[ubuntu-it-fcm] Re: Ripensamento regole del gruppo e wiki

Aldo Latino aldolat a gmail.com
Dom 31 Maggio 2009 07:39:17 BST


Vi dirò di più sul punto "1. Accesso al gruppo FCM".

So già di tirarmi dietro le critiche di tutti, ma ritengo sia giusto
esporre il frutto di mie riflessioni continue sul miglioramento del
gruppo.

Io eliminerei completamente il concetto di prove e "candidatura".
Davvero diamo l'idea di un gruppo marziale, di una specie di università
linguistica: bisogna essere esaminati per entrare e poter dare il
proprio contributo. Non credo sia la strada giusta.

Al contrario, chi vuole entrare nel gruppo fa richiesta in mailing-list
(con firma del CdC e pagina wiki personale), viene abilitato alla
visione della pagina Edizione (che sarà resa privata) e si prende lui
stesso un articolo da tradurre, a seconda delle sue capacità (non sa
tradurre articoli slang? si prenderà un articolo più semplice). Non c'è
bisogno che sappia tradurre ogni genere di linguaggio: se sa tradurre
solo quello semplice, che ben venga! È un aiuto che ci dà una mano
senz'altro! Alla fine del suo lavoro il revisore (o più, a seconda di
quanti vogliono farlo) rileggono la sua traduzione.

Considerando che gli attuali membri del gruppo FCM sono davvero bravi,
non c'è il pericolo che passi una traduzione sbagliata nel PDF. E in
ogni caso, qualora la sua traduzione fosse del tutto sbagliata, il
revisore sarà appunto costretto a rifarla... ma l'avrebbe dovuta fare
ugualmente se quel "neo-traduttore" non si fosse mai presentato!

Un gruppo che si dice davvero aperto è disponibile ad accettare i
contributi di chiunque: se il suo lavoro è meritevole, entrerà nel
risultato finale. Senza passaggi complicati e senza stellette e mostrine
da assegnare. Open.

Nel campo software si fa allo stesso modo, mi par di capire: al progetto
principale chiunque può apportare modifiche con le proprie patch; se la
patch è ritenuta valida, sarà accettata. E così immagino il nostro
gruppo: aperto ai contributi di tutti. Non raccontatemi la manfrina che
qui non si fa software ma si traduce: io propongo un modello, valido
anche nel nostro campo.

Non c'è il pericolo che decada la qualità: la vostra competenza
linguistica è lì e serve anche a questo.

Dopo che il "candidato" (pessima definizione per un gruppo aperto:
sarebbe stato meglio usare "collaboratore") avrà dimostrato per un po'
di tempo (due/tre numeri? si vedrà) di valere, verrà approvato su
Launchpad come membro stabile del gruppo.

Più semplice di così non saprei come impostare il gruppo.

Questa riflessione la sottopongo al giudizio del Consiglio perché io
sono un novellino di Ubuntu-it e potrei anche sbagliarmi: non ho nessuna
verità in tasca. Vorrei solo sapere se sono sulla strada giusta.

-- 
Aldo Latino
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