[Gruppo FCM] A proposito della traduzione letterale
Edoardo Maria Elidoro
edoardo.elidoro a gmail.com
Lun 26 Ott 2009 21:00:15 GMT
Il giorno lun, 26/10/2009 alle 21.52 +0100, Aldo Latino ha scritto:
> Qualche giorno fa ho letto un paragrafo delle linee guida di traduzione
> di WordPress [1], il famoso CMS per il blogging, che mi permetto di
> farvi leggere:
>
> *Don't translate literally, translate organically*
> Being bi- or multi-lingual, you undoubtedly know that the languages you
> speak have different structures, rhythms, tones, and inflections.
> Translated messages don't need to be structured the same way as the
> English ones: take the ideas that are presented and come up with a
> message that expresses the same thing in a natural way for the target
> language. It's the difference between creating an equal message and an
> equivalent message: don't replicate, replace. Even with more structural
> items in messages, you have creative license to adapt and change if you
> feel it will be more logical for, or better adapted to, your target
> audience.
>
> Ecco, credo che questo paragrafo, per me illuminante, esprima bene come
> intendere la nostra opera di traduzione: non è appunto una mera
> trasposizione dall'inglese all'italiano, ma una vera ri-creazione del
> pensiero in un'altra lingua. La fedeltà al testo non va nel senso
> letterale ma nel senso del pensiero originale dell'autore: questi usa i
> suoi strumenti linguistici, noi per necessità usiamo i nostri. Aggiungo
> che siamo dei veri e propri mediatori del pensiero, con tutto ciò che
> questo comporta: immedesimazione, riflessione, fatica..., ma anche tanta
> soddisfazione alla fine! ^^
>
> Spero che ciò chiarisca ogni dubbio personale (spesso io ne ho
> tanti). :-)
>
> Ciao!
>
> [1] http://is.gd/4D2yT
Aldo, grazie.
Cercavo giusto pochi minuti fa qualcosa che mi chiarisse questo dubbio.
Se tradurre letteralmente o se ricomporre la frase come la direbbe un
italiano comune.
Grazie mille.
Edo
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