Nuova guida Librewolf

Pellizzetti Andrea ditta313 a yahoo.it
Ven 11 Mar 2022 16:24:36 GMT


 🙂 Salve, al punto 1, per la funzione antitracciamento in *Firefox*, se
provi ad accedere ad un sito che la richiede viene chiesto d'attivarla,
temporaneamente o permanentemente, in *Librewolf* no e via pedalare ad
altro sito.

 Al punto 2, sull'attivazione del *DRM*, per *Firefox* idem come sopra,
per *Chromium* ed i derivati *Brave* e *Microsoft Edge* nelle rispettive
wiki c'è un paragrafo sul come attivarli, mentre nei derivati *Opera* e
*Vivaldi* sono direttamente preattivati.

 Che poi con qualche magheggio puoi aggirarli è un altro paio di
maniche, comunque azione illegale e come tale non pubblicabile dal *Wiki
di Ubuntu.it*.

  😊 Ciao

 P.S. ovviamente i *DRM* li attivo sempre preventivamente, conosco
autori che ci mettono insieme giusto il pasto colla cena o poco più, e
talora pure meno, e non intendo depredarli dei loro diritti.

Il 11/03/22 11:32, Carlo Ponti (Carlin0) ha scritto:
> Ancora un paio di precisazioni ...
>
> 1) La protezione anti tracciamento è impostata in maniera predefinita
> attiva anche su firefox , quindi l'avviso che potrebbe intralciare la
> navigazione in alcuni siti andrebbe messo anche nella pagina di
> firefox... (mi è capitato varie volte di doverla disattivare)
>
> 2) I DRM sono impostati in maniera predefinita disabilitati su firefox
> e su chromium al momento non sono  proprio previsti, questo perchè non
> vanno molto d'accordo con l'ottica open...
>
> Saluti
>
> Il giorno gio 10 mar 2022 alle ore 22:17 Pellizzetti Andrea
> <ditta313 a yahoo.it> ha scritto:
>
>      🙂 Salve, nell'attesa del tuo intervento, ho chiesto di valutare
>     il browser, e visionare la sua documentazione sul sito ufficiale,
>     a 2 sistemisti specializzati sui problemi della riservatezza e
>     sicurezza dei server.
>
>      Intanto c'è da considerare che non tutti i siti accettano
>     connessioni da anonimi, per motivi di sicurezza e per paradosso
>     pure per motivi di riservatezza, ergo m'hanno consigliato di
>     mettere un avviso su questo aspetto che è pure il motivo per cui
>     mi sono connesso.
>
>      Pubblicare la definizione/anti-libertà/ da parte del *Wiki di
>     Ubuntu-it* a proposito del *DRM* significherebbe avvallare la
>     pirateria multimediale, cosa ovviamente da escludere, e contro cui
>     per altro combattono ogni santo giorno a difesa degli autori,
>     editori, distributori, ecc.
>
>      Sulla mirabolante lista di caratteristiche pro riservatezza, che
>     come richiedi provvedo a reintegrare post revisione, sono solo pie
>     illusioni, ogni giorno, per non dire ogni ora, i software vengono
>     evoluti per rintuzzare questi mascheramenti.
>
>      Per competere in queste sfide da guardie e ladri, ci vogliono ben
>     altre risorse che quelle d'una community, che intanto sfrutta il
>     lavoro di *Mozilla*.
>
>      😊 Ciao
>
>      P.S. i reintegri richiesti saranno disponibili a breve in
>     https://wiki.ubuntu-it.org/wilecoyote/Browser/LibreWolf .
>
>     Il 10/03/22 18:32, Jeremie Tamburini ha scritto:
>>     Salve, dico la mia.
>>
>>     Da quello che ho capito Librewolf è una versione modificata di
>>     Firefox che ha tutta una serie di parametri di default o che
>>     comunque esclude alla base alcuni servizi in modo da garantire
>>     quanta più privacy all'utente.
>>     Quindi chi cerca quel livello di privacy non dovrebbe sbattersi
>>     per modificare tutte quelle voci su Firefox... anzi, magari
>>     alcune di esse potrebbero non essere proprio modificabili.
>>
>>     In quest'ottica secondo me la pagina ha una ragione di essere
>>     così come la pur lunga lista delle caratteristiche. Un utente
>>     vede subito se il browser in questione è quello che cerca oppure
>>     se è troppo restrittivo.
>>     Altra cosa è quando una guida prevede di installare il pacchetto
>>     (magari già contenuto nei repo) e poi si elencano le voci di menù
>>     che banalmente mostreranno le ben note impostazioni per
>>     cronologia, segnalibri, temi, estensioni, ecc... come è logico
>>     aspettarsi. In tal caso è abbastanza inutile.
>>
>>     Quindi personalmente trovo la pagina di prova originale
>>     pubblicabile, perché ha un obiettivo: valanga di opzioni per la
>>     privacy già attive di default in un browser. E la cosa può essere
>>     di interesse. Oltre mostrare i metodi di installazione di un
>>     pacchetto esterno.
>>
>>     Comunque NON sono un super esperto sull'argomento. Magari
>>     qualcuno potrebbe farmi notare che il medesimo risultato lo si
>>     raggiunge in modo molto semplice con Firefox o altro già
>>     disponibile nei repo.... insomma, in tal caso fatemelo notare :)
>>
>>     Sono d'accordo su questa osservazione:
>>
>>     Il giorno mer 9 mar 2022 alle ore 17:03 Pellizzetti Andrea
>>     <ditta313 a yahoo.it> ha scritto:
>>
>>          Alcune parti invece non sono pubblicabili, ad esempio:
>>
>>          oltre a disabilitare le funzionalità anti-libertà come DRM.//
>>
>>          Definire così la tutela dei diritti d'autore non è pubblicabile.
>>
>>     quando si scrive si cerca di essere neutrali rispetto a un
>>     argomento così comela parola "fastidi" nella frase: "rimuovere
>>     tutta la telemetria, la raccolta di dati e i fastidi,". Sta
>>     all'utente valutare cosa sia per lui un fastidio, noi ci
>>     limitiamo a elencare un eventuale processo in background ;)
>>     Quindi solitamente si evitano pareri, appellativi, ecc..
>>
>>
>>     Ciao
>>     Jeremie
>
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