[ubuntu-it-fcm] Re: Rassegnazione dimissioni

[paolettopn]

Ciao a tutti,

Il giorno dom, 16/12/2007 alle 03.00 +0100, Remo Quintino ha scritto:
> Il giorno 15/dic/07, alle ore 21:20, Aldo Latino ha scritto:
> 
> > Sono orgoglioso di aver lavorato con voi e davvero dispiaciuto di non
> > poter continuare a farlo: sono motivi esterni a me che me lo
> > impediscono. Finché si trattava di lavorare alla traduzione, ero ben
> > lieto di farlo; ma da diverso tempo ormai il gruppo è sotto
> > un'incessante pressione e sinceramente non ho la possibilità di stare
> > dietro inutili diatribe.
> 
> Apprezzo molto la scelta di Aldo, davvero. Avrei fatto lo stesso se  
> avessi considerato delle "inutili diatribe" una dialettica con il  
> Consiglio atta a migliorare un gruppo di lavoro della comunita'.
> Apprezzo molto la scelta di Aldo, e forse avrei fatto lo stesso... o  
> forse no.

Il fatto che tu apprezzi le dimissioni di una persona che ha collaborato
intensamente in questo gruppo di lavoro mi rattrista molto e mi potrebbe
portare a pensare che nonostante le buone intenzioni e le collaborazioni
disinteressate di molte persone ci siano ancora delle altre questioni
che non conosco nei fatti che si sono verificati ultimamente. 
> 
> > La cosa che più mi rattrista è che il gruppo
> > viene quasi considerato una realtà distaccata dalla comunità Ubuntu- 
> > it,
> > quasi che si gestisca secondo regole proprie, estranee alla comunità:
> > l'idea che viene in mente è che sia un gruppo che non vuole sentire
> > pareri, chiuso al resto della "famiglia", sordo agli altri.

Questo l'ho notato più volte anch'io, speriamo che quanto accaduto sia 
propositivo e serva a legare il nostro gruppo all'intera comunità e
viceversa.

> > Se qualcosa nel gruppo non funziona, non basta semplicemente farlo
> > presente? Il gruppo si attiverà, allora, per interrogarsi su come
> > procedere.
> > E ogni qualvolta il gruppo ha deciso qualcosa, ecco piovere giù  
> > critiche
> > pesanti e, spesso, infondate.
> 
> 
> Ma forse no, forse non avrei avuto il coraggio che Aldo ha dimostrato  
> nel seguire le sue convinzioni. Il mio spirito non e' cosi' forte, ne  
> sono sicuro.

Non avendo la fortuna di conoscerti personalmente da più tempo, non so
se avresti avuto il carattere di anteporre l'interesse libero
dell'intera comunità al tuo desiderio di collaborazione.

> Chi ha realizzato Ubuntu-it, chi lavora da sempre per migliorare la  
> nostra comunita', chi ha fatto si' che Ubuntu-it diventasse la grande  
> realta' che e' oggi...beh, chi ha fatto tutto questo puo' forse  
> volere il male di un gruppo?

Mah, anch'io mi sono fatto parecchie volte questa domanda e ancora non
sono riuscito a darmi una risposta definitiva. 

Comunque, dopo le dimissioni di Aldo, ho notato che il Consiglio non ci
ha più scritto nessuna mail; nè per chiedergli di rimanere a collaborare
all'interno del nostro gruppo e nemmeno per dare delle altre
informazioni che possano permettere alle stesse persone che compongono
il gruppo FCM di imparare altre cose e quindi di allinearsi
autonomamente a quanto previsto dalle regole del wiki. 
Il fatto che nessuno ci abbia più scritto può essere interpretato come
un buon segno, questo grazie anche alla collaborazione proveniente da
altri amici (esterni al nostro gruppo di lavoro) che hanno deciso
autonomamente di aiutarci a crescere, e di eliminare quegli spigoli
acora presenti nel nostro progetto. Un grazie particolare a Remo e ad
Alessio.

Alla data di oggi, leggendo le mail pervenute  in ML fcm, ho avuto
l'occasione per notare quanto le persone che collaborano al nostro
progetto siano rammaricate e dispiaciute dell'assenza di Aldo.

Ringrazio comunque anche tutti i collaboratori esterni del gruppo che ci
stanno dando una mano a ristrutturare le pagine del wiki, sperando che
questo lavoro fatto assieme a loro possa rinsaldare la collaborazione
del nostro gruppo di traduzione della rivista con tutta la comunità di
Ubuntu-it. 

La collaborazione attiva (di questi giorni) di Hattory nella
ristrutturazione del nostro progetto sul wiki, mi ricorda tanto quella
che il buon Aldo ha portato avanti con me, fino a pochi giorni fa.
Credo di trovare personalmente in Paolo un ottimo collaboratore che
possa occupare il posto lasciato vuoto da Aldo. Questa è una proposta da
far girare all'interno dell'intero gruppo, al fine di ottenere da tutti
un vostro parere al riguardo; questo perchè Aldo era anche admin, come
me, della nuova ML; gradirei che Paolo accettasse questo incarico. 
> >
> > Visto ciò, sono stato costretto a lasciare il gruppo, ma non per i  
> > suoi
> > membri, quanto per allontanarmi da ciò che lo circonda e lo blocca  
> > nella
> > sua serena attività. Credimi, ho altri pensieri che per ora mi
> > assillano, e tu sai bene a cosa mi riferisco.
> > Io volevo solo aiutare la diffusione della cultura del software  
> > libero,
> > ma a questo prezzo sinceramente non l'avevo messo in conto. Lo farò
> > attraverso altre vie.
> 
> Spesso e' il nostro orgoglio a bloccare noi stessi.
> Un saluto ad Aldo.
> 
> Mefisto, membro appassionato della comunita' di Ubuntu-it.

Parlando per esperienza vissuta nel mio ambiente di lavoro, a volte la
passione per uno o più progetti acceca la stessa persona tanto che
quest'ultima non si renda conto che ci sono altre persone che allo
stesso tempo desiderano collaborare agli stessi progetti. 
Ovviamente questo è solo un mio punto di vista, dopo aver notato quanto
è accaduto ultimamente. Non è mia intenzione riaprire diatribe o che
altro. ma sicuramente quanto accaduto a questo gruppo è uno dei fatti
scatenanti che ha allontanato Aldo da noi.

Speriamo che le Feste incombenti e l'anno nuovo possano portare più
serenità e desiderio di fattiva collaborazione disinteressata a tutta la
nostra comunità, in qualsiasi progetto si tratti.

Un affettuoso saluto a tutti,

Paolo


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Paolo Garbin

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