[Lista-Gruppi] Il logo non piace

Fabio Colinelli pixel.ubuntu a gmail.com
Mar 2 Ago 2011 16:27:18 BST


Il 02 agosto 2011 17:01, Alessio Treglia <quadrispro a ubuntu.com> ha scritto:
> Ciao,
> Non è gradito: è necessario.
> Il messaggio trasmesso dal nuovo sito é fuorviante, da l'idea di una
> mera "rappresentanza" nazionale e può portare alla formazione di
> associazioni sbagliate:
>
>             Ubuntu-it -> Filiale italiana di Canonical

Non sapevo che dire Ubuntu fosse come dire Canonical, per come la vedo
io Ubuntu sta a Canonical come Fedora sta a RedHat o OpenSuse sta a
Novell.
Certo, è palese che non esistendo una versione pro/enterprise in
realtà Canonical sfrutta Ubuntu e le relative comunità come parte
integrante dello sviluppo della distribuzione stessa ma dal dire che
Ubuntu-it sia la filiale italiana di Canonical ne passa...

> Concordo in pieno, ed é la cosa che proprio non mi va giù.
>
>> Non voglio il loro brand. Ne voglio uno diverso per marcare le
>> differenze tra dove comincia la comunità (italiana) e dove invece
>> comincia il lato commerciale. Quindi il logo è solo la punta
>> dell'iceberg. Tante cose sono cambiate in peggio (si riparta dal
>> supporto, no promozione).

In realtà il brand utilizzato è quello di Ubuntu (arancione) non
quello di Canonical (viola).

> Ribadisco che so bene che non é così, ma apparentemente sembriamo
> cambiati: da "Comunità di supporto" a "Comunità di promoter".

Supportare un prodotto ne implica automaticamente la promozione: se un
prodotto non è conosciuto non si pone il problema di supportarlo.

Vorrei ricordare che in moltissimi eventi (dal Linux Day ad altre
iniziative) Ubuntu ha fornito materiale gratuito e che ogni qualvolta
un membro presenzia ad una manifestazione è ambasciatore di un
ecosistema di una certa rilevanza mediatica, allinearsi graficamente
non mi pare così assurdo ne fuorviante.

In uno dei meeting emerse il problema di come ubuntu-it si sarebbe
dovuta evolvere in previsione del successo che Ubuntu stava ottenendo
tra gli utenti e nell'ambiente informatico in generale, personalmente
ritengo che quello che è ora ubuntu-it debba essere considerato un
vanto non un disonore.

In questo preciso momento sono ancora convinto che ubuntu-it sia il
meglio che la comunità "linuxiana" possa offrire sia in termini di
supporto che in termini di crescita per chi vuole avvicinarsi a questo
ambiente, nel momento che dovessi percepire la benchè minima
incertezza o comunque notare un certo distaccamento nei confronti
degli utenti non ci penserei due volte a salutare e lasciare.

Tanto per fare un paragone assurdo ma che trovo abbastanza calzante:
se una squadra di calcio parrocchiale dovesse finire in serie A,
credete che continuerebbero ad allenarsi nel campetto della chiesa o
fare le riunioni al bar del paese?

-- 
Fabio "Pixel" Colinelli

<Non chiedetevi cosa Ubuntu-it puo' fare per voi ma chiedetevi cosa
potete fare voi per Ubuntu-it>


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