesso produttore Pine64 ha
condiviso con il resto della comunità open source i nuovi  dettagli (
https://www.pine64.org/2023/03/01/february-update-things-are-taking-shape/
) del suo ultimo nuovo prodotto. L'aspetto più sbalorditivo è il prezzo,
che si aggira attorno ai 160 dollari (più spese di spedizione).
L'incremento di prezzo rispetto al modello precedente (che costava 99
dollari) è dovuto alla migliore qualità costruttiva e alle prestazioni,
molto migliorate. Altro aspetto da non sottovalutare è il design modulare e
di facile riparabilità. Batteria, fotocamera e display possono essere
sostituiti rapidamente e la memoria flash eMMC si trova sulla propria
scheda rimovibile. Inoltre, troviamo in bella vista i rispettivi connettori
PCI3, che consentono agli utenti di collegare hardware aggiuntivo.
Il Pinetab 2 è costruito attorno al vivace processore Rockchip RK3555.
Questo vanta quattro core ARM Cortex-A55 e grafica ARM Mali-G610 MP4. Il
tutto è corredato da un display touch IPS da 10,1 pollici e da svariate
porte USB-C, un'uscita micro-HDMI, un'uscita audio da 3,5 mm e uno slot per
schede microSD. Sono presenti anche una fotocamera posteriore da 5 MP e una
fotocamera frontale da 2 MP.
Il modello entry-level offre 4 GB di RAM e 64 GB di memoria eMMC interna,
mentre il modello da 209 dollari offre 8 GB di RAM e 128 GB di spazio di
archiviazione eMMC. Entrambi i modelli sono dotati di una custodia per
tastiera removibile e retroilluminata, inclusa nel prezzo, il che è davvero
un bel vantaggio rispetto agli altri competitor, che la fanno pagare a
parte. Il rilascio dovrebbe essere previsto per il mese di Aprile. Non ci
resta che aspettare ancora qualche giorno quindi ;D
Fonte:  omglinux.com (
https://www.omglinux.com/pine64-pinetab-2-price-release-date/ )

= Aggiornamenti e statistiche =

== Aggiornamenti di sicurezza ==
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum
( http://forum.ubuntu-it.org/viewforum.php?f=64 ).

== Bug riportati ==
 * Aperti: 141345, +28 rispetto alla scorsa settimana.
 * Critici: 317, + rispetto alla scorsa settimana.
 * Nuovi: 70906, +64 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o
malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad (
http://wiki.ubuntu.com/BugSquad ) ha sempre bisogno di una mano.

= Commenti e informazioni =
"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"
La tua newsletter preferita è scritta grazie al contributo libero e
volontario della comunità ubuntu-it. Per metterti in contatto con il Gruppo
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In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:
 *  Daniele De Michele
Hanno inoltre collaborato all'edizione:
 *  Massimiliano Arione
 *  Stefano Dall’Agata

== Licenza adottata ==
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Commons Attribution-ShareAlike 4.0 (
http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/legalcode ).

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