[Lista-Gruppi] Ristrutturiamoci

Luca Ferretti elle.uca a libero.it
Mar 12 Ott 2010 12:30:58 BST


Il giorno mer, 06/10/2010 alle 14.10 +0200, Milo Casagrande ha scritto:

> Senza stare qui a scrivere troppo, vi riporto la pagina con tutti i dettagli:
> 
> http://wiki.ubuntu-it.org/Consiglio/PropostaRuoloComposizione
> 

Non ho avuto abbastanza tempo libero per leggere tutte le email di
questa discussione, per cui perdonatemi se ripropongo qui osservazioni e
idee magari già apparse altrove.
Comunque a mia discolpa posso dire che ho chiesto il riassuntino a
Flavia e Riccardo l'altro giorno :)

#1 quantità -- Ok, sicuramente è vero, servono più persone attive nel
consiglio per gestire questioni pratiche, quanto meno per liberare quei
poveri tre vecchietti dalle beghe che li costringono a non seguire più i
loro impegni più pratici e meno amministrativi :P
Il dubbio personale è: non sono troppe 7? Ripeto, dubbio, non critica,
che nasce dal pensiero di dover eventualmente mettere d'accordo 7
persone per decidere sulle eventuali questioni più spinose.

#2 coinvolgimento -- dal mio punto di vista sarebbe molto importante
avere nella proposta l'indicazione che chi è stato eletto in una tornata
non possa essere eletto nella successiva (notare il singolare); visto
che non siamo una amministrazione pubblica e non ci dobbiamo nascondere
dietro la scusa della continuità (per quella ci sono già i tre membri
permanenti) questa semplice regola garantirebbe un ricambio apportatore
di nuova linfa e cementerebbe l'idea di partecipazione e coinvolgimento
ai lavori della comunità, evitando quindi di cadere nella trappola "beh,
$TIZIO ha fatto bene il suo lavoro in questi due anni, rifacciamolo
consigliere"

#3 anomalie -- qui purtroppo esco un po' dai binari del tema "elezione
del consiglio" toccando un aspetto sul quale non ho soluzioni da
proporre, ma solo dubbi. Il punto di partenza è duplice: da un lato
l'osservazione che nessun sistema elettorale reale è interamente
maggioritario o interamente proporzionale, dall'altra la constatazione
che al momento diverse persone occupano diverse posizioni di
coordinazione all'interno dei vari gruppi. Ne viene che, facendo un
banale esempio, i gruppi forum, traduzione e web avrebbero sempre un
rappresentate nel consiglio (che poi la cosa possa portare qualche
"vantaggio" al gruppo è tutta da discutere, sto solo parlano di chi si
occupa di cosa, non come) mentre altri, qualora si candidassero e
venissero eletti, avrebbero da seguire le attività di coordinazione e
quelle proprie del consiglio. Le istanze che quindi a mio avviso
andrebbero armonizzate sono molteplici: rispettare il voto che ciascuno
di noi vorrebbe dare al proprio candidato[1], rispettare i singoli
gruppi per dare voce a ognuno (perché, per dire, IRC non è i bassifondi
della comunità), rispettare o quanto meno tendere a non concentrare in
una stessa persona più incarichi, rispettare il fatto che in fin dei
conti non siamo né una azienda, né una onlus riconosciuta, per cui tutto
quello che facciamo finisce in gloria e non è certo possibile pensare di
additare qualcuno perché non ha fatto qualcosa, così come caricarsi
sulle spalle pesi per il semplice fatto che c'è qualcosa che _andrebbe_
fatto (e non che _deve_ essere fatto) e nessuno se ne è voluto o potuto
occupare. Quagliando: se i quattro membri aggiunti sono una
rappresentanza della comunità, allora penso potrebbe essere bello avere
la possibilità di, passatemi a frase, riservare uno dei seggi alle
"minoranze" (e qui questo termine vuol dire tutto e niente), anche se mi
rendo perfettamente conto che la cosa creerebbe un casino enorme nei
meccanismi di votazione (a meno di non optare per un qualcosa tipo 3 a
votazione e uno a discrezione dei membri permanenti che "compensi" gli
equilibri).

#4 ricadute -- ovviamente spero che siate anche voi abbastanza
pessimisti come me da sapere che non appena sarà noto in giro che il
consiglio di ubuntu-it è passato a votazione, Guiodic chiederà la
membership :)


[1] e qui, passatemelo, ma in ogni forma di elezione ho sempre l'amaro
dubbio che non sia l'elettore a scegliere il candidato, ma il candidato
a scegliere da chi farsi votare...



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