Nuova guida Librewolf

Pellizzetti Andrea ditta313 a yahoo.it
Gio 10 Mar 2022 21:17:11 GMT


 🙂 Salve, nell'attesa del tuo intervento, ho chiesto di valutare il
browser, e visionare la sua documentazione sul sito ufficiale, a 2
sistemisti specializzati sui problemi della riservatezza e sicurezza dei
server.

 Intanto c'è da considerare che non tutti i siti accettano connessioni
da anonimi, per motivi di sicurezza e per paradosso pure per motivi di
riservatezza, ergo m'hanno consigliato di mettere un avviso su questo
aspetto che è pure il motivo per cui mi sono connesso.

 Pubblicare la definizione/anti-libertà/ da parte del *Wiki di
Ubuntu-it* a proposito del *DRM* significherebbe avvallare la pirateria
multimediale, cosa ovviamente da escludere, e contro cui per altro
combattono ogni santo giorno a difesa degli autori, editori,
distributori, ecc.

 Sulla mirabolante lista di caratteristiche pro riservatezza, che come
richiedi provvedo a reintegrare post revisione, sono solo pie illusioni,
ogni giorno, per non dire ogni ora, i software vengono evoluti per
rintuzzare questi mascheramenti.

 Per competere in queste sfide da guardie e ladri, ci vogliono ben altre
risorse che quelle d'una community, che intanto sfrutta il lavoro di
*Mozilla*.

 😊 Ciao

 P.S. i reintegri richiesti saranno disponibili a breve in
https://wiki.ubuntu-it.org/wilecoyote/Browser/LibreWolf .

Il 10/03/22 18:32, Jeremie Tamburini ha scritto:
> Salve, dico la mia.
>
> Da quello che ho capito Librewolf è una versione modificata di Firefox
> che ha tutta una serie di parametri di default o che comunque esclude
> alla base alcuni servizi in modo da garantire quanta più privacy
> all'utente.
> Quindi chi cerca quel livello di privacy non dovrebbe sbattersi per
> modificare tutte quelle voci su Firefox... anzi, magari alcune di esse
> potrebbero non essere proprio modificabili.
>
> In quest'ottica secondo me la pagina ha una ragione di essere così
> come la pur lunga lista delle caratteristiche. Un utente vede subito
> se il browser in questione è quello che cerca oppure se è troppo
> restrittivo.
> Altra cosa è quando una guida prevede di installare il pacchetto
> (magari già contenuto nei repo) e poi si elencano le voci di menù che
> banalmente mostreranno le ben note impostazioni per cronologia,
> segnalibri, temi, estensioni, ecc... come è logico aspettarsi. In tal
> caso è abbastanza inutile.
>
> Quindi personalmente trovo la pagina di prova originale pubblicabile,
> perché ha un obiettivo: valanga di opzioni per la privacy già attive
> di default in un browser. E la cosa può essere di interesse. Oltre
> mostrare i metodi di installazione di un pacchetto esterno.
>
> Comunque NON sono un super esperto sull'argomento. Magari qualcuno
> potrebbe farmi notare che il medesimo risultato lo si raggiunge in
> modo molto semplice con Firefox o altro già disponibile nei repo....
> insomma, in tal caso fatemelo notare :)
>
> Sono d'accordo su questa osservazione:
>
> Il giorno mer 9 mar 2022 alle ore 17:03 Pellizzetti Andrea
> <ditta313 a yahoo.it> ha scritto:
>
>      Alcune parti invece non sono pubblicabili, ad esempio:
>
>      oltre a disabilitare le funzionalità anti-libertà come DRM.//
>
>      Definire così la tutela dei diritti d'autore non è pubblicabile.
>
> quando si scrive si cerca di essere neutrali rispetto a un argomento
> così comela parola "fastidi" nella frase: "rimuovere tutta la
> telemetria, la raccolta di dati e i fastidi,". Sta all'utente valutare
> cosa sia per lui un fastidio, noi ci limitiamo a elencare un eventuale
> processo in background ;)
> Quindi solitamente si evitano pareri, appellativi, ecc..
>
>
> Ciao
> Jeremie
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