[Newsletter italiana] Newsletter italiana, n. 22 del 2023

La newsletter settimanale della comunità italiana newsletter-italiana a liste.ubuntu-it.org
Lun 12 Giu 2023 22:33:20 BST


Questo è il numero 22 del 2023, riferito alla settimana che va da lunedì 5
giugno a domenica 11 giugno. Per qualsiasi commento, critica o  lode,
contattaci attraverso la mailing list (
http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione )
del gruppo promozione ( https://wiki.ubuntu-it.org/GruppoPromozione ).
Per la versione in linea della newsletter, consultare la  seguente pagina (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.022 ).

= Notizie da Ubuntu =

== Ubuntu Core come base desktop per la prossima versione di Ubuntu? ==
Nel precedente numero della newsletter, più precisamente nell' articolo (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.021#Ci_sar.2BAOA_una_versione_di_Ubuntu_Desktop_contenente_solo_pacchetti_snap.3F
), Ci sarà una versione di Ubuntu Desktop contenente solo pacchetti snap?,
abbiamo analizzato sinteticamente l'approdo di quel che ci aspetta in
futuro non troppo lontano: il download della prossima versione LTS di
Ubuntu sarà disponibile in due versioni, una versione classica, basata sui
pacchetti deb (predefinita) e, per la prima volta, una build alternativa
basata su snap. Questa notizia ha destato preoccupazioni all'interno della
comunità. Ma facciamo un passo indietro e ricordiamo con un esempio pratico
gli avvenimenti che ci hanno portato ai giorni nostri. Canonical ha
iniziato lo sviluppo di Ubuntu Core nel lontano 2014, con l'obbiettivo di
creare una piattaforma completamente containerizzata per l'IoT. Infatti, in
Ubuntu Core si utilizza la stessa tecnologia su cui sono costruiti sistemi
come Docker e LXC, per inserire ogni componente del sistema in una sandbox
sicura, con aggiornamenti e rollback ben definiti. Questo approccio è stato
applicato per consentire ai dispositivi dell'IoT di ricevere aggiornamenti
che si potevano applicare senza l'intervento umano e per soddisfare le
esigenze di sicurezza poste dalle stesse aziende. L'impronta che si è
prefissata Canonical con la realizzazione di Ubuntu Core è stata proprio
quella di avere un sistema operativo sicuro, resiliente e sempreverde su
cui fare affidamento negli ambienti più difficili. Ed è qui che viene
esaltata la peculiarità di utilizzare questa tecnologia, dove  ogni parte
del sistema è a prova di manomissione e può essere aggiornata in modo
pulito e indipendente.
Altro esempio, che per certi versi è più complicato da containerizzare,
riguarda il software desktop. Questa stretta integrazione rende anche più
difficile definire i confini sandbox tra applicazioni e componenti di
sistema in modo sicuro e facile da usare. Una prima e ben riuscita prova è
stata quella con i pacchetti snap, che man mano che passano i giorni
diventano sempre più maturi e conformi con il futuro dell'integrazione del
software GNU/Linux.
Tuttavia, esploriamo per un istante l'idea di un desktop completamente
containerizzato, in cui ogni componente è immutabile e isolato,
analizzandone vantaggi e svantaggi. Prima di poter discutere di ciò,
dobbiamo definire le proprietà che rendono immutabile un sistema operativo:
 1. Sola lettura: la caratteristica principale di un sistema operativo
immutabile è che il sistema in esecuzione non può essere modificato
direttamente da utenti o applicazioni;
 2. Aggiornamenti automatici: gli aggiornamenti vengono applicati con
successo tutti in una volta in modo automatico;
 3. Prevedibile: poiché il sistema operativo principale non cambia, il suo
comportamento è prevedibile su tutti i dispositivi;
 4. Applicazioni isolate: le applicazioni sono isolate dal sistema
operativo principale e l'una dall'altra, solitamente attraverso la
containerizzazione. Ciò garantisce che le modifiche apportate da
un'applicazione non influenzino il sistema principale o altre applicazioni.
Quali sono i vantaggi?
 1. Sicurezza: è più difficile per il software dannoso apportare modifiche
al sistema o diffondersi da un'applicazione all'altra;
 2. Stabilità: i file di sistema non possono essere modificati o eliminati
accidentalmente e gli aggiornamenti assicurano che non venga lasciato il
sistema in uno stato parzialmente aggiornato o potenzialmente instabile;
 3. Riproducibilità: il sistema operativo è identico ad ogni avvio, è più
facile testare, controllare e verificare il sistema, nonché diagnosticare e
risolvere i problemi;
 4. Gestibilità: ogni istanza del sistema operativo è identica, gli
amministratori di sistema non devono preoccuparsi di modifiche impreviste o
delle incoerenze tra i diversi sistemi. Gli aggiornamenti e i rollback
semplificano il processo di aggiornamento delle applicazioni e delle
risoluzioni dei problemi.
Quali sono gli svantaggi?
 1. Flessibilità ridotta: un sistema operativo immutabile è meno flessibile
di un sistema operativo tradizionale. Gli utenti non possono modificare i
file di sistema o personalizzare il proprio sistema allo stesso livello;
 2. Compatibilità limitata: non tutte le applicazioni e i servizi sono
compatibili con gli ambienti containerizzati forniti da un sistema
operativo immutabile;
 3. Requisiti di archiviazione: i meccanismi di aggiornamento richiedono
spesso l'archiviazione di istantanee dell'immagine. Le applicazioni isolate
possono portare alla ridondanza nell'archiviazione delle dipendenze
dell'applicazione.
 4. Esperienza dello sviluppatore: mentre gli ambienti di sviluppo
containerizzati offrono vantaggi (come un migliore isolamento e
riproducibilità), possono anche introdurre ulteriore complessità e limitare
l'uso di strumenti quali plugin.
I sistemi operativi immutabili sono particolarmente adatti agli ambienti in
cui stabilità, sicurezza e prevedibilità sono fondamentali, come server,
dispositivi IoT e ambienti ad alta sicurezza. Tuttavia, negli ultimi anni
abbiamo visto queste proprietà dimostrare un significativo valore per
l'utente, prima nello spazio dei sistemi operativi mobili e sempre più
nello spazio dei computer. Infatti, al di fuori dei dispositivi mobili, il
sistema operativo Linux che ha reso popolare il valore dell'immutabilità
per gli utenti è  Chrome OS ( https://chromeenterprise.google/os/ ),
progettato con un approccio cloud-first e con priorità alla sicurezza, con
un sistema operativo di sola lettura e in cui applicazioni e processi
vengono incamerati in modalità sandbox. Gli aggiornamenti vengono gestiti
tramite un "processo A/B", in cui il dispositivo memorizza due versioni del
sistema operativo: una che è attivamente in esecuzione e una seconda che è
inattiva, ma a cui è possibile applicare modifiche e aggiornamenti in
background. Se tali modifiche vengono applicate correttamente, la nuova
versione viene selezionata automaticamente al successivo riavvio. In caso
contrario, il dispositivo si riavvia con l'immagine esistente, rendendo gli
aggiornamenti molto più resilienti.
Non possiamo non citare le recenti distribuzioni Linux immutabili, come
 Fedora Silverblue ( https://fedoraproject.org/silverblue/ ), che segue un
meccanismo di aggiornamento simile a Chrome OS, tramite uno strumento
chiamato  OSTree ( https://ostreedev.github.io/ostree/introduction/ ), in
cui le immagini di sistema complete vengono scaricate in background quando
è disponibile un aggiornamento e gli utenti possono semplicemente avviarle
una volta installate.
Per concludere, dietro le quinte, il team di Canonical ha esplorato
attivamente i vantaggi di Ubuntu Core oltre il regno dell'IoT, in
particolare nel contesto degli sviluppatori e degli utenti quotidiani. Le
proprietà inerenti a Ubuntu Core, come l'avvio sicuro, gli stati di
ripristino e la crittografia supportata dall'hardware, porterebbero
miglioramenti significativi riguardanti la sicurezza dei dispositivi.
Tuttavia, questo livello di stabilità e sicurezza comporta, ancora per il
momento, dei compromessi per sviluppatori e appassionati, limitando la
modifica del sistema operativo di base a favore di un'esperienza
"funzionante". Per gli sviluppatori che vedono il proprio dispositivo come
una piattaforma per lo sviluppo open source, la soluzione sono ambienti
basati su container. Mentre, per gli appassionati, le classiche immagini di
Ubuntu rimarrebbero il percorso preferito per consentire il pieno controllo
(e la responsabilità del) proprio sistema.
Fonte:  arstechnica.com (
https://arstechnica.com/information-technology/2023/05/a-snap-based-containerized-ubuntu-desktop-could-be-offered-in-2024/
)
Fonte:  ubuntu.com (
https://ubuntu.com/blog/ubuntu-core-an-immutable-linux-desktop )

= Notizie dal Mondo =

== È arrivato Firefox 114: scopriamo quali novità ci sono al suo interno ==
Diamo il benvenuto ad un nuova versione di Firefox, la 114, come un altro
degno aggiornamento per questo popolare browser open source utilizzato da
numerose distribuzioni GNU/Linux per impostazione predefinita. Questa
release introduce diverse nuove funzionalità di sicurezza, per rendere
ancora più impenetrabile la nostra sessione di navigazione quando stiamo su
Internet, come per esempio il rinnovamento della funzione DNS over HTTPS.
Questa è una funzione incentrata principalmente sulla privacy, che invia la
propria richiesta per un nome di dominio attraverso una connessione
criptata, creando un DNS sicuro e rendendo molto più difficile la
visualizzazione per terze parti dei siti che si stanno visitando. La
funzione DNS su HTTPS, a differenza della versione precedente, è abilitata
per impostazione predefinita e si trova nel pannello delle Impostazioni,
sotto la voce "Privacy e sicurezza". Permette tre livelli di protezione:
"predefinita", che consente a Firefox di decidere quando utilizzare il DNS
sicuro per proteggere la propria privacy, "aumentata", che consente di
controllare quando utilizzare il DNS sicuro, nonché di scegliere il proprio
provider preferito da Cloudflare a NextDNS e infine "massima", che consente
a Firefox di utilizzare sempre DNS over HTTPS.
In realtà vi è anche una quarta opzione, che serve per disattivare DNS over
HTTPS qualora si volesse utilizzare il proprio resolver DNS predefinito.
C'è anche la possibilità di gestire le eccezioni, nel caso in cui si
desideri utilizzare tale funzione solo su alcuni siti e non su altri.
Sempre lato privacy, Firefox 114 consente di utilizzare gli autenticatori
FIDO2 ( https://en.wikipedia.org/wiki/FIDO_Alliance )/ WebAuthn (
https://en.wikipedia.org/wiki/WebAuthn ) tramite USB su tutte le
piattaforme Windows, macOS e Linux. Mozilla afferma che alcune funzionalità
avanzate supportate da questo metodo potrebbero richiedere l'impostazione
di un PIN per l'autenticatore, quindi tienilo a mente qualora lo voglia
utilizzare.
Un'altra nuova funzionalità in questa versione è l'abilitazione di
 WebTransport (
https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Web/API/WebTransport ) (basato su
HTTP3), un'alternativa a WebSocket, che viene utilizza per i giochi e lo
streaming live.
Ultimo, ma non meno importante, si implementa la possibilità di cercare i
segnalibri direttamente dal menu Segnalibri.  Poiché la barra dei menu
principale di Firefox è nascosta su Linux, il modo più semplice per
accedere a queste funzionalità è andare sulla scheda "Personalizza
segnalibri" e spuntare la voce "aggiungi il pulsante del menu Segnalibri a
una barra degli strumenti". Nonostante sembri utile, in realtà avvia solo
una ricerca nell'URL/barra degli indirizzi, che in realtà consente già di
cercare i segnalibri. Quindi questa è più una scorciatoia o un modo per far
emergere la funzionalità all'interno dell'interfaccia utente.
È possibile scaricare Mozilla Firefox 114 per Windows, macOS e Linux
direttamente dal  server ftp (
https://ftp.mozilla.org/pub/firefox/releases/114.0/ ) di Mozilla, per chi
deve eseguire una prima installazione. Se invece sei già utente Ubuntu,
sappi che l'aggiornamento verrà eseguito automaticamente in background
grazie al pacchetto snap. Buon divertimento!
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/firefox-114-released-with-revamped-dns-over-https-feature-cookie-banner-reduction
)
Fonte:  omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2023/06/mozilla-firefox-114-released )

== Usare ChatGPT dalla riga di comando di Linux è facile! ==
Ormai la maggior parte dei browser integrano (o implementano attraverso
plugin) la possibilità di utilizzare l'intelligenza artificiale e in
particolare ChatGPT. Anche sui sistemi Linux stanno prendendo piede dei
programmi come  Bavarder ( https://github.com/Bavarder/Bavarder ) (di cui
abbiamo parlato nel numero della newsletter  2023.017 (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2023.017#Nuova_app_di_intelligenza_artificiale_per_i_sistemi_Linux
)), un'app GTK che permette di utilizzare ChatGPT nei sistemi Linux (questa
app supporta anche altri backend AI generativi, se proprio vogliamo essere
precisi). Sebbene sia un'app ben fatta e che funziona alla grande, esiste
un altro modo ancora più semplice con cui poter usare l'AI nel proprio
sistema? Ebbene sì, esiste uno strumento da riga di comando, denominato
 chatGPT-shell-cli ( https://github.com/0xacx/chatGPT-shell-cli ), che ci
permette di:
 * Generare immagini da un prompt di testo;
 * Visualizzare la cronologia della chat;
 * Passare il prompt di input con pipe, come parametro di script oppure
utilizzare la modalità di chat normale;
 * Elencare tutti i modelli OpenAI disponibili;
 * Impostare i parametri della richiesta OpenAI;
tutto direttamente da terminale. Lo strumento altro non è che uno script
bash, quindi funziona praticamente ovunque su Linux e viene fornito con
{{{curl}}} e {{{jq}}}, quindi se la tua distribuzione non ne è fornita,
assicurati di installarli per poter far funzionare il codice nel migliore
dei modi. È possibile scaricare ChatGPT-shell-cli direttamente da GitHub, e
una volta fatto questo, tramite una finestra di terminale occorre fornire
la propria chiave API di OpenAI, tramite il comando:
curl -sS
https://raw.githubusercontent.com/0xacx/chatGPT-shell-cli/main/install.sh |
sudo -E bash
Se invece preferisci eseguire un'installazione tradizionale, allora segui
la suddetta scaletta:
 * Scaricare il file chatgpt.sh in una cartella a piacimento;
 * Aggiungere il percorso di chatgpt.sh al proprio file PATH. È possibile
farlo aggiungendo questa riga al profilo shell: export
PATH=$PATH:/path/to/chatgpt.sh;
 * Aggiungere la chiave API di OpenAI al proprio profilo shell, aggiungendo
la riga: export OPENAI_KEY=your_key_here
Nota che se stai utilizzando  iTerm ( https://en.wikipedia.org/wiki/ITerm2
) e desideri visualizzare le immagini nel terminale, dovrai installare il
pacchetto  imgcat ( https://iterm2.com/utilities/imgcat ). Per finire, il
progetto è completamente open source e dovrebbe funzionare con il minimo
sforzo sulla maggior parte delle principali distribuzioni Linux. Quindi se
sei interessato e ti trovi bene, facci sapere la tua!
Fonte:  omglinux.com ( https://www.omglinux.com/chatgpt-command-line/ )

== Debian 12 Bookworm: esaminiamo le varie novità! ==
Dopo quasi due anni di intenso lavoro da parte della comunità, il progetto
Debian ha rilasciato una nuova versione del suo sistema operativo.
Denominato Debian 12 Bookworm, questa versione rappresenta un importante
rilascio perché porta con sé nuove funzionalità, componenti aggiornati e
molti miglioramenti. Infatti, stando alle  note di rilascio (
https://www.debian.org/News/2023/20230610 ), Debian 12 conta per l'esatezza
11089 nuovi pacchetti. Ma andiamo con ordine. Il cuore pulsante di questa
versione è guidato dal kernel Linux 6.1 LTS, con un supporto fino al 2027.
Per chi segue questa newsletter, abbiamo discusso dell'importanza di questa
versione per il vasto supporto migliorato per le CPU AMD e un assortimento
di driver nuovi e aggiornati per supportare l'hardware più moderno. Come
ambiente desktop predefinito troviamo GNOME 43(se lo si utilizza, vengono
inclusi anche Pipewire e WirePlumber). Rimangono disponibili anche altri
ambienti desktop aggiornati, tra cui KDE Plasma 5.27, LXDE 11, LXQt 1.2.0,
MATE 1.26 e Xfce 4.18. Quindi sta a voi scegliere.
Altra novità riguarda una nuova grafica chiamata Emerald, disegnata (ancora
una volta) da Juliette Taka, applicata in tutto il sistema operativo,
inclusa la schermata di avvio, il programma di installazione, lo sfondo del
desktop e la documentazione. Per quanto riguarda il tema, troviamo Adwaita,
che ha subito alcuni notevoli perfezionamenti rispetto alla versione
precedente. Non possono mancare anche nuovi font, insieme a un nuovo
strumento a riga di comando per l'accesso a 1500 font compatibili con DFSG.
Tra le altre modifiche degne di nota, troviamo:
 * La deprecazione di os-prober per impostazione predefinita nel bootloader
GRUB, che permetteva di verificare le installazioni del sistema operativo
esistenti. Ciò riguarda principalmente gli utenti dual-boot, che dovranno
fare affidamento a dpkg-reconfigure;
 * Il supporto di lettura/scrittura per APFS (Apple File System) con
l'utility apfsprogse;
 * Un nuovo strumento che consente di convertire le unità NTFS in Btrfs;
 * Il supporto di Secure Boot su sistemi AArch64 (ARM64) compatibili con
UEFI
In sintesi, Debian 12 è un grande miglioramento per questa iconica
distribuzione Linux. Gli aggiornamenti desktop apportano nuove
funzionalità, il supporto hardware è migliorato grazie all'inclusione di un
kernel Linux più recente e un accesso più facile ai driver non liberi e gli
sviluppatori hanno accesso a decine di migliaia di pacchetti aggiornati.
Quindi che aspetti? Vai alla pagina di download nel sito ufficiale
debian.org ( https://www.debian.org/download ) e scarica l'immagine ISO che
fa per te.
Fonte:  omgubuntu.co.uk (
https://www.omgubuntu.co.uk/2023/06/debian-12-bookworm )
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/debian-12-bookworm-officially-released-heres-whats-new
)

== LibreOffice 7.5.4 rilasciato con più di 80 correzioni di bug ==
La Document Foundation ha  annunciato (
https://blog.documentfoundation.org/blog/2023/06/08/tdf-releases-lo-7-5-4-community/
) il rilascio e la disponibilità per tutte le piattaforme supportate della
quarta point release della versione stabile della potente suite per ufficio
LibreOffice 7.5. Questa versione scende in campo per risolvere ottantatre
bug, presenti all'interno di tutti i componenti principali della suite per
l'ufficio, inclusi Writer, Calc, Impress e Draw. Queste correzioni
permettono di aumentare sempre di più la stabilità e la robustezza della
suite, garantendo al contempo una migliore interoperabilità con i formati
di documenti proprietari della suite MicroSoft Office, come DOCX, XLSX e
PPTX.
Pertanto, se all'interno del tuo dispositivo utilizzi la versione di
LibreOffice 7.4, dovresti prendere in considerazione l'aggiornamento alla
versione 7.5 il prima possibile e magari dare anche un'occhiata ai dettagli
sulle correzioni di questi bug, disponibili per  RC1 (
https://wiki.documentfoundation.org/Releases/7.5.4/RC1 ) e  RC2 (
https://wiki.documentfoundation.org/Releases/7.5.4/RC2 ).
Tuttavia, occorre tenere presente che questa è l'edizione "Community",
quindi se hai bisogno di supporto per le distribuzioni aziendali dovresti
considerare l'utilizzo della famiglia di applicazioni  LibreOffice
Enterprise ( https://www.libreoffice.org/download/libreoffice-in-business/
) (per maggiori informazioni guarda il numero  2021.005 (
https://wiki.ubuntu-it.org/NewsletterItaliana/2021.005#LibreOffice_7.1_Community:_ecco_cosa_c.27.2BAOg_di_nuovo.21
)).
LibreOffice 7.5.4 è immediatamente disponibile sul  sito ufficiale (
https://www.libreoffice.org/download/ ). I requisiti minimi per i sistemi
operativi proprietari sono disponibili nella  suddetta pagina (
https://it.libreoffice.org/supporto/requisiti-sistema/ ); mentre per
GNU/Linux, si ricorda principalmente come regola generale che è sempre
consigliabile installare LibreOffice utilizzando i metodi di installazione
raccomandati dalla propria distribuzione, come ad esempio l'uso di Ubuntu
Software Center per Ubuntu. Gli utenti di LibreOffice, i sostenitori del
software libero e i membri della comunità possono supportare The Document
Foundation attraverso una  piccola donazione (
https://www.libreoffice.org/donate ). Le vostre donazioni aiutano The
Document Foundation a mantenere la sua infrastruttura, condividere la
conoscenza e a finanziare attività delle comunità locali.
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/libreoffice-7-5-4-office-suite-released-with-more-than-80-bug-fixes
)

== Firefox 115: diamo un'occhiata a questa nuova versione ==
Ora che Mozilla ha rilasciato ufficialmente il browser Firefox 114, è tempo
di dare un'occhiata più da vicino alla prossima major release, Firefox 115,
che è stata avanzata alla fase di beta test pubblici in queste ore. Al
momento, questa versione sembra portare due nuove funzionalità che in
realtà avremmo dovuto vedere nella 114. Parliamo di Cookie Banner
Reduction, una funzionalità implementata nel pannello "Privacy &
Sicurezza", che, quando abilitata, tenta di rifiutare automaticamente le
richieste di cookie. La seconda, è un pulsante di azioni rapide che viene
implementato nella barra degli indirizzi e che consente di eseguire più
rapidamente varie azioni direttamente dalla barra degli URL, come
cancellare i cookie o la cronologia, acquisire una schermata, aprire le
impostazioni, visualizzare il sorgente della pagina, passare a un scheda e
via dicendo.
Un'altra fantastica nuova funzionalità, che abbiamo già citato in passato e
che dovrebbe arrivare con Firefox 115 è la possibilità di aprire
collegamenti o cercare il testo che si è copiato negli Appunti facendo
semplicemente clic con il pulsante centrale del mouse sul pulsante "Nuova
scheda". Questa punta a essere una funzione di produttività che si prefigge
l'obbiettivo di aiutarvi nell' aprire più velocemente collegamenti o del
semplice testo copiato. Quindi, basterà selezionare con il mouse la parola
di cui siete interessati, aprire una nuova scheda e voilà, il gioco è
fatto, perché in automatico si presenterà la pagina di ricerca (non sarà
più necessario quindi premere la scorciatoia da tastiera {{{Ctrl+C}}} o
accedere al menu contestuale del tasto destro del mouse e selezionare
l'azione Copia). Come è possibile immaginare, questo farà risparmiare un
sacco di tempo se si fanno molte ricerche. Eccolo  in azione (
https://9to5linux.com/wp-content/uploads/2023/06/Screencast-from-2023-06-06-18-53-11.webm
)!
Inoltre, Firefox 115 sembra abilitare anche la decodifica video per le GPU
Intel su sistemi Linux e aggiunge il supporto per l'annullamento e la
ripetizione nei campi della password. Per il momento, la versione finale di
Firefox 115 dovrebbe vedere la luce il 4 luglio 2023. Fino ad allora, è
possibile testare le nuove funzionalità menzionate in questo articolo
scaricando l'ultima versione beta direttamente dal  server ftp (
https://ftp.mozilla.org/pub/firefox/releases/115.0b1/ ) di Mozilla, tenendo
presente che questa è una versione beta che non dovrebbe essere utilizzata
per il lavoro o nel quotidiano.
Fonte:  9to5linux.com (
https://9to5linux.com/firefox-115-beta-brings-cookie-banner-reduction-quick-actions-in-address-bar
)

= Aggiornamenti e statistiche =

== Aggiornamenti di sicurezza ==
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum
( http://forum.ubuntu-it.org/viewforum.php?f=64 ).

== Bug riportati ==
 * Aperti: 142152, +26 rispetto alla scorsa settimana.
 * Critici: 309, −3 rispetto alla scorsa settimana.
 * Nuovi: 71408, +26 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o
malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad (
https://wiki.ubuntu.com/BugSquad ) ha sempre bisogno di una mano.

= Commenti e informazioni =
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In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:
 *  Daniele De Michele
Hanno inoltre collaborato all'edizione:
 *  Massimiliano Arione
 *  Stefano Dall’Agata

== Licenza adottata ==
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